Itas Trentino - Grottazzolina, analisi, numeri e pagelle
Dopo l’impresa di Perugia, conquistata da una delle migliori Itas Trentino della stagione, il mezzo flop con Grottazzolina, contro ogni pronostico ed anche contro ogni logica pallavolistica. I marchigiani si sono infatti presentati alla ilT Quotidiano Arena privi del loro palleggiatore titolare, Zhukouski, confinato alla panchina da un problema agli adduttori, hanno perso il primo set senza nemmeno capire dove erano e cosa stavano facendo (25-12), poi è improvvisamente iniziata un’altra partita, dalla quale la squadra di Soli è uscita solo con un 3-2, dopo aver essere stata presa a “pallate” nel secondo parziale e aver gettato dalla finestra il quarto con la palla del 24-22 in mano. Un brutto pomeriggio, insomma, che potrebbe costare caro, o magari no, nella corsa al primo posto.
In campo hanno fatto quasi tutto Michieletto, con 24 punti in attacco su 61, e Bartha, con 9 muri vincenti, come quelli dell’intera Grottazzolina. Gli altri non hanno convinto, per un motivo o per l’altro, forse per stanchezza, forse per sufficienza.
Il tabellino completo
I momenti decisivi
La prima frazione si è chiusa virtualmente già sul 10-3, dopo il turno al servizio di Rychlicki, foriero di cinque break point (con un ace), tre dei quali firmati da Michieletto, poi l’Itas ha dilagato con quello di Sbertoli (18-6), nel corso del quale è stato Bartha a fare il fenomeno in attacco e a muro. Il secondo parziale si è deciso sul 16-17, quando Marchiani (sic!) ha murato lo spento Lavia e poi Fedrizzi ha silurato prima Michieletto e poi Laurenzano con due ace (16-21). Nel terzo sono stati due passaggi a vuoto di Petkovic (muro di Michieletto e poi attacco out) a permettere all’Itas Trentino di portarsi sul 16-13, poi amministrato fino alla fine, mentre il quarto si è deciso nel finale, quando Trento ha buttato via la palla del 24-22 per poi farsi infilzare da un contrattacco di Fedrizzi e due ace di Tatarov, il secondo fortunatissimo sul nastro. Nel tie break lo slancio decisivo è arrivato dai muri di Lavia su Petkovic (8-6) e Bartha su Fedrizzi (11-8).
Cosa dicono i numeri
Le cifre complessive non sembrano lasciare scampo a Grottazzolina, che paga un dazio pesante in attacco (53%-45%) e a muro (17-9), ricevendo anche decisamente peggio di Trento (49%-32%). Spicca solo al servizio, e non è una novità, dove vanta 7 ace contro 2 della squadra gialloblù. Le partite, però, sono fatte di singoli set, divisi da compartimenti stagni, così succede che nel secondo parziale l’Itas subisca un 8-1 fra ace e muri, realizzando un solo punto in più della Yuasa in attacco, e nel quarto quattro in meno in attacco con un 2-0 per i marchigiani dalla linea dei nove metri. Fatali per lasciare sul terreno un punto.
Le nostre pagelle
RICCARDO SBERTOLI (pal) 6,5 – Il regista milanese non trova una delle sue migliori giornate, per precisione negli assist, sia su palla alta sia al centro, dove le percentuali finali non sono confortanti, ma se non altro cerca di tenere tutti i compagni nel match, anche quando non girano, e al servizio fa la differenza, pur realizzando un solo ace, con 11 break point all’attivo.
KAMIL RYCHLICKI (opp) 6,5 – Giornata abbastanza anonima per l’opposto lussemburghese, che in attacco fa il minimo sindacale (48%), con un efficienza tutt’altro che esaltante, penalizzata da 3 errori e 2 muri subiti. A muro si difende, a garantirgli la sufficienza piena è però il servizio, non tanto per il numero di ace (1), quanto per gli 11 break point “apparecchiati”.
ALESSANDRO MICHIELETTO (sch) 7,5 – Schiaccia 37 palloni con il 65% di efficacia, caricandosi letteralmente la squadra sulle spalle, anche con 3 muri vincenti. Non commette alcun errore in attacco e non va mai sotto al 57% in alcuna frazione, peccato che nel quarto set subisca l’ace del 23-24, lasciando sfilare un siluro di Tatarov, determinante per il 23-25 finale. Unico possibile mvp del match.
DANIELE LAVIA (sch) 6 – I numeri non sono terribili, ma nemmeno particolarmente confortanti. In attacco fatica (46%), ma non commette alcun errore, a muro vanta un solo punto (il già citato 8-6 del tie break), al servizio sbaglia poco (3 errori) e raccoglie poco (0 ace e 5 break point), in ricezione subisce 3 ace. Al di là della visione d’insieme, bisogna però ricordare che sul 23-22 del quarto set Sbertoli gli serve la palla del 24-22 senza muro davanti e invece di piantarla per terra regalando all’Itas due match point, si avventura in un pretenzioso tocco morbido, che Grottazzolina difende senza difficoltà e poi trasforma nel 23-23, anticamera dei due ace di Tatarov.
FLAVIO GUALBERTO (cen) 6 – Una serata abbastanza grigia, la sua, nella quale mette a terra il 50% dei palloni ricevuti e raccoglie 2 muri. In battuta non sbaglia mai ed incide poco o nulla (1 break).
BELA BARTHA (cen) 7,5 – A muro è una specie di saracinesca, che va a segno nove volte e questo numero da solo è abbastanza incredibile a prescindere da tutto il resto. Ciò che avanza, però, è pessimo e parliamo del suo 33% in attacco con 1 errore e 3 muri subiti (chi la fa l’aspetti), nonché di cinque servizi mandati in rete, tre su tre nel quarto set perduto, tutti con bordate in fotocopia sotto il nastro.
GABRIELE LAURENZANO (lib) 6,5 – È il giocatore che riceve più palloni nella metà campo trentina con percentuali non esaltanti (43%) , ma anche un solo ace incassato. In difesa non si fa notare molto.