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Golden set fatale, la semifinale di Champions è dello Zaksa

La Trentino Itas saluta la Champions League ai quarti di finale, come non le accadeva da tempo, eliminata da uno Zaksa Kedzierzyn-Kozle tornato molto vicino ai livelli delle ultime due finali della coppa con le orecchie. L’innesto in corsa di Bednorz e il ritorno in campo dei centrali Smith e Huber hanno cambiato i connotati di questa formazione, decisamente più solida di quella che i gialloblù avevano liquidato per due volte nel girone di qualificazione.

I ragazzi di Lorenzetti hanno lottato con le armi di cui dispongono, ma non è bastato, perché, come era avvenuto in Polonia, anche stavolta nell’ultimo set (il quinto in gara-1, il golden in gara-2) gli avversari si sono dimostrati più solidi e cinici. Fatale è stato per la Trentino Itas non tanto cedere l’ultima frazione, quanto perdere al fotofinish il secondo e il terzo parziale, quelli che hanno completamente invertito l’inerzia di un match cominciato in maniera perfetta dalla squadra di casa.
Sotto per 1-2, i padroni di casa hanno dovuto provare a scalare una montagna, ovvero vincere un set e due tie break consecutivi, un’opera che si è fermata a due terzi del percorso. Sarebbero servite energie ed una lucidità incredibili per riuscirci, non può dunque stupire se nell’ultimo atto della serata la squadra si sia insabbiata fin dallo start (0-3 e 3-6).

Scorrendo il tabellino, si nota la differenza macroscopica di rendimento fra i due muri (12-19 per lo Zaksa), che si può tranquillamente estendere anche al numero di tocchi passivi che hanno reso rigiocabili gli attacchi avversari. In casa gialloblù accanto ad un monumentale Podrascanin (6 block), la produzione di block è stata insufficiente alla bisogna ed è stato un peccato, perché in attacco, golden set a parte, le due squadre si sono equivalse (51%-52%), così come in ricezione (45%-45%), mentre al servizio la Trentino Itas ha fatto molto meglio (4 ace in più e 5 errori in meno). L’avventura in Champions League finisce quindi qui, ora a Sbertoli e compagni non resta che tuffarsi anima e corpo nei playoff, sperando di avere ancora energie sufficienti da gettare dentro gara-1, che si disputerà dopodomani.

La cronaca

Non ci sono sorprese nei due settetti, canonico quello trentino, così come quello polacco, con Janusz in regia, Kaczmarek opposto, Sliwka e Bednorz in banda, Smith e Pashitskii al centro, Shoji libero.
L’avvio dei gialloblù è arrembante. Con gli ace di Kaziyski e di Michieletto e con il primo muro di Podrascanin si portano sull’8-4, rimesso subito in discussione da due muri consecutivi di Sliwka su Lavia e Kaziyski. I trentini conservano il minimo vantaggio fino al 13-11, poi Kaziyski scarica tre fucilate nel campo polacco dalla linea dei nove metri, seguite da un muro di Michieletto su Sliwka e dagli errori di Pashitskii (primo tempo) e Bednorz (pipe). Quanto basta per blindare la frazione (16-11) e per gestirla senza difficoltà fino alla fine, anche grazie ai punti di Lisinac e all’errore finale di Sliwka, ancora fuori dal match.

Tutto cambia nella seconda frazione, che pure comincia in maniera esaltante per i colori gialloblù, ovvero con un promettentissimo 9-5, prodotto da uno straordinario turno al servizio di Michieletto, che contiene tre ace e una ricostruzione conclusa da una sua pipe. La Trentino Itas sembra straripante e fino al 17-11 dispone dello Zaksa senza grosse difficoltà. A Sbertoli basta innescare Kaziyski e Michieletto per andare sul sicuro. Le cose cominciano a cambiare quando Sammevuo inserisce Huber al posto dell’impalpabile Pashitskii, ovvero sul 16-10. Il turno al servizio del centrale polacco che la Trentino Volley aveva corteggiato per il dopo Lisinac, fa i primi danni nel cambio palla trentino (17-14 con un ace e due errori di Michieletto), poi vanno a segno Sliwka e Kaczmarek, portando i polacchi a -2. Fino al 22-20 i gialloblù hanno ancora la testa davanti, ma a quel punto il turno al servizio di Kaczmarek cambia la storia del set e del match: due muri consecutivi di Huber e uno di Bednorz puniscono l’intero terzetto di palla alta trentino, un ace corto su Michieletto vale il 22-24. Il pasticcio ormai è fatto, a concluderlo ci pensa la battuta in rete di Dzavoronok: 23-25.

