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SuperLega

L'ultima parola è sempre di Perugia, suo il Mondiale per Club

Il sogno di riportare a Trento, per la sesta volta, il titolo iridato per club della pallavolo maschile si interrompe a pochi metri dal traguardo per la Trentino Itas. La Finale del Mondiale per Club, giocata stasera in Brasile al Ginasio Poliesportivo Divino Braga di Betim, ha infatti sorriso alla Sir Safety Susa Perugia, capace di piegare la grande resistenza gialloblù per 3-1 al termine di una partita molto combattuta, emozionante ed incerta.

La comprensibile amarezza per aver solo sfiorato un traguardo di straordinaria portata non toglie però nulla al grande valore della medaglia d’argento che ieri sera la squadra di Lorenzetti si è messa al collo. Dopo aver eliminato sabato sera i padroni di casa e campioni uscenti del Sada, Kaziyski e compagni hanno infatti reso la vita difficilissima agli umbri, sin qui dominatori incontrastati in SuperLega e tutt’ora imbattuti nel corso di questa stagione.
L’avvio di match è stato dei migliori e ha sorpreso Perugia in maniera analoga a quanto era accaduto il giorno prima coi padroni di casa brasiliani. Con una battuta efficacissima, un muro ordinato ed attento e un attacco su livelli stellari, i gialloblù si erano infatti aggiudicati il primo set e, con le stesse armi (seppur meno affilate), hanno lottato col coltello fra i denti anche nel secondo e terzo parziale, persi solo allo sprint dopo un’ora di autentica battaglia e capovolgimenti di fronte continui.
L’aver solo sfiorato la vittoria del terzo set (in cui si è trovata avanti anche 18-14) ha però segnato la quarta frazione di Trento, che Perugia ha sempre condotto sfruttando al massimo la vena di Leon (17 punti) e la profondità della sua panchina (Herrera Jaime 9, Plotnytskyi 16). L’aver recuperato anche in quel set uno svantaggio di 10-17 (sino al 17-19) non è però bastato alla Trentino Itas per trascinare la partita al tie break.
La medaglia d’argento iridata (la prima della storia gialloblù) tiene sul podio per la nona volta (in dieci partecipazioni al torneo) il club di via Trener e porta in calce la firma di Michieletto (21 punti col 54%, due muri e quattro ace), capitan Kaziyski (17 col 56%) e Podrascanin (9 con con 3 block), tutti inseriti nel sestetto ideale del torneo.

La cronaca

La Trentino Itas si presenta in formazione tipo per l’appuntamento dell’anno in Brasile: lo starting six prevede Sbertoli in regia, Kaziyski opposto, Michieletto e Lavia in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro e Laurenzano libero. La Sir Safety Susa risponde con Giannelli al palleggio, Rychlicki opposto, Leon e Semeniuk schiacciatori, Russo e Flavio centrali, Colaci libero.

L’avvio gialloblù è molto convincente: un muro di Lavia su Semeniuk e un ace di Michieletto garantiscono il primo strappo (5-2), poi il margine aumenta grazie ad un errore dello stesso polacco a rete e ad un ace di Kaziyski (9-4); situazione che consiglia Anastasi di interrompere il gioco. Alla ripresa però è ancora Trento a dettare legge in fase di break, con Lavia (ace) e Podrascanin (muro) per il 13-8 e poi per il 16-9 perché Semieniuk continua a faticare. La panchina umbra corre ai ripari: dentro Plotnytskyi, che ottiene subito un paio di punti, portando sul 20-16 il match. Podrascanin sventa la minaccia a suon di primi tempi, poi ci pensano ancora il Capitano e Michieletto a difendere il vantaggio e a chiudere i discorsi nel primo periodo sul 25-20.

Nel secondo set Plotnytskyi resta in campo al posto di Semeniuk ed è proprio l’ucraino a firmare la riscossa della Sir Safety Susa, che da 3-3 passa a 3-6. Lorenzetti interrompe il gioco; Trento vacilla ma resta in piedi e riparte con Michieletto e Kaziyski (8-11), costringendo a loro volta ad un time out gli avversari. Alla ripresa Rychliki riallarga la forbice (12-16 e 16-21), ma non è ancora lo spunto decisivo, perché con grande caparbietà i trentini risalgono sino al 23-24, annullando due palle set, prima di cadere alla terza: 23-25 con errore al servizio di Kaziyski, dopo che lo stesso Matey aveva realizzato un ace.

Nel terzo set la Trentino Itas parte a fionda (6-3 e 10-6), approfittando dei tanti errori degli avversari, situazione che consiglia Anastasi di avvicendare Herrera con Rychlicki. Perugia risale la china sino al 13-12, poi Michieletto, Kaziyski e Podrascanin offrono una nuova accelerata al punteggio (18-14). La Sir Safety Susa con Plotnytskyi al servizio risale ancora il punteggio realizzando un parziale di 0-5 (18-19). Si va allo sprint, dove i gialloblù annullano due palle set prima di subire il muro vincente di Flavio su Podrascanin che porta sul 2-1 la formazione perugina (25-27).

Sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria al fotofinish del precedente parziale, la Sir Safety Susa parte a razzo nel quarto set (3-6 e 6-10) sospinta alla fuga prima da Herrera Jaime e poi da Leon, che mette a terra tutto quello che passa dalle sue parti. I gialloblù diventano molto fallosi in battuta e Perugia non regala nulla; sul 10-17 l’orgoglio di Michieletto e Kaziyski si fa però sentire forte (13-17 e 17-19). Ci pensa Leon con una serie al servizio condita anche da un paio di ace diretti a mettere la parola fine alle speranze gialloblù (17-23). La medaglia d’argento arriva sul 19-25 con un attacco del brasiliano Flavio.

Il tabellino

Sir Safety Susa Perugia - Trentino Itas 3-1 (20-25, 25-23, 27-25, 25-19)
SIR SAFETY SUSA: Semeniuk 1, Flavio 6, Rychlicki 6, Leon 17, Russo 9, Giannelli 3, Colaci (L); Plotnytskyi 16, Cardenas Morales, Herrera Jaime 9, Piccinelli (L). N.e. Solé, Ropret, Mengozzi All. Andrea Anastasi.
TRENTINO ITAS: Lavia 8, Podrascanin 9, Sbertoli 1, Michieletto 21, Lisinac 2, Kaziyski 17, Laurenzano (L); Nelli, Džavoronok 3. N.e. D’Heer, Cavuto, Pace, Berger e Depalma. All. Angelo Lorenzetti.
ARBITRI: Cespedes Lassi (Repubblica Domenicana) e Macias (Messico).
DURATA SET: 23’, 29’, 30’, 25’; tot. 1h e 47’.
NOTE: 3.085 spettatori. Sir Safety Susa: 13 muri, 10 ace, 23 errori in battuta, 8 errori azione, 51% in attacco, 27% (13%) in ricezione. Trentino Itas: 11 muri, 8 ace, 23 errori in battuta, 5 errori azione, 46% in attacco, 47% (16%) in ricezione.

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