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L'Italia di Michieletto, Lavia e Sbertoli è campione del mondo

L’Italia di Michieletto, Lavia e Sbertoli, ma anche di Giannelli e Galassi, che sono stati cresciuti pallavolisticamente dalla Trentino Volley, e di Pinali, che ha vestito la maglia dell’Itas nella passata stagione, è campione del mondo. Dopo aver vinto a sorpresa il titolo europeo giusto un anno fa, i ragazzi di Ferdinando De Giorgi si sono ripetuti nel torneo iridato, superando la Polonia, che era favorita sia perché era campione uscente, sia perché giocava in casa.

Gli azzurri, ieri sera, sono stati bravi a farsi scivolare addosso un primo set difficile, nel quale la gabbia muro difesa biancorossa, unita alla buona vena dei due laterali Sliwka e Semeniuk, nonché all’indovinata mossa di Grbic di operare il doppio cambio sulla diagonale (fuori Janusz e Kurek, dentro Lomacz e Kaczmarek) ne ha ingabbiato il gioco, ed un inizio di secondo altrettanto difficoltoso. Decisive, per cambiare le carte in tavola, sono stati due fattori, ovvero l’inserimento di Russo al centro della rete al posto di uno spento Galassi, e un micidiale turno al servizio di Simone Giannelli, che ha portato il punteggio dal 19-20 al 23-20. Da lì in poi l’Italia ha preso coraggio, ha cominciato a difendere e ricevere in maniera impeccabile (fondamentale la prova di Balaso), mentre la Polonia ha cominciato a perdere sicurezze. Grbic ha alternato i due palleggiatori, i due opposti e dalla fine del terzo set ha deciso di togliere dal campo un giocatore chiave come Sliwka per dare spazio a Fornal, mosse che non sono riuscite a invertire un trend sempre più negativo per i padroni di casa.

Nel tabellino finale spicca il deludente 38% fissato dall’attacco polacco (42% lo score dell’Italia), ma il dominio azzurro si estende anche alla ricezione (53%-37% e al muro (10-5). Daniele Lavia, con il suo 46%, è il miglior attaccante di palla alta del match, mentre Michieletto risulta il miglior ricevitore con il 55%. Sarà interessante, a questo proposito, capire se dopo le prodezze iridate dello schiacciatore calabrese Angelo Lorenzetti trapianterà la diagonale di posto-4 campione del mondo nel sestetto dell’Itas Trentino, oppure se continuerà ad utilizzare Lavia come finto opposto.
Dopo 24 anni l’Italia maschile, quella femminile ci era riuscita nel 2002, torna quindi a vincere un Campionato del Mondo e lo fa con un gruppo molto giovane nel quale il marchio di fabbrica della Trentino Volley si scorge nitidamente. Ha avuto la fortuna di trovare sulla propria strada una Polonia priva di Leon e di evitare un Brasile che ha probabilmente mancato la finale a causa dell’infortunio subito da Lucarelli, ma la fortuna aiuta gli audaci e di spregiudicatezza questo gruppo ne ha da vendere.

La cronaca (dal sito della Federvolley)

Starting seven italiano con Giannelli in palleggio, Romanò opposto, Lavia e Michieletto in banda, Anzani e Galassi i centrali, Balaso libero. Grbic sceglie Janusz palleggiatore, Kurek opposto, Sliwka e Semeniuk schiacciatori, Kochanowski e Bieniek centrali, Zatorski libero.
Primo set iniziato con gli azzurri bravi a contenere a muro gli attacchi dei polacchi e con Giannelli come sempre abile a sfruttare la buona vena di Lavia in attacco. Ciò che ne è derivato è stato un inizio gara equilibrato con le due squadre a contatto (18-15 per l’Italia) e con i ragazzi di De Giorgi molto efficaci in fase difensiva. Con il passare dei minuti Grbic ha poi inserito Kaczmarek al posto di Kurek, ma Giannelli e compagni hanno continuato a giocare davvero una buona pallavolo amministrando un vantaggio (21-17) successivamente annullato dagli uomini di Grbic (21-21), che nel frattempo aveva cambiato anche il palleggiatore inserendo Lomacz. Il finale si è fatto vibrante con il pubblico di casa che ha continuato a far sentire la sua pressione e con i ragazzi di De Giorgi che nel frattempo hanno fatto molta fatica in attacco (solo 28%) proprio nella fase clou; gli uomini usciti dalla panchina polacca sono risultati determinanti e un muro su attacco di Romanò ha chiuso il primo set sul 25-22 per i padroni di casa.

I polacchi, sulle ali dell’entusiasmo sono andati subito sul 3-1, ma con il passare dei minuti gli azzurri si sono rifatti sotto agguantando la parità sul 7-7. Il match è proseguito a strappi con i padroni di casa che hanno tentato più di una volta di allungare ma con gli azzurri che hanno retto l’urto della forza offensiva polacca con una serie di muri; allo stesso modo però la fase offensiva dei laterali italiani ha continuato a essere deficitaria, ma nonostante questo l’orgoglio e il capitano hanno tenuto a galla i ragazzi di De Giorgi (18-18, 20-20). Nel finale tanto coraggio per gli azzurri che nel momento clou si sono portati avanti di 3 lunghezze (24-21) chiudendo poi sul 25-21 portando la gara sull’1-1.

Terzo set iniziato con Russo in campo al posto di Galassi (cambio già effettuato nel corso del secondo set) e Polonia di nuovo avanti, ma nuovamente azzurri reattivi e caparbi nel non voler mollare niente (14-13); Giannelli e compagni ancora sugli scudi nella fase calda (23-16) e trascinati da una magnifica trance agonistica vanno a prendersi anche il terzo set (25-18) ribaltando la situazione sul 2-1.
Quarta frazione che ha visto ancora gli azzurri protagonisti di un’ottima organizzazione di gioco (14-10) e bravi a resistere a un ritorno di fuoco degli avversari (18-13). Con il proseguire del set i padroni di casa hanno tentato una disperata rimonta (19-16), ma Giannelli e compagni non hanno concesso nulla e, a 24 anni di distanza da Tokyo 1998, sono andati a riprendersi il titolo Mondiale (25-20).

Il tabellino

POLONIA - ITALIA 1-3 (25-22, 21-25, 18-25, 20-25)
ITALIA: Giannelli 8, Michieletto 13, Anzani 8, Romanò 13, Lavia 21, Galassi, Balaso (L). Sbertoli, Russo 4. N.e: Recine, Bottolo, Pinali, Scanferla (L), Mosca. All. De Giorgi
POLONIA: Semeniuk 11, Bieniek 10, Janusz 1, Skiwka 12, Kochanowski 6, Kurek 8, Zatorski (L). Kaczmarek 7, Lomacz, Fornal 5, Kwolek. N.e. Klos, Poreba, Popiwczak (L). All. Grbic
Arbitri: Mokry (SVK) e Simonovic (Sui).
Durata set: 29', 31', 27', 27'.
Spettatori: 11500.
Italia: 4 a, 18 bs, 10 mv, 22 et.
Polonia: 5 a, 15 bs, 5 mv, 30 et.

I premi individuali

MVP: Simone Giannelli
Miglior Palleggiatore: Simone Giannelli
Miglior Schiacciatore: Yoandy Leal
Miglior Schiacciatore: Kamil Semeniuk
Miglior Centrale: Gianluca Galassi
Miglior Centrale: Mateusz Bieniek
Miglior Libero: Fabio Balaso
Miglior Opposto: Bartosz Kurek

Fotografie Rubin/FIPAV e FIVB

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