I giochi sono ancora apertissimi, ma l’1-1 è cosa ben diversa dal 2-0. I gialloblù subiscono il contraccolpo e partono malissimo nel terzo parziale (3-6), con Huber che domina sotto rete. A scuoterli dal torpore ci pensa Matey Kaziyski, forse alla sua ultima gara di Champions League in carriera, che realizza due ace su Bednorz (6-6). Huber risponde allo stesso modo (ace con il videocheck), ma se non altro la Trentino Itas ha ricominciato a combattere. Un ace del Potke vale il 10-9, un errore di Bednorz il 12-10, un muro di Lisnac su Huber il 14-11. La partita è bellissima, sembra di assistere una finale e lo Zaksa risponde con la sua arma letale, i muri di Bednorz e Janusz, per portarsi in parità (15-15). Un errore di Sliwka vale il 19-17, ma anche stavolta nel rush finale il Kedzierzyn-Kozle è più freddo e più lucido. Bednorz firma il 21-21, Kaczmarek il break del 22-23. Kaziyski e Podrascanin annullano i primi due set point polacchi, poi Lavia mette a terra la palla del 26-25 dopo una strepitosa di fesa di Podrascanin che infiamma la Blm Group Arena. Sliwka annulla il primo set point gialloblù, Kaczmarek il secondo, poi l’oppostone mura Kazyiski e Bednorz mette a terra la palla che vale il 27-29. Una doccia gelata.

Ora lo Zaksa ha tre opportunità per conquistare la qualificazione, un’enormità. La Trentino Itas però ha ancora delle cartucce da sparare. Incassato un cartellino rosso prima di cominciare (sventolato a Lisinac per proteste a seguito di un discutibile palleggio di Kaczmarek nel finale della frazione precedente), si rimbocca le maniche e scappa sul 5-3 grazie ai servizi di Michieletto. Lo Zaksa torna in parità sul 7-7 grazie ad un muro di Kaczmarek su Michieletto e va avanti con un ace di Smith in zona di conflitto (9-10). Se i polacchi hanno nel muro un’arma straordinaria l’Itas ha ancora Kaziyski, che si carica la squadra sulle spalle e la porta fino al controsorpasso (16-15). Sul 19-18 Michieletto mette il turbo dalla linea dei nove metri e piovono un muro del Potke e un ace su Bednorz. Sul 21-18 la strada verso il tie break è spianata. Trento non cede più un cambio palla e chiude 25-21 con un errore di Smith.

Il primo tie break della serata rimane in bilico fino al 4-3, quando Bednorz scaglia fuori una pipe. Con il turno al servizio di Lavia i padroni di casa decollano verso il golden set: ace su Shoji, invasione di Smith e attacco vincente di Kaziyski dopo una favolosa difesa di Laurenzano per il 10-5. Il Kedzierzyn-Kozle ha un sussulto nel finale (da 13-8 a 13-11 con l’errore di Lavia e l’attacco di Sliwka), ma poi un servizio out di Pashitskii e un primo tempo di Lisinac chiudono la frazione sul 15-12.

Si va al golden set, una lotteria poco fortunata nella storia della Trentino Itas. Dopo pochi scambi i polacchi sono già avanti per 0-3. Il primo punto è surreale: Michieletto realizza con un muro apparentemente vincente al termine di un’azione lunghissima, ma mentre una parte della squadra festeggia lo Zaksa riesce a rigiocare la palla e a toccarla nel campo gialloblù. Un muro di Podrascanin regala comunque il 3-4 ai gialloblù, subito puniti da un ace di Bednorz su Laurenzano. Poi il muro ospite torna a dominare la scena: ferma Kaziyski per tre volte, costruendo i punti del 6-9, 7-12 e 8-14. Troppo per Sbertoli e compagni, che non ne hanno più. Quando Kaczmarek realizza il punto del 9-15 rimane solo l’amarezza per aver lottato invano per due ore e 18 minuti.

Il tabellino

Trentino Itas - Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 3-2, golden set 9-15
(25-19, 23-25, 27-29, 25-21, 15-12)

TRENTINO ITAS: Sbertoli, Lisinac 14, Kaziyski 28, Michieletto 23, Podrascanin 13, Lavia 11, Laurenzano (L); Nelli, Džavoronok, Cavuto. N.e. D’Heer, Pace, Berger, Depalma. All. Angelo Lorenzetti.
GRUPA AZOTY: Sliwka 16, Smith 12, Kaczmarek 27, Bednorz 20, Pashitskii 2, Janusz 2, Shoji (L); Kluth, Huber 12, Staszewski. N.e. Stepien, Wiltenburg, Zalinski e Banach. All. Tuomas Sammelvuo.
ARBITRI: Schimpl di Bratislava (Slovacchia) e Szabo di Budapest (Ungheria).
DURATA SET: 22’, 28’, 33’, 22’, 16’, 16’; tot 2h e 18’.
NOTE: 2.367 spettatori, incasso di 21.538 euro. Trentino Itas: 12 muri, 10 ace, 19 errori in battuta, 9 errori azione, 49% in attacco, 46% (18%) in ricezione. Grupa Azoty: 19 muri, 8 ace, 25 errori in battuta, 8 errori azione, 51% in attacco, 44% (20%) in ricezione. Mvp Kaczmarek.

Tutte le statistiche del match

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Autore
Andrea Cobbe
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