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L'Itas Trentino soffre poi decolla: è in finale scudetto

Fra le tante storie che si potevano ripetere, stavolta è toccato a quella felice concretizzarsi, quella delle otto volte in cui la Trentino Volley aveva conquistato la finale scudetto prima di questa occasione. Non si è ripetuta invece, quella scritta un anno fa nella serie di semifinale contro Civitanova, che i marchigiani chiusero per 3-2 a proprio favore dopo aver dovuto rimontare uno svantaggio di 0-2. Ci aveva sperato tanto, sul 2-2, di riuscire a costruire nuovamente l’impresa la Gas Sales Piacenza, quella appunto di Civitanova, ma anche quella fresca fresca realizzata nei quarti di finale ai danni di Modena (da 0-2 a 3-2 con successo finale in trasferta) e fino alla fine del primo set tutto sembrava portare in quella direzione. Nettissima la superiorità dei biancorossi in quella frazione d’avvio, giocata dal trio di palla alta a livelli stellari, marcata da 7 break point contro appena due di Trento. Tutto il linea con quanto visto in gara-3 e gara-4.

Dopo aver divorato sette set consecutivi, però, tutto è cambiato. La squadra di Lorenzetti ha cominciato a forzare la battuta e piano piano Piacenza ha perso tutte le proprie sicurezze. Prima Kaziyski, poi anche Podrascanin e Michieletto, hanno bombardato la seconda linea avversaria, tagliato fuori dal gioco i temibilissimi Simon e Caneschi (una delle sorprese di questi playoff, magari anche in chiave azzurra) e “gasato” a dovere la Blm Group Arena con i suoi 3.584 spettatori. Il resto lo ha fatto la difesa, molto attenta, e un deficit di brillantezza della gioielleria di casa Gas Sales, Lucarelli e Leal, forse arrivata a quel punto con il serbatoio quasi vuoto.

Quello che conta è solo che la Trentino Volley torna in finale scudetto per la nona volta, dopo sei anni di assenza, e si giocherà il titolo con la Lube Civitanova, che a sua volta ha saputo sfruttare il fattore campo in gara-5 per eliminare la grande sorpresa di questo campionato, l’Allianz Milano.
Questa volta, nella serie che prenderà il via lunedì 1 maggio in via Fersina, a godere del fattore campo sarà la squadra trentina.

La cronaca

Non ci sono sorprese di alcun tipo negli starting seven.
Alcuni pasticci piacentini permettono all’Itas di portarsi avanti per 3-1, vedi un errore di Lucarelli e un primo tempo di Simon fermato dal nastro, ma il vantaggio dura pochissimo, annullato da Romanò. Da qui in poi inizia un lungo black out della fase break trentina, che costerà la frazione. Infatti anche quando la battuta di casa risulta molto incisiva la Gas Sales riesce a conquistarsi il cambio palla, mostrando un’incredibile resilienza e quando può piazza i propri allunghi decisivi, come avviene sul 6-6 (muro di Simon su Lisinac e primo tempo out del centrale serbo). Un errore in attacco di Kaziyski aiuta Piacenza a tenersi il +2, che poi una bordata di Leal trasforma in un 9-12. L’attacco trentino fa fatica, ma ancora di più ne fa il muro, che anche quando ha il tempo per piazzarsi, non oppone resistenza. Oltre a Leal c’è Romanò bello carico e tocca a lui mettere a terra il pallone del 10-14. Ora la frazione ha preso una piega precisa, la differenza di rendimento fra i due attacchi diventa sempre più macroscopica, anche perché l’Itas perde un po’ di fiducia e il finale è una passerella per gli emiliani, che utilizzano l’arma del muro (Simon e Romanò) per andare sul 13-19 e poi un contrattacco di Leal e un ace di Lucarelli su Lavia per chiudere anzitempo la frazione (15-22). Si arriva rapidamente sul 18-25 con un pallonetto di Caneschi.
Ai nove break point di Piacenza se ne contrappongono due soli trentini. Mostruosa la differenza fra i due attacchi (58%-28% per gli ospiti), ma anche a muro non scherzano (3-0).Kaziyski e Michieletto “vantano” un 25%% e un 17%, Romanò e Leal il 67%.

