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A2 Femminile

A Olbia l'Itas Trentino dilapida sei match ball e perde 3-2

Una gara dai due volti non è sufficiente all’Itas Trentino per riuscire a sbloccarsi e centrare il primo successo nel campionato di Serie A2 femminile. Nell’anticipo valido per la terza giornata del girone d’andata il sestetto di Stefano Saja si è arreso al tie break sul campo dell'Hermaea Olbia, inchinandosi al quinto set per la seconda volta consecutiva dopo la battuta d’arresto di domenica scorsa contro Albese.

Eppure nei primi due parziali l’Itas Trentino aveva dato l’impressione di aver ritrovato la retta via e la brillantezza dei test pre-campionato, giocando due set di altissimo livello in ogni fondamentale, vinti in scioltezza con il punteggio di 25-11 e 25-17. Fino al 14-8 del terzo set le gialloblù hanno letteralmente dominato la gara, grazie soprattutto ad un'ottima correlazione muro-difesa e ad una DeHoog implacabile in fase di ricostruzione. Olbia ha avuto il merito di crederci fino all’ultimo e di riuscire a mutare l’inerzia del match, cambiato radicalmente proprio nella seconda metà del terzo parziale in avanti. L’Itas può rammaricarsi per non aver sfruttato i sei match ball avuti a disposizione nel terzo e nel quarto set per chiudere la contesa, prima di un tie break che ha sorriso alle sarde.
Alle gialloblù non bastano i 27 punti con il 45% a rete di DeHoog, ben supportata dalla laterali Francesca Michieletto (22 punti) e Mason (21 punti). Tra le fila isolane da rimarcare i 20 palloni a testa stampati a terra dalle schiacciatrici di posto 4 Bulaich e Miilen (mvp).

La cronaca

L’Itas Trentino si presenta in campo confermando lo schieramento visto nelle precedenti due partite di campionato: Bonelli in regia, DeHoog opposto, Mason e Francesca Michieletto laterali, Moretto e Fondriest al centro e Parlangeli libero. Le padrone di casa rispondono con Bridi al palleggio, Schirò opposto, Bulaich Simian e Miilen in posto 4, Gannar e Tajè al centro e Barbagallo libero. L’avvio delle gialloblù è tutto nel segno della mancina statunitense, che realizza subito tre break point, conducendo le sue sul 4-0. Guadalupi, allenatore delle sarde, interrompe subito il gioco, ma alla ripresa sono sempre le ospiti a dettare il ritmo, incrementando ancora il vantaggio grazie a Michieletto (muro ed attacco per l’8-2). L’Itas Trentino mette in ogni scambio tantissima intensità difensiva, situazione che consente alla Bonelli di avere fra le mani molte palle di break point che nella parte centrale del set affida spesso a Fondriest; sul 12-2 l’Hermaea ha già esaurito i time out ed alternato la propria diagonale principale (dentro Bresciani e Messaggi), senza aver trovato alcun tipo di reazione significativa. La seconda parte della frazione vede quindi la squadra di Saja andare sul velluto ed ottenere anche il +11 (16-4) e +13 (22-9) prima di chiudere i conti sul 25-11, con due punti consecutivi di Mason.

Il copione non cambia nel secondo periodo, con le redini del gioco prese in mano dalle gialloblù grazie ad un ottimo lavoro svolto fra muro e difesa, capitalizzato dalla solita DeHoog (contrattacco e muro per l’iniziale 4-1). Schirò dimostra di non poter reggere il confronto con la sua omologa dall’altra parte della rete e con un errore offre il 6-2 alle ospiti, che in seguito aumentano ancora la propria velocità di crociera grazie al break point di Mason da posto 4 (8-3). L’Itas Trentino va a segno con facilità al centro con Moretto e in posto 2 con l’americana (14-5), punteggio che mette già una seria ipoteca sul set. L’Hermaea alterna i propri effettivi in campo, ma la gabbia tattica predisposta da Saja si adatta bene a qualsiasi tipo di variazione, ispirando il 18-8. Un calo di tensione nella metà campo trentina e la crescita delle padrone di casa rendono però meno scontato l’epilogo del parziale, che si rianima quando Olbia sigla un parziale di 0-6 (18-14). Il provvidenziale time out del tecnico gialloblù schiarisce le idee delle giocatrici, che successivamente riprendono a dominare la scena grazie a Michieletto, agli errori avversari (23-15) e alla fast risolutiva di Fondriest (25-17).

