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A Cagliari l'Itas porta Perugia al tie break, ma non basta

Il sogno di giocare una nuova finale al PalaPirastu di Cagliari svanisce al quinto set e solo dopo due ore e venti minuti di battaglia per l’Itas Trentino. Nel palazzetto in cui, undici anni fa, aveva ottenuto la sua prima storica vittoria nella competizione, questa sera Trentino Volley ha dovuto fare invece i conti con una sconfitta al tie break contro Perugia nella seconda semifinale di Del Monte Supercoppa 2022. Saranno pertanto gli umbri a giocare il match che assegnerà il primo titolo stagionale della pallavolo maschile italiana contro la Cucine Lube Civitanova.
Alla formazione gialloblù, campione uscente, resta la possibilità di disputare, tre ore prima, la finale per il platonico terzo posto (contro Modena), ma anche il grande orgoglio per aver conteso per cinque set la qualificazione a quella che è attualmente l’unica squadra ancora imbattuta del campionato italiano, facendola a lungo vacillare.

Primo e quarto set, infatti, hanno messo in mostra un’Itas Trentino efficacissima nella fase di break e molto sciolta anche in quella di cambiopalla, sorretta dalla grande prova della seconda linea (superbo Laurenzano) ma pure dalla continuità a rete di Kaziyski (23 punti col 42% e cinque ace), Michieletto (18 col 50%) e dalle fiammate a rete di Sbertoli (4 block), Podrascanin e Lisinac (identico tabellino: 7 punti, il 62% a rete e due muri). La Sir Safety Susa ha sofferto ma ha risposto con le sue armi migliori (18 muri vincenti, 10 ace e 19 punti di Leon), riprendendo in mano due volte la partita: nel secondo set quando era sotto 0-1 e sul 2-2, dominando il parziale di spareggio.

La cronaca

L’Itas Trentino si presenta sul mondoflex tricolore del PalaPirastu di Cagliari confermando l’assetto visto a Modena mercoledì sera con tre schiacciatori contemporaneamente in campo, in cui Kaziyski ricopre nuovamente il ruolo di opposto, mentre Lavia e Michieletto agiscono in posto 4. Gli altri quattro giocatori dello starting six sono il palleggiatore Sbertoli, il libero Laurenzano (alla prima Final Four in carriera) e i due centrali serbi Lisinac-Podrascanin. La Sir Safety Susa Perugia risponde con Giannelli in regia, Richlicki opposto, Leon e Semeniuk schiacciatori, Flavio e Russo centrali, Colaci libero.

Trento è subito in partita e lo dimostra partendo a spron battuto in fase di break point con Michieletto e Lavia. I tentativi gialloblù di fuga (3-1, 5-3, 7-5) vengono però contratti dagli umbri sino al 13-13 grazie soprattutto a Leon. L’Itas Trentino riparte con Lavia e con gli ace di Sbertoli e Michieletto (19-15); è lo spunto decisivo, perché poi la squadra di Lorenzetti difende con attenzione il vantaggio (23-19) e chiude alla quarta occasione con lo stesso Alessandro (25-23).

Dopo il cambio di campo, Perugia si propone con maggiore determinazione, soprattutto a muro, il fondamentale che spinge la Sir Safety Susa avanti 3-6 e poi anche 8-11 quando Semeniuk inizia a fare male alla ricezione avversaria. Il time out di Lorenzetti prova a schiarire le idee ai suoi, ma Leon viene aiutato da Rychlicki in attacco in fase di break point e il gap aumenta (12-18). Michieletto e compagni risalgono sino al 15-18, prima di lasciare definitivamente spazio agli umbri (16-23 e 17-25), che arrivano così in fretta al punto della parità nel computo dei parziali.

La contesa torna equilibrata in avvio di terzo parziale, frazione che mette in mostra l’efficienza a rete di Lavia (tornato in campo dopo una breve pausa in panchina nel finale del precedente set) e di Flavio. La parità si rompe a quota 11, quando Leon e Russo siglano il +3 (11-14), costringendo Lorenzetti ad interrompere il gioco, ma la reazione della sua squadra arriva solo a gioco lungo, quando Nelli realizza un ace appena subentrato (18-20) e Michieletto capitalizza una delle tante difese di Laurenzano (20-20). Allo sprint è Giannelli, con due muri personali, a fare la differenza (22-24), poi Semeniuk ufficializza il 2-1 con un attacco che vale il 22-25.

La reazione gialloblù non si fa attendere nel quarto set; grazie ad una partenza lanciata (5-0) l’Itas Trentino prende subito in mano le redini del gioco. Sul 9-3 Anastasi forse valuta perso il parziale e avvicenda diversi effettivi; con Solé, Plotnytskyi e Ropret in campo, gli umbri non riescono subito a tenere il ritmo dei trentini (15-5), ma poi si svegliano di colpo e fanno soffrire la squadra di Lorenzetti (18-12, 21-17, 23-21), che stringe i denti e si porta a casa il nuovo punto del pareggio sul 25-22 (errore al servizio del rientrante Giannelli).
Il tie break è tutto nel segno di Perugia, che con Leon e Herrera Jaime (rimasto in campo dopo il positivo ingresso nel precedente set al posto di Rychlicki) mette subito le cose in chiaro (1-4, 4-8) e stacca la qualificazione alla finale già sul 7-15.

Il tabellino

Sir Safety Susa Perugia - Itas Trentino 3-2 (23-25, 25-17, 25-22, 22-25, 15-7)
SIR SAFETY SUSA: Semeniuk 20, Flavio 10, Rychlicki 8, Leon 19, Russo 13, Giannelli 7, Colaci (L); Plotnytskyi 4, Ropret, Solé, Herrera Jaime 7. N.e. Piccinelli, Cardenas Morales e Mengozzi. All. Andrea Anastasi.
ITAS TRENTINO: Podrascanin 7, Sbertoli 6, Michieletto 18, Lisinac 7, Kaziyski 23, Lavia 9, Laurenzano (L); Nelli, Džavoronok 2, D’Heer. N.e. Cavuto, Pace, Berger, Depalma. All. Angelo Lorenzetti.
ARBITRI: Simbari di Milano e Cerra di Bologna.
DURATA SET: 30’, 28’, 35’, 31’, 15’; tot. 2h e 19’.
NOTE: 2.014 spettatori, incasso non comunicato. Sir Safety Susa: 18 muri, 10 ace, 17 errori in battuta, 5 errori azione, 48% in attacco, 46% (33%) in ricezione. Itas Trentino: 9 muri, 8 ace, 16 errori in battuta, 6 errori azione, 44% in attacco, 42% (29%) in ricezione.

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