L'Itas Trentino ancora a due facce, solo un 3-2 contro Offanengo
L’Itas Trentino comincia il girone di ritorno della prima fase esattamente come aveva finito quello di andata, ovvero con un tie break casalingo (vittorioso), giunto al termine di un match connotato da vertiginosi alti e bassi. Un altro 3-2, stavolta su Offanengo, che significa un altro punto in meno nel bottino che la squadra di Mazzanti si porterà nella seconda fase. Così Prandi e compagne hanno perso il primato del girone, superate da Busto Arsizio, e sono ora quarte nell’ipotetica classifica di partenza della seconda fase.
Dopo aver girato a mille nel primo set, il motore gialloblù ha cominciato a battere in testa nel secondo (perso) e nella seconda metà del terzo (perso, nonostante un 12-6 iniziale), costringendo la squadra a vincere i due successivi, sempre con brividi gelidi nel finale, a causa di immancabili pericolose rimonte delle cremonesi. Più passa il tempo e più questo rendimento ondivago dell’Itas Trentino tende a cronicizzarsi, invece che ad attenuarsi.
Nei numeri complessivi le squadre sono equivalse, e anche questo deve far pensare. In attacco si fronteggiano un 37% e un 36%, con appena due punti in più per Trento (63-61), a muro è parità assoluta (14-14), al servizio le gialloblù vantano invece un vantaggio significativo, più sul fronte degli errori (7-13), che su quello degli ace (4-2). Se si considera che anche alla voce errori su azione Offanengo ha pagato dazio (10-16) è lì che si scova la vera differenza fra i due team.
La cronaca
Negli starting seven la sorpresa è Valeria Pizzolato nelle file trentine in diagonale con Molinaro, mentre sono invariate le diagonali Prandi – Weske e Giuliani – Kosareva. Giorgio Bolzoni dall’altra parte della rete posiziona le trentine Ulrike Bridi (regista) e Rachele Nardelli (banda), in campo con l’opposta Martina Martinelli, la schiacciatrice Elisa Bole, le centrali Anna Caneva e Benedetta Campagnolo, lo scorso anno a Volano, con Agata Tellone libero.
La partenza delle gialloblù, come avviene spesso e volentieri, è bruciante. Si lanciano in un attimo sul 4-1, trascinate dagli attacchi delle laterali Giuliani e Kosareva, poi su un brutale 10-3 con Molinato scatenata a Muro e in attacco. Le cremonesi fanno da controfigure, travolte dall’impeto trentino, poi con un attacco di Kosareva e un tocco di Prandi vanno sotto 13-4. Il massacro continua fino alla fine della frazione, assumendo proporzioni irreali, ovvero un 20-5 con Prandi in battuta: Offanengo fallosa (2 errori), Weske a segno con un muro su Rodic, appena entrata. Poi la tedesca passa in attacco per tre volte e Kosareva realizza l’ace del 23-6, mentre tocca ancora a Weske chiudere il set sul 25-8, con 16 break point trentini su 25 punti e appena 4 palloni messi a terra dalla Trasporti Bressan in attacco.
Tutto bellissimo, per i colori gialloblù, peccato che dopo il cambio di campo tutto muti in maniera brutale, ma non subito. L’avvio non lascia presagire tutte le difficoltà che si presenteranno nella seconda parte della frazione: un muro di Giuliani su Martinelli e i contrattacchi precisi di Weske, Kosareva e Molinaro sembrano indirizzare anche questo set su binari molto precisi (8-5). Poi, però, sale in cattedra il muro neroverde (Caneva e Campagnolo fermano Molinaro e Weske) e poco dopo finisce nella buca Giuliani (due attacchi out). Un contrattacco vincente di Caneva e un errore di Kosareva aprono un’autostrada a Offanengo (14-17), che ci si tuffa senza esitare. Il problema dell’Itas è che l’attacco non mette più la palla a terra, così il tabellone va sul 17-21 grazie ad un tocco di Campagnolo (ricezione lunga) e un muro di Bole su Weske. Mazzanti prova a intervenire prima con un time out, poi inserendo Zojzi al posto della tedesca, ma per reagire Trento attende il 20-24: Bole sbaglia il servizio, Nardelli l’attacco, Kosareva va a segno due volte di fila e in un lampo la parità è servita (24-24). Peccato che Giuliani si faccia murare la pipe del possibile 26-25 e subito dopo mandi sui rotor la ricezione sul servizio di Bridi, unico ace del set. Il 25-27 cambia la storia del match.