Dopo aver perduto sette set consecutivi, l’ultimo in maniera molto netta, l’Itas Trentino capisce che deve cambiare qualcosa, finché è in tempo. Non i giocatori, ma l’aggressività. La seconda frazione fino all’11-10 è un manuale del cambio palla. Ad eccezione di qualche battuta sbagliata e di un errore in attacco di Kaziyski, la costruzione del gioco funziona a meraviglia da una parte e dall’altra del campo. Piccoli elementi di novità rispetto al set precedente sono il muro di Podrascanin su Romanò (5-5), una grande difesa di Michieletto su una bordata di Leal, che permette a Kaziyski di realizzare l’unico break gialloblù (fino a qual momento). Sono solo indizi isolati, ma poi improvvisamente si moltiplicano e diventano prove: a cambiare la storia del match sono due battute violentissime di Matey Kaziyski, la prima aiuta Podrascanin a raccogliere il secondo muro del set (su Romanò molto lontano da rete), la seconda permette a Michieletto di vincere un contrasto con Brizard. Sembra poco, ma il 13-10 indicato del tabellone rappresenta molto. Piacenza reagisce con un ace di Brizard su Laurenzano, che si scosta, ma è un po’ poco, perché quattro azioni dopo anche Lisinac rompe il proprio digiuno a muro bloccando Leal: il 18-15 è benzina per l’entusiasmo dei tifosi, ora la Blm Group Arena è infuocata e per la Gas Sales non c’è scampo. Ancora Kaziyski in battuta fa secco Leal e poi permette a Michieletto di appoggiare la comoda ricezione lunga del 22-17, l’ace di Caneschi allunga solo il brodo (22-19), perché dopo un cambio palla del Potke Michieletto fa secco Lucarelli dalla linea dei nove metri e infine Brizard manda in rete la battuta: 25-20.
Se i due attacchi viaggiano ora appaiati (57%-56%), la differenza è quasi tutta a muro (4-0) e nei servizi sbagliati (3-6). Per dare un’idea della qualità del gioco, basti sottolineare che si annota un solo omaggio in attacco nell’intero set (quello di Kaziyski). Brillano Michieletto (67%) e Lavia (60%), crolla Leal (17%), vittima di uno scontro con un compagno nel finale del primo set, compensato dalle prestazioni ancora importanti di Romanò (67%) e Lucarelli (57%).

Il copione del terzo set è maledettamente simile a quello del precedente. Anche questa volta le due formazioni fanno a sportellate fino al 9-8, anche se ci arrivano già con due break point per parte (tutti e due firmati da Kaziyski, con un muro e un pallonetto quelli trentini), e poi la squadra di casa prende il volo. Impossibile sapere se questo avviene perché nelle file piacentine, dopo aver giocato cinque match anche contro Modena, ci sono meno energie, fisiche e mentali, da spendere, oppure perché il fattore campo dà una spinta decisiva ai ragazzi di Lorenzetti, fatto sta che dopo essere arrivata fin lì l’Itas Trentino spicca il volo. Il merito è in buona misura della battuta, che entra a tutti i giocatori anche quando forzano al massimo, costringendo la linea di ricezione emiliana a difendersi con l’elmetto. Comincia Sbertoli, dai nove metri, che pure fino a quel momento aveva sbagliato molto, e Kaziyski sfiora appena il pallone per l’11-9. Poi tocca a Lavia, che scarica due fendenti, sul primo Lisinac si ferma al centro per murare Simon, sul secondo Leal colpisce l’antenna dopo aver saltato dalla panchina per il 13-9. Sul 16-12 tocca a Michieletto cominciare uno show personale, che poi proseguirà nella quarta frazione: muro di Podrascanin su Romanò, errore di Lucarelli, ace su Scanferla, tocco di Sbertoli e siamo 20-12. Il finale è tutto di Lavia, che firma i punti numero 21 e 22, nonché quello del 25-17. Ma anche i due errori, innocui, che permettono a Piacenza di limitare il passivo finale.
Ora i due attacchi viaggiano a velocità diverse (57%-24%), nelle file emiliane si salva solo Leal (67%), mentre collassano Lucarelli (17%) e Romanò (12%). Nessuno dei trentini è sotto al 50%, Kaziyski al 60%. Laurenzano riceve con l’83% di efficacia.

