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Playout: l'Argentario spreca, il Cazzago ringrazia e vince

Un Argentario troppo impreciso in attacco consegna Gara 1 dei playout al Cazzago. Per rimanere in Serie B i minatori sabato prossimo dovranno vincere Gara 2 al massimo in quattro set e il conseguente golden set.

Una sconfitta davvero bruciante per la truppa in completo argentonero, che ha pagato a carissimo prezzo la dipendenza da De Giorgio e le troppe imprecisioni in attacco. L’opposto ex UniTrento, autore di 20 punti, si è rivelato ancora una volta l’uomo più pericoloso tra i trentini, ma anche piuttosto incostante nel corso della sfida. La grande maggioranza dei palloni sono arrivati a lui, ma (comprensibilmente) non sempre li ha attaccati con successo, così come non è sempre stato lucido Bernardis nella distribuzione del gioco. Se Mazzola è stato piuttosto pericoloso al servizio, Weiss si è visto pochissimo in attacco, così come i due centrali, uno dei quali, comunque, è stato "inventato" da Tabroda a causa delle assenze, il giovane opposto Mattia Nardelli. La mancanza di continuità si è rivelato una volta di più il tallone d'Achille dei cognolotti, mentre Cazzago è stato molto più lucido e cinico sul finire dei primi due periodi nello sfruttare le indecisioni avversarie e assicurarsi il primo confronto in tre soli set.

La cronaca

A corto di centrali, come accenato, Taborda è costretto a schierare Nardelli in diagonale a Bandera. In avvio proprio il muro di Bandera a seguito di un attacco di De Giorgio dà il primo vantaggio all’Argentario (6-7). I locali approfittano di qualche indecisione degli ospiti per ribaltare il punteggio (11-9), prima che un primo tempo di Bandera li porti ad impattare sul 13-13. Il buon lavoro a muro e la ricezione dei Miners non bastano, perché sono troppo evanescenti in attacco. Tutto il contrario dei bresciani, che pur soffrendo in servizio risoovono i problemi con i propri schiacciatori e si portano avanti 17-13 e 20-16. De Giorgio e Mazzola si incaricano della risalita, due attacchi fuori di Cazzago danno il pareggio agli argentonero (20-20), che vanno pure in vantaggio con una schiacciata del loro opposto sul 21-22. Ma un paio di scambi più tardi un servizio errato e un fallo in attacco offrono il primo set point ai locali, che non si fanno sfuggire l’occasione per portarsi in vantaggio.

De Giorgio e Mazzola ancora una volta mettono una pezza al brutto inizio di secondo set. Questa volta è Cazzago a commettere qualche errore di troppo e concedere il vantaggio all’Argentario sull’11-12. È il momento migliore dei cognolotti, che con un buon muro e dei servizi insidiosi allungano fino al 15-20, firmato da Mazzola. Si spera possa essere l'inizio della rimonta, purtroppo è l’inizio della fine. I padroni di casa si avvicinano prima sul 19-20, poi Mazzola mette a terra il pallone del 22-24 e succede l’impensabile: tre errori in attacco degli argentonero e un ace dei locali portano il Cazzago sul 2-0.

Nel terzo parziale l’Argentario rimane in partita fino al 12-10, poi il sestetto lombardo prende in mano le operazioni e gradualmente si allontana. In pochi minuti il tabellone indica il 17-12, quindi il 21-14 fino al 25-15, che mette fine all’incontro. Sabato a Cognola (inizio ore 20.30) servirà una partita completamente differente per non abbandonare la categoria.

Il tabellino

Autore
Paolo Trentini
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