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Un coriaceo Argentario vince Gara 2 e rimane in Serie B

L’Argentario Calisio ribalta il risultato incassato in Gara-1 dei playout e si tiene stretta la Serie B. Allo 0-3 patito otto giorni fa in terra bresciana, i minatori ieri sera hanno risposto con una prova lucida, pareggiando il conto in tre parziali per poi vincere il golden set. Il Radici Cazzago torna dunque in Serie C, mentre i cognolotti festeggiano la salvezza.

Non è stato facile. Come successo all’andata, anche il tre a zero di ieri racconta una partita molto più equilibrata di quanto possa far pensare il punteggio. Lo scarto tra le due squadre è stato minimo in tutti i parziali, vinti dai Miners, e firmati da Tommaso Mazzola (19 punti nei tre set, 23 nei quattro), ieri il migliore in campo assieme a Patrick Raffaelli, ma anche a Alberto Bandera, autore di ben 17 punti (20 considerando il golden set) con 6 muri vincenti. In questo fondamentale la differenza fra i centrali delle due squadre è stata macroscopica, dato che Bandera e Nardelli hanno messo a segno 11 block in due contro i 2 della coppia Riccardi - Silvi. Partita in chiaroscuro invece per De Giorgio, che ha sì realizzato 12 punti, ma ha anche commesso altrettanti errori fra attacchi out e battute errate, chiudendo quindi con efficienza pari a 0.
Soltanto il set di spareggio, con l’inerzia ormai tutta spostata verso i padroni di casa, ha visto l’Argentario condurre le danze dal primo all’ultimo punto. Decisivo per la vittoria finale il parziale di 6-0 costruito nel terzo set, sul punteggio di 19-23. Col muro e col servizio, i due fondamentali su cui si sono appoggiati per tutta la serata, gli argentonero hanno chiuso il periodo e mentalmente l’incontro, facendo capire agli avversari che il loro destino era ormai segnato.

La cronaca

Per la rimonta che è valsa la permanenza in Serie B coach Taborda si affida al medesimo sestetto di Gara 1, replicando per necessità l’esperimento riuscito di Nardelli al centro in diagonale con Bandera. Schiacciatori Weiss e Mazzola, in regia Bernardis, opposto De Giorgio e libero Raffaelli. L’equilibrio dura fino all’11-11, poi De Giorgio, Weiss e il muro di Bandera (ottima prestazione anche per il centrale) portano l’Argentario sul 15-11. Il tempo di provare il recupero che Mazzola con 3 punti in fila porta i suoi al massimo vantaggio (20-15). Cazzago è tutt’altro che al tappeto. Con costanza rimonta e pareggia sul 24-24 dopo un errore di De Giorgio a rete. Un errore di Mazzola sul 26-26 dà agli ospiti la palla per il set, ma il numero 1 si fa perdonare immediatamente l’errore e il successivo ace di Bandera riporta avanti l’Argentario. Gli ultimi scambi sono un po’ confusi, Mazzola mette un po’ d’ordine (29-28), il pallone sparato fuori dagli avversari consegna il set ai padroni di casa.

Il parziale seguente è ancora più equilibrato del primo e ci vuole un muro di Bandera sull’11-12 per la prima fiammata dei ragazzi di Taborda, che produce il primo allungo (15-12). Come in precedenza i bresciani non si scompongono e pareggiano sul 17-17, cosa che si ripete quando un ace di Weiss e un nuovo block di Bandera fruttano il 24-21. Cazzago annulla le prime due palle set, poi tocca ancora a Mazzola il compito di mettere a terra il pallone che vale il doppio vantaggio.

Il terzo set è tutto in salita. Gli ospiti sono sempre in vantaggio, l’Argentario si disunisce e nella fretta di recuperare forza qualche pallone di troppo. Il tutto a vantaggio dei lombardi, che in poco tempo si trovano sull’11-17. Mazzola con 4 punti in fila (2 attacchi e due servizi vincenti) suona la carica (16-19), ma non è ancora sufficiente, perché Cazzago risponde e sul 19-23 è pronto a riaprire la partita. Il muro di Bernardis e quello successivo di Nardelli tengono in piedi i minatori, che riprendono fiducia. Dai servizi di Bandera nascono il fallo a rete del centrale ospite e il nuovo muro di Nardelli per il pari (23-23), che infiamma la palestra di Cognola. Il seguente ace di Bandera e la schiacciata di Mazzola spediscono la contesa al golden set.

La vittoria in rimonta manda alle stelle l’entusiasmo dei padroni di casa, che, sostenuti a gran voce dai propri tifosi, prendono un piccolo break di vantaggio e vanno al cambio campo sull’8-6. Weiss mette in campo il 10-8 e l’errore degli avversari concede tre punti di vantaggio all’Argentario. Gli ultimi sono come quelli del primo set, confusi per tutti. Bandera e compagni vedono il traguardo avvicinarsi, ma si avvicina anche il Cazzago (12-10). Gli scambi sono lunghi e nessuno riesce a mettere giù i palloni decisivi. Mazzola trova lo spazio per il 13-10, i bresciani alle corde sbagliano clamorosamente e concedono quattro match point agli argentonero. Questa volta Mazzola passa il testimone, perché il pallone arriva in posto 2 e De Giorgio non fallisce. La festa, a quel punto, può iniziare.

Il tabellino

Autore
Paolo Trentini
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