Nel terzo set Guadalupi promuove Messaggi nello schieramento titolare al posto di Schirò, ma la mossa non sortisce particolari effetti visto che l’Itas conquista subito un buon vantaggio (3-1 e 6-2), ispirato da un acuto di Michieletto. Dopo l’inevitabile time out di Olbia, le gialloblù tornano in campo ancora più determinate e con Mason giungono anche sul +6 (10-4); un margine che rimane tale sino al 14-8 a suon di cambiopalla da una parte e dall’altra. Miilen (attacco) e Ganner (muro su DeHoog) provano a suonare la carica per l’Hermaea, siglando il 14-11; Saja interrompe il gioco, ma alla ripresa è ancora Olbia a dettare il ritmo e a recuperare ulteriormente terreno con muro e contrattacco sino ad arrivare alla parità a quota 17 (block di Bridi su Mason). Sulle ali dell’entusiasmo, le sarde si costruiscono anche il primo vantaggio dell’intera serata (18-20) con Bulaich; Bonelli e compagne sono in difficoltà, ma non mollano e con Michieletto si portano sul 21-21. Allo sprint il muro di Fondriest inverte la tendenza (22-21), ma le due squadre vanno ugualmente ai vantaggi: Trento non capitalizza due palle match (25-25), la neoentrata Schirò ribalta la situazione sul 25-26 e alla terza occasione Ganner in primo tempo scrive il 27-29, riaprendo i giochi.

La lotta punto a punto continua anche nella quarta frazione, in cui all’iniziale 2-4 per le sarde rispondono subito le ospiti con Michieletto e DeHoog per l’8-6. L’Hermaea aumenta l’incisività del servizio e l’efficacia a rete di Schirò e si costruisce un nuovo vantaggio di due lunghezze (9-11), costringendo l’Itas Trentino a rifugiarsi in un time out. Alla ripresa, Olbia accelera ancora (10-13), si tiene stretta il vantaggio giocando tanto al centro della rete (13-16 e 15-18). Mason non ci sta e, quasi da sola (due attacchi e un muro), riporta a stretto contatto le gialloblù (17-18). Dopo l’interruzione del gioco richiesta da Guadalupi, Olbia piazza un contro break di 1-3 (18-21) che sembra indirizzare definitivamente la partita verso il tie break. Le emozioni invece proseguono; l’Itas Trentino risale sino al 22 pari grazie a Michieletto (due contrattacchi contro il muro schierato) e con la pipe della stessa Francesca mette la freccia sul 24-23. Anche in questo caso si va ai vantaggi, con le gialloblù che non riescono a sfruttare quattro palle per chiudere la sfida (27-27); Schirò con un ace inverte la tendenza (27-28), poi alla seconda palla set ci pensa Bulaich a mandare la contesa al tie break (28-30).

Il quinto set inizia bene per l’Hermaea (0-3), ma l’Itas Trentino risponde quasi subito (5-6) con DeHoog. Miilen riallarga la forbice (5-9), costringendo Saja a spendere nel giro di pochi secondi i due time out a propria disposizione. Le gialloblù non si arrendono e con Mason sugli scudi siglano un parziale di 6-3 che le riporta in linea di galleggiamento (11-12). Nel momento decisivo, però, è proprio la stessa laterale veneta a commettere due errori che consegnano la vittoria in rimonta all’Olbia sul 12-15.

Il tabellino

Volley Hermaea Olbia - Itas Trentino 3-2 (11-25, 17-25, 29-27, 30-28, 15-12)
VOLLEY HERMAEA OLBIA: Miilen 20, Tajè 7, Bridi 5, Bulaich Simian 20, Gannar 11, Schirò 12, Barbagallo (L); Messaggi 1, Fontemaggi, Bresciani. Non entrate: Diagne, Montesu. All. Guadalupi.
ITAS TRENTINO: Mason 21, Moretto 7, DeHoog 27, Michieletto F. 22, Fondriest 12, Bonelli 2, Parlangeli (L); Meli 0, Bisio 0. Non entrate: Serafini, Michieletto A., Libardi. All. Saja.
ARBITRI: Luca Pescatore di Cerveteri e Luca Grassia di Frascati.
DURATA SET: 20', 25', 36', 37', 19'; Tot: 137'.
NOTE: Hermaea Olbia: 8 muri, 5 ace, 11 errori in battuta, 13 errori azione, 33% in attacco, 62% (38%) in ricezione. Itas Trentino: 7 muri, 2 ace, 14 errori in battuta, 12 errori azione, 41% in attacco, 47% (29%) in ricezione. Mvp: Miilen.

Le dichiarazioni

«Purtroppo sono riemerse anche oggi delle situazioni dalle quali fatichiamo ad uscire e a trovare le giuste soluzioni. – ha spiegato a fine gara l’allenatore Stefano Saja - Non è bastato giocare molto bene nei primi due set, perché dal terzo parziale in avanti, quando Olbia è cresciuta, abbiamo faticato troppo a trovare ritmo e continuità di gioco e a gestire al meglio le situazioni punto a punto che si sono create, non trovando la zampata vincente. In questo momento siamo capaci di grandi cose in certi frangenti della gara, ma nei momenti di difficoltà siamo ancora troppo carenti in diversi aspetti del gioco».

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