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Bruttissima Itas Trentino, l'Albese espugna Sanbapolis

Se la netta sconfitta di Brescia dell’esordio aveva fatto storcere un po’ il naso per la rapidità con la quale aveva preso forma, ma poteva anche essere digerita per il valore della avversarie e per il campo sul quale è maturata, il ko incassato ieri pomeriggio dall’Itas Trentino in casa contro la Tecnoteam Albese rappresenta invece un colpo basso micidiale.

Nessuno si poteva aspettare che la squadra di Saja potesse consegnarsi in questo modo alle comasche per tre set su cinque, incapace di produrre gioco, facile preda della gabbia muro difesa ospite, male organizzata nel contrastare gli attacchi delle varie Nardo e Stroppa (35 punti in due), andate a nozze sulle mani del muro trentino. La coppia di posto-4 composta da Michieletto e Mason ha chiuso il match con il 28% di efficacia (24 su 86), contenuta dalla strenua difesa delle ragazze di Chiappafreddo, che nei tre set vinti si sono sempre fatte trovare al posto giusto nel momento giusto, facendo proprie quasi tutte le azioni lunghe. Stefano Saja, ancora privo di Jessica Joly, non ha grandi possibilità di cambiare interpreti, ma questa situazione durerà ancora a lungo e quindi solo chi è in campo può risollevare le sorti di una squadra che non si riconosce in quello che ha fatto vedere in queste prime due uscite ufficiali, capaci di polverizzare in otto giorni le ottime impressioni destate nelle numerose amichevoli estive, «Trofeo Città di Trento» compreso.
La prossima trasferta in casa della capolista Olbia, guidata da Ulrike Bridi, non appare l'appuntamento ideale per iniziare la riscossa, ma un segnale importante dovrà arrivare.

La cronaca

Stefano Saja comincia il match con il settetto base, ovvero Bonelli in regia, Dehoog opposta, Mason e Michieletto in banda, Fondriest e Moretto al centro, Parlangeli libero. Mauro Chiappafreddo risponde con Cecilia Nicolini al palleggio, Federica Stroppa opposta, la brasiliana Mariana Cassemiro con Alice Nardo in banda, Martina Veneriano e Michela Gallizioli al centro, Elena Rolando libero.

Fino al 7-7 le gialloblù di casa (benché in casacca biancoblù) riescono a mascherare i propri problemi, anche grazie a tre errori (uno al servizio e due su azione) di Cassemiro. Non appena le lombarde smettono di fare regali per l’Itas è notte fonda. L’opposta Stroppa passa da ogni posizione e sul 7-9 ha già realizzato la bellezza di 5 punti, poi sull’8-9 si dipana una di quelle azioni che possono fare da spartiacque in un match: le trentine attaccano per cinque volte fuori dal muro e in ogni occasione il libero Rolando restituisce il pallone al proprio palleggiatore, l’azione estenuante si chiude con un muro di Veneriano su Mason. L’Itas a questo punto sparisce dal campo e l’Albese dilaga, raccogliendo errori in serie delle padrone di casa. Sul 10-17 Saja deve usare il secondo time out, ma è tardi per qualsiasi rimonta. Nel finale Dehoog mette a terra qualche pallone, ma la Tecnoteam controlla la situazione senza affanni e chiude 18-25 con un primo tempo imperioso di Gallizioli.

L’Itas Trentino rientra in campo stordita e all’inizio del secondo set viene messa subito alle corde come un pugile suonato. Si va dall’1-0 all’1-7 con una velocità disarmante. C’è Cassemiro al servizio e nessuna attaccante di casa riesce a mettere a terra un pallone che sia uno: piovono un ace, due errori, un muro su Fondriest e due attacchi vincenti di Nardo. Trento ha un moto di orgoglio e si porta sul 6-7 grazie ai muri e ad un errore di Nardo, ma sono i primi e ultimi segnali di vitalità della frazione, perché poi l’Albese ricomincia a difendere qualsiasi cosa e ad affondare i colpi con Nardo e Stroppa, ma anche con una serie di errori trentini. L’11-18 che costringe Saja a usare il secondo time out è il risultato logico dell’assoluto predominio esercitato dalle ospiti, che difendono e murano con continuità: Nardo ferma Fondriest e Gallizioli ferma Mason. Il sipario si chiude con un servizio sbagliato da Bonelli e un tocco morbido di Cassemiro.

