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Le nostre interviste dopo il ko della Trentino Itas a Lubiana

La sconfitta brucia, ma non deve inficiare quanto di buono la squadra ha costruito quest’anno: è questo il filo conduttore di tutte le dichiarazioni rilasciate ieri a fine match dall’allenatore e dai giocatori della Trentino Itas.
«Questa era la partita che immaginavamo, – ha affermato Angelo Lorenzetti – sapevamo che per vincere avremmo dovuto essere perfetti in molti aspetti del gioco, ma non ci siamo riusciti. Non siamo stati brutti, ma nemmeno impeccabili. Eravamo preparati a fronteggiare un cambio palla supportato da una ricezione solidissima e anche a dover sfruttare le poche palle break che lo Zaksa ci avrebbe concesso e su questo aspetto alcune indecisioni nel primo e nel terzo set sono state fatali. Nella terza frazione ci ha anche penalizzato l’infortunio alla caviglia di Michieletto, ma va ricordato che i nostri avversari in attacco sono stati molto bravi. Ad ogni modo non ci sono rimpianti».
Poi un monito proiettato sulla prossima stagione: «Questa stagione è andata al di là di ogni aspettativa per meriti nostri e forse anche per demeriti altrui, ma non deve essere considerata come metro di paragone della prossima o andremo incontro a brutte sorprese».

«Ci è mancato soprattutto un po’ di efficacia nel contrattacco, – conferma Riccardo Sbertoli, che oggi compie 24 anni – in questo loro sono stati più bravi di noi nell’intero match. L’unico rimpianto sta nel fatto di non essere riusciti a vincere almeno un set, perché avremmo visto una partita diversa, ma nel finale delle frazioni ci è sempre mancato qualcosa e abbiamo pagato dazio. Ci teniamo questo secondo posto e soprattutto il cammino che abbiamo compiuto per arrivare fino a qui. Ci riproveremo».
«Sono convinto che noi questa sera avremmo potuto fare di più, – conferma Matey Kaziyski – soprattutto nei cambi palla da costruire dopo un servizio facile e nella difesa di alcuni pallonetti nei quali si è rifugiato Semeniuk quando non aveva altre soluzioni possibili. In quei punti c’è anche una nostra responsabilità. Lo Zaksa ha comunque letto sempre molto bene il nostro gioco e questo ha reso tutto più difficile, comunque la stagione rimane molto positiva, per i risultati e per le prove di maturità che hanno offerto i nostri giovani. Ripartiremo da questo».

Autore
Andrea Cobbe
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