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Itas in affannno per due set, ma contro Ravenna è un 3-0

Avrebbe dovuto essere solo un test, ufficiale finché si vuole, per verificare la condizione della squadra dopo una pausa abbastanza lunga, invece, almeno per due set l’Itas Trentino ha dovuto stringere i denti, ben oltre il prevedibile, per aver ragione di una Consar Ravenna giunta in riva all’Adige senza alcuna seria preoccupazione, dato che la retrocessione dei romagnoli appare ormai consolidata. Era dal 12 dicembre, fra il resto, che non giocavano una partita di campionato e si poteva ipotizzare un avvio di match a rilento, invece sia nella prima sia nella seconda frazione sono schizzati via sul 2-5 e sull’1-5, rispondendo colpo su colpo ai più blasonati avversari. L’Itas Trentino ha faticato a muro e in attacco, ha inseguito con la lingua in fuori fino al 18-18 della seconda frazione, poi ha cambiato marcia e ha chiuso per 3-0.

Se lo ha fatto lo si deve in larga misura ad un signore, chiamato Matey Kaziyski, che ha messo a terra 15 palloni su 17, senza alcun errore e senza alcun muro subito, fissando la stratosferica percentuale dell’88%, affiancato da Srecko Lisinac, che invece si è portato a casa un sontuoso 86%. In un contesto di questo tipo Angelo Lorenzetti non ha potuto (o forse voluto) dare alcuno spazio alle seconde linee, ad eccezione della fugace apparizione di D’Heer nel finale, d’altronde lo aveva già dichiarato alla vigilia che avrebbe utilizzato l’impegno per testare il settetto in vista di un poker di partite davvero importante: le trasferte di Istanbul, Monza e Civitanova, poi la gara interna contro Modena.

Primo set (26-24) – Tanta sofferenza fino all’ultimo punto, è festa per il Potke

Trento schiera il settetto base, come accennato, Emanuele Zanini decide di impiegare il brasiliano Quieroz Franca al palleggio, prelevato a metà novembre per sopperire all’assenza di Peslac, Klapwijk opposto, Vukasinovic e Ulrich in banda, Candeli e Fusaro al centro, Goi libero.
La Consar scatta sull’1-3 grazie a Klapwijk e ad un muro di Quieroz Franca su Lavia, poi va sul 2-5 grazie ad un’invasione di Sbertoli. L’Itas reagisce con l’ottimo turno al servizio di Lisinac, corroborata da due muri vincenti di Michieletto (entrambi su Klapwijk), da un errore di Vukasinovic. La serie si chiude con l’ace dell’8-5, cui fa seguito quello di Lavia (10-6). L’errore di Ulrich, che fissa il 13-8, sembra aver chiuso il set, invece a questo punto inaspettatamente i gialloblù ricominciano a balbettare. I break point li conquistano solo gli ospiti, che con un errore di Michieletto fissano il -3 (21-18) e poi, sul 22-20 si esaltano, sfruttando il turno al servizio di Vukasinovic, ma soprattutto l’inefficacia degli attacchi trentini. Due attacchi di Ljaftov, entrato per Klapwijk, e uno di Ulrich mandano addirittura avanti Ravenna 22-23. Prima che sia troppo tardi Trento accelera e dopo un cambio palla raccoglie i due break che servono per chiudere 26-24, uno grazie ad un palleggio falloso di Ljaftov, l’altro grazie ad un errore di Ulrich.
Da segnalare che il 18-14 per l’Itas è frutto di un muro di Podrascanin su Vukasinovic: non un block qualsiasi, ma quello numero 1.000 nelle competizioni italiane. Per festeggiarlo Angelo Lorenzetti ha chiamato un apposito time out, nel corso del quale gli è stata consegnata la maglia celebrativa.
I numeri – Faticano i due attacchi (43%-47%), ad aiutare l’Itas sono i tre errori in più dei romagnoli (2-5), due muri (3-1) e due ace (2-0) in più. Matey Kaziyski vanta un 5 su 6 in attacco (83%), Michieletto non va oltre il 14%. Bene Ljaftov al posto di Klapwijk (62%), così come Ulrich (57%), ma non basta ad una volitiva Ravenna.

