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Itas Trentino - Rana Verona, analisi e pagelle

L’Itas Trentino supera la Rana Verona per 3-1, portandosi a casa tre punti per nulla scontati alla luce della qualità di gioco espressa dalla squadra di Stoytchev in questo inizio di campionato. Trascinata da un Keita a tratti immarcabile, per la potenza dei colpi e per l’altezza dalla quale partono, si è portata a casa la prima frazione senza troppa fatica e poi è giunta ad una spanna dal successo nella seconda (22-23 con palla del 22-24 nelle mani del maliano). La squadra di Soli, fino ad allora, aveva giocato sotto ritmo, soprattutto nella fase break, che non riusciva a decollare anche a causa di un servizio troppo “molle”. Dall’inizio del terzo set, invece, ha cambiato marcia, anche grazie all’innesto di Rychlicki, portandosi infine a casa tre punti soffertissimi, che valgono il secondo posto davanti a Piacenza, prossimo avversario dei gialloblù.

Il tabellino completo

I momenti decisivi

Il primo set prende decisamente una brutta piega per i gialloblù di casa quando va al servizio Keita: è il suo turno migliore di giornata e il cambio palla trentino si blocca per tre azioni, che si chiudono con un ace su Lavia, un primo tempo di Cortesia e un contrattacco dell’opposto maliano (11-15). Letali anche i due break conquistati dagli scaligeri grazie ad un ace di Vitelli e un errore in attacco di Flavio (16-22). Nel secondo parziale, equilibratissimo, tutto si decide nelle battute finali, quando Sbertoli mura Keita, negandogli un letale 22-24, quando Lavia mette a terra la pesantissima palla del 24-23 ed infine quando Rychlicki scarica sulle mani del muro veronese la sfera del 27-25.
Passando alla terza frazione, i momenti chiave sono due: l’allungo trentino da 16-15 a 19-15, appoggiato su tre micidiali battute corte di Sbertoli, che portano ad altrettanti contrattacchi vincenti del rigenerato Rychlicki, e il muro di Kozamernik su Keita del 22-18. Nella quarta danno il la alla progressione dell’Itas Trentino un diagonale out di Keita (11-10) e un altro muro di Kozamernik su Dzavoronok (13-11), così come l’errore di Mozic, che manda fuori dal campo in palleggio la palla del 22-20, ed infine il contrattacco di Lavia del 23-20.

Cosa dicono i numeri

Non è una novità osservare una squadra che attacca meglio, seppure di pochissimo, perdere la partita. Stavolta è capitato alla Rana, che ha chiuso con il 54% contro il 53% trentino, ma ha bilanciato la cosa con tre errori in più (4-7). I due ace di vantaggio di Verona sono invece stati neutralizzati da 5 muri in più trentini (11-6), 6 subiti da Keita e 4 da Mozic, e in parte dalle 18 battute sbagliate contro 15.
Per quanto concerne le individualità, in una serata in cui i centrali non hanno brillato in attacco, spiccano le prestazioni di Rychlicki (62%), Michieletto (61%) e Keita (57%), ma anche la buona prova di Dzavoronok in ricezione (67%), non proprio il suo fondamentale migliore.

Le nostre pagelle

RICCARDO SBERTOLI (pal) 7,5 – La ricezione, ma soprattutto il loro rendimento, non gli danno grandi possibilità di innescare i centrali, per cui cerca di sfruttare più che può le pipe e le aperture per gli opposti per non dover aumentare a dismisura il carico di lavoro dei due laterali. Oggi, però, il suo apporto decisivo lo ha dato con il muro su Keita del 23-23 nel secondo drammatico set e con la serie di servizi corti che hanno deciso la terza frazione.
GABI GARCIA FERNANDEZ (opp) 6 – Viene inserito ancora nello starting six, ma stavolta fa più fatica del solito in attacco (40%), anche se gioca solo il primo set nel quale tutta la squadra è fuori giri. Esce sul 15-19 e non rientra più, se non per qualche servizio.
ALESSANDRO MICHIELETTO (sch) 7,5 – Fa la differenza in attacco, grazie a 17 palloni messi a terra su 28 (ottimo 61%) in una giornata in cui fatica sia in ricezione (42%) sia al servizio (0 ace e appena 5 break point avviati). Il set nel quale dà il meglio è il terzo, nel quale realizza 7 punti e attacca con l’88% di successo.
DANIELE LAVIA (sch) 7,5 – In attacco non vanta le percentuali del collega di reparto (41%) e in ricezione soffre anche di più (41% e 3 ace subiti), ma è l’uomo dei break point trentini, non solo perché mette a terra palloni decisivi nel finale del secondo set (24-23) e del quarto (24-21), ma anche perché è l’unico a realizzare qualche ace nella metà campo dell’Itas (3) e a portare 9 break point.
JAN KOZAMERNIK (cen) 6,5 – In attacco svolge il proprio compito e nulla più (50%), diventa invece decisivo a muro nel finale dal terzo set, quando ferma Keita e Mozic, e a metà del quarto, quando dice no a Keita e Dzavoronok. Punti importanti per creare qualche incertezza in più negli attaccanti veronesi. In battuta non lascia alcun segno.
FLAVIO GUALBERTO (cen) 6 – In attacco fa appena meglio di Kozamernik (55%), ma negli altri fondamentali è impalpabile. A muro va a segno una sola volta e al servizio sbaglia per 5 volte. Non è stata la sua partita.
GABRIELE LAURENZANO (lib) 7,5 – Il libero calabrese mostra personalità in questa sfida per lunghi tratti equilibratissima. In ricezione è il più solido dei trentini (52%) e in difesa dà un ottimo apporto non appena escono dal muro palloni giocabili.
KAMIL RYCHLICKI (opp) 7,5 – Gettato nella mischia nel finale di un set disastroso, il primo, fatica a prendere ritmo. Nel secondo va ancora peggio (25%), anche per merito della difesa veronese, che arriva sempre sulle sue traiettorie. Tutto cambia dalla terza frazione, nella quale prende confidenza con l’attacco (67%) per poi diventare immarcabile nella quarta (100%). A muro e in battuta deve ancora ritrovare i suoi colpi, ma i segnali dati oggi sono confortanti per l’immediato futuro gialloblù.

Fotoservizio Trentino Volley

Autore
Andrea Cobbe
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