A questo punto l’Itas Trentino ha due potenziali set a disposizione per chiudere la serie, mentre la Gas Sales non più possibilità di fallire. Per mettere subito le cose in chiaro i gialloblù si portano sul 3-0, un avvio inedito per la serata, grazie ad un altro muro di Lisinac e agli attacchi di Kaziyski e Michieletto. A cercare di suonare la carica nelle file ospiti è Caneschi, il meno altisonante dei nomi presenti nel settetto biancorosso, ma uno dei più concreti nella serie: mura Lisinac al centro (3-2) e poi va a realizzare un ace su Lavia, che vale la parità (6-6).
A rilanciare le quotazioni trentine sono il suo successivo errore dai nove metri e quello di Simon in attacco, insieme ad un block di Podrascanin su Lucarelli, che viene seguito da un boato (10-7). Il Potke porta un cambio palla e poi si svolge un’azione emblematica del match, dato che Trento difende per due volte in maniera strepitosa e poi Leal sbaglia. Siamo 12-8 e Piacenza sa che il tempo per fare qualcosa si assottiglia. Romanò prova a dire la propria al servizio, permettendo a Caneschi (ancora lui) di siglare il 13-11 e poi con un ace su Laurenzano (13-12). Un time out di Lorenzetti fa respirare i gialloblù, che da questo momento in poi tornano ad essere inarrestabili.
Michieletto valorizza una grande difesa di Sbertoli (16-13), ma un pasticcio trentino annulla il break poco dopo (16-15). Tutto cambia quando Alessandro devasta il cambio palla piacentino con una serie di servizi che chiudono il match: sul primo l’Itas è fortunata, perché Brizard e Scanferla si scontrano su un terzo tocco; il secondo porta un ace su Lucarelli, che viene letteralmente abbattuto; il terzo aiuta Podrascanin a murare Recine, inserito per puntellare la ricezione piacentina; il quarto costringe Leal ad attaccare in rete. Siamo 22-16 e non c’è più spazio per rimonte di alcun genere. Lucarelli sbaglia il servizio (23-17), Lavia firma il 24-19 e un errore di Romanò il 25-19. Bentornata in finale Itas Trentino.
Stando ai numeri, sono gli errori a fare tutta la differenza in questa frazione: 3-6 al servizio e soprattutto 0-4 in attacco, dove l’Itas vanta un 50% contro il 42% della Gas Sales. Quello che il tabellino racconta solo in parte (ovvero con il 27% di ricezione positive emiliane) è l’impatto brutale del servizio di casa su ogni altro fondamentale.

Il tabellino

Itas Trentino - Gas Sales Bluenergy Piacenza 3-1 (18-25, 25-20, 25-17, 25-19)
ITAS TRENTINO: Lisinac 9, Kaziyski 11, Michieletto 14, Podrascanin 11, Sbertoli 2, Lavia 10, Laurenzano (L); Nelli, Džavoronok, D’Heer. N.e. Cavuto, Pace, Berger e Depalma. All. Angelo Lorenzetti.
GAS SALES BLUENERGY: Brizard 3, Lucarelli 12, Simon 9, Romanò 17, Leal 10, Caneschi 8, Scanferla (L); Recine, Gironi. N.e. Basic, Hoffer, Alonso, Cester, De Wejier. All. Massimo Botti.
ARBITRI: Puecher di Rubano (Padova) e Curto di Gorizia.
DURATA SET: 26’, 28’, 26’, 28’, ; tot 1h e 48’.
NOTE: 3.584 spettatori, per un incasso di 51.478 euro. Itas Trentino: 9 muri, 5 ace, 16 errori in battuta, 5 errori azione, 47% in attacco, 43% (21%) in ricezione. Gas Sales Bluenergy: 8 muri, 6 ace, 24 errori in battuta, 10 errori azione, 45% in attacco, 42% (17%) in ricezione. Mvp Michieletto.

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Autore
Andrea Cobbe
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