Secondo set (25-21) – L’Itas annaspa fino al 18-18, poi cambia marcia

Si potrebbe pensare che lo scampato pericolo sproni i trentini a partire meglio, ma non è così. Lo 0-3 iniziale (ace di Fusaro e pallonetto di Ljaftov), diventa anche un 1-5 (attacco di Vukasinovic), prima che l’Itas stabilizzi almeno il cambio palla. Kaziyski fa le pentole e i coperchi (suo anche il 9-10), ma per vedere la parità servita sul tabellone elettronico bisogna attendere il 15-15. Il merito è di un ace di Lisinac e di uno smash di Matey. La Consar si tiene agganciata fino al 18-18, poi Kaziyski serve bene per due volte, premiato da un errore di Vukasinovic e da un muro di Lavia su Ljaftov. Sul 22-20 ci pensano due muri-break di Podrascanin (su Fusaro e Ulrich) a chiudere la frazione.
I numeri – Decolla l’attacco di casa (71%-56%), ancora per merito di Kaziyski (88%) e dei centrali (5 su 6 in due). Michieletto (67%) e Vukasinovic (62%) fanno il loro, ma Ravenna non mura (4-1 per Trento).

Terzo set (25-14) – Una frazione senza storia, show dell’attacco trentino

L’ultimo set è quello che si attiene di più al copione immaginabile alla vigilia. Sbertoli e compagni scappano subito sul 5-0, grazie a Michieletto (muro e attacco) e a Kaziyski (ace su Ulrich), il 9-4 è firmato da due block dello scatenato Podascanin, poi tocca a Sbertoli battere con efficacia (ace e muro di Lavia), infine l’Itas Trentino dilaga con le battute di Lisinac, che oltre ad un ace propiziano uno smash di Lavia e un errore di Candeli. Gli ultimi tre punti (23, 24 e 25) portano tutti la firma di Kaziyski con il muro e con due attacchi, tre acuti che blindano un premio di mvp sacrosanto.
I numeri – L’attacco di casa è inarrestabile (78% senza errori, né muri subiti), ma anche il muro (6-0) e la battuta (3-0) contribuiscono a scavare un fossato incolmabile. 100% per Kaziyski, Michieletto e Lisinac. Nelle file di Ravenna si mette in evidenza Mattia Orioli, laterale diciassettenne che chiude con il 71% in attacco.

Fotoservizio di Marco Trabalza - Trentino Volley

Il tabellino

Itas Trentino - Consar RCM Ravenna 3-0 (26-24, 25-21, 25-14)
ITAS TRENTINO: Podrascanin 9, Sbertoli 1, Kaziyski 17, Lisinac 11, Lavia 15, Michieletto 9, Zenger (L); Sperotto, Pinali, D’Heer. N.e. Cavuto, Albergati, De Angelis. All. Angelo Lorenzetti.
CONSAR RCM: Ulrich 11, Fusaro 3, Klapwijk 2, Vukasinovic 13, Candeli 3, Queiroz Franca, Goi (L); Ljaftov 8, Biernat, Orioli 5, Comparoni. N.e. Pirazzoli, Erati. All. Emanuele Zanini.
ARBITRI: Armandola di Vigevano (Pavia) e Puecher di Rubano (Padova)
DURATA SET: 31’, 25’, 21’; tot 1h e 17’.
NOTE: 1.202 spettatori, incasso di 11.512 euro. Itas Trentino: 13 muri, 6 ace, 9 errori in battuta, 3 errori azione, 62% in attacco, 55% (21%) in ricezione. Consar RCM: 2 muri, 1 ace, 5 errori in battuta, 6 errori azione, 50% in attacco, 42% (18%) in ricezione. Mvp Kaziyski.

Tutti i numeri del match

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Autore
Andrea Cobbe
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