Per evitare un clamoroso cappotto l’Itas deve reagire. La partita muta completamente nel breve volgere di un cambio di campo. A fare la differenza è la coppia Mason - Dehoog, che inizia a mettere a terra tutti i palloni che non aveva finalizzato nelle prime due frazioni. Inoltre l’Albese, messa finalmente alle corde, comincia sbagliare: dal 5-5 all’11-6 si arriva infatti con quattro omaggi avversari, che inducono Chiappafreddo a usare il primo time out della serata. Un muro di Moretto su Nardo e un tocco di Dehoog permettono all’Itas di dilagare (15-8). Le trentine realizzano i propri punti e anche quelli delle avversarie, ma il vantaggio è tale da permettere loro di giungere al 25-17 senza problemi.

Identico il cliché della quarta frazione. Con il turno al servizio di Silvia Fondriest le gialloblù di casa scappano sul 5-0, soprattutto per merito di un’indiavolata Mason (4 punti). Poi sale in cattedra Carly Dehoog, che diventa improvvisamente inarrestabile, firmando i punti numero 9, 10, 11 e 13. Fino al 15-9 l’Albese rimane a distanza di sicurezza, ma poi con i servizi di Gallizioli e Nicolini rimette paura alle trentine: la difesa ricomincia a girare a mille, Stroppa mette a terra un paio di palloni pesanti; Cassemiro vince un contrasto a rete e in pochi minuti quasi tutto il vantaggio viene depauperato (16-15). Ci pensa la coppia Dehoog - Michieletto a forza di muri (3) e attacchi (4) a rimettere le cose a posto, mentre l’Albese ha già la testa al tie break. Un altro 25-17 è servito.

Dopo quattro frazioni senza storia, in un senso o nell’altro, non si sa bene cosa aspettarsi per la quinta. A dare i primi dispiaceri a Trento è Alice Nardo, che firma i primi quattro punti delle lombarde, ma è il turno al servizio di Veneriano a fare la differenza e a seppellire le speranze dell’Itas di portare a casa almeno due punti. Confeziona un ace su Mason, che si fida del pessimo invito delle compagne a lasciar sfilare il pallone, poi Gallizioli e due volte Stroppa scaricano a terra gli attacchi che valgono il 3-9. Con la forza della disperazione le ragazze di Saja producono il massimo sforzo, prima portandosi sul 6-9 grazie ad un paio di errori dell’Albese, poi sul 9-11 grazie ad un altro errore ospite e ad un ace di Dehoog su Nardo. Francesca Michieletto, subito dopo, riceve l’assiste del possibile 10-11, ma viene murata da Nicolini. Ora è proprio finita: Dehoog e Michieletto sbagliano, l’ultimo punto (10-15) è un primo tempo di Gallizioli, che fa scattare l’impronosticabile festa dell’Albese.

Il tabellino

Itas Trentino - Tecnoteam Albese Como 2-3 (18-25, 16-25, 25-17, 25-17, 10-15)
ITAS TRENTINO: Bonelli 1, Mason 14, Moretto 8, DeHoog 21, Michieletto F. 13, Fondriest 11, Parlangeli (L); Meli 1. N.e. Bisio, Serafini, Michieletto A., Libardi. All. Stefano Saja
TECNOTEAM ALBESE COMO: Veneriano 9, Nicolini 3, Gallizioli 9, Stroppa 18, Cassemiro 8, Nardo 17, Rolando (L); Nicoli 1, Cantaluppi 0, Pinto 0, Conti 0. N.e. Radice (L), Badini, Bernasconi. All. Mauro Chiappafreddo
ARBITRI: Maurina Sessolo di Treviso e Marco Laghi di Ravenna
DURATA SET: 24’, 26’, 24’, 26’, 17’; tot. 2h e 13’.
NOTE: Itas Trentino: 11 muri, 3 ace, 15 errori in battuta, 19 errori azione, 33% in attacco, 58% (31%) in ricezione. Tecnoteam Albese: 7 muri, 6 ace, 9 errori in battuta, 16 errori azione, 34% in attacco, 42% (21%) in ricezione.

Autore
Andrea Cobbe
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