L’Itas Trentino schiuma rabbia, ma Offanengo ha capito che se la può giocare. A partire meglio dopo il cambio di campo sono le padrone di casa. Una fast e un ace di Molinaro danno una scossa alle compagne (6-4), che poi accelerano grazie alle due schiacciatrici: l’attacco di Kosareva, il muro di Pizzolato su Martinelli e il muro di Kosareva ancora sull’opposta cremonese valgono il 9-5. Tutto fila liscio fino al 12-6, costruito con un ace della solita Kosareva e un errore di Campagnolo in attacco, poi si aprono le prime crepe nel gioco trentino con gli errori di Kosareva e Giuliani. Due errori di Bole li neutralizzano, ma sul 16-12 i servizi di Caneva mettono le basi per i contrattacchi vincenti di Nardelli (2) e Marinelli. Tocca all’ace di Bridi su Giuliani firmare l’aggancio sul 17-17. Offanengo vede un pertugio e ci si infila con i muri di Campagnolo e Nardelli su Weske e Kosareva, mentre è un errore di Giuliani, ormai nella buca, a regalare tre set ball alle ospiti (21-24). Zojzi e Caneva (primo tempo in rete) annullano i primi due, ma Trento non può nulla sul terzo, trasformato dalla stessa Caneva con una fast.
La frazione si chiude con la miseria di 9 punti conquistati in attacco dalle padrone di casa, contro 17 delle ospiti, che pure concedono 9 errori complessivi alle gialloblù.
La capolista ha le spalle al muro. Un punto è già perduto, ma serve salvare il salvabile per non compromettere l’intera stagione con largo anticipo. Comincia bene, al solito, la quarta frazione: 4-1 con Marconato (in campo al posto di Pizzolato) a segno con il muro e Bole fallosa in attacco. Va a segno anche Molinaro (altri due block su Martinelli, che spesso tira a occhi chiusi), poi l’opposta ospite ci mette un errore e il punteggio schizza sul 10-4. Dopo una serie di cambi palla Zojzi mette a segno il quarto muro trentino della frazione (su Bridi) e il vantaggio dell’Itas Trentino si fa ancora più generoso (16-9). Infatti la squadra di Mazzanti si blocca sul turno al servizio di Bole e sperpera in un attimo quasi tutto quello che si era guadagnata. Molinaro va schiantarsi sui muri di Pinetti e Caneva, Pinetti piazza uno smash, Zojzi manda un attacco out e siamo 16-14. Un servizio out aiuta le padrone di casa, così come un errore di Bole e un muro di Kosareva su Martinelli. L’Itas amministra la situazione fino al 24-20, poi va a chiudere al terzo set point con la rediviva Weske: 25-22.
Si va al quinto set, che le ragazze di Mazzanti cominciano con la lancia in resta: 6-2 con tre errori in attacco di Offanengo, abbastanza imballato. Il muro di Marconato su Pinetti (inserita sul 7-3 al posto di Bole) e la schiacciata vincente di Weske creano un divario già proibitivo fra le due squadre (10-5), che diventa apparentemente definitivo sul 13-6, ovvero quando Marconato mura anche Salvatori. Tutto gioca a favore di un epilogo rapidissimo di questo tie break, invece l’Itas Trentino arriva ad un passo da un altro clamoroso patatrac. Con i servizi di Nardelli le neroverdi conquistano cinque break point consecutivi, frutto di un errore di Kosareva, due attacchi di Bole e due muri di Salvatori, su Weske e Kosareva. Prima che finisca in dramma, Weske e Zojzi conquistano i due cambi palla del 15-13. A salvare le trentine, nel set, sono i 4 errori complessivi di Offanengo, contro i 2 soltanto dell’Itas.
La classifica combinata provvisoria: Messina 26, San Giovanni 25, Busto Arsizio 24, Itas Trentino 23, Macerata e Brescia 21, Offanengo 18, Olbia 17, Altafratte 16, Imola 13.