L’Argentario lotta ma spreca, UniTrento sul velluto a Pradamano
I minatori perdono in casa contro il Cordenons, ma rimane un pizzico di amarezza per alcune occasioni sciupate che forse avrebbero potuto cambiare il corso della partita. Soffrono nel finale del primo set gli universitari in Friuli, ma poi tornano in Trentino con il bottino pieno.
La vittoria dei pordenonesi in quattro set è stata sicuramente meritata, ma se gli argentonero avessero concretizzato alcune ghiotte occasioni l’andamento della partita sarebbe mutato. Facile parlare a partita conclusa, disputata peraltro senza coach in panchina (Taborda era squalificato), ma se Bandera e compagni fossero riusciti a concretizzare la rimonta nella metà del secondo set e non avessero sciupato il vantaggio di 4 punti (18-14) nel quarto, staremmo parlando di un risultato differente. In campo c’erano però anche gli avversari e soprattutto l’infrenabile opposto ospite Marco Boz, capace di trasformare in punto qualsiasi pallone in qualsiasi punto del campo. Il numero 22 ospite ha guidato la rimonta dei suoi nel finale della quarta frazione e risolto spesso situazioni potenzialmente critiche. All’Argentario rimane la consapevolezza di un ottimo gioco al centro, la solidità in seconda linea di Raffaelli e la sensazione di poter ambire a un campionato di centro classifica, se riuscirà a essere più determinato nei momenti topici. Come ha fatto il Cordenons ora a + 6 sulla zona retrocessione. I cognolotti rimangono un solo punto sopra la linea di galleggiamento.
Non cambia nulla nemmeno in vetta con Massanzago, Bolghera e UniTrento come da pronostico tutte vincenti in tre set contro i rispettivi avversari. Gli studenti in maglia amaranto hanno “sofferto” solo nel primo set, quando il Pradamano ha recuperato lo svantaggio di 18-21 e avviato un lungo batti e ribatti conclusosi solo sul 29-31. Superato lo scoglio del primo parziale, la strada per i ragazzi di Conci è stata tutta in discesa e in poco più di un’ora la partita si è chiusa sullo 0-3.
