l'Itas Trentino gioca bene per due set, poi sparisce dal campo
Inizia nel peggiore dei modi il cammino dell’Itas Trentino nella pool promozione della serie A2. La squadra affidata da pochi giorni a Michele Parusso, ieri pomeriggio ha ceduto di schianto fra le mura amiche di fronte a Macerata dopo aver vinto due set, punita da una serie di avvicendamenti, da una parte e dall’altra del campo, e soprattutto delle insicurezze che si è coltivata in questi mesi difficili, pronte a riaffiorare in ogni momento.
Archiviato un primo set giocato alla grande e un secondo vinto con qualche sofferenza finale dopo averlo dominato, tutto è cambiato a causa dell’uscita di scena di Dominika Giuliani, che si è rotta il quinto metacarpo della mano sinistra impigliandolo nelle maglie della rete (un infortunio più unico che raro), e dell’ingresso di ben tre pedine nelle file della Balducci al termine della seconda frazione, ovvero la regista Safa Allaoui, 19 anni, entrata per una Bonelli bloccata all’improvviso dai crampi, la concreta Federica Busolini al centro al posto dell’inesistente Caruso (1 solo punto) e la spietata Alessia Fiesoli, una ex, per la fallosissima Battista in posto 4. Con questi quattro avvicendamenti, due dettati da infortuni e due da scelte tecniche, la partita è cambiata completamente e l’Itas Trentino è affondata, soprattutto a causa dell’inefficienza del suo attacco, che nel quarto e quinto set ha perso la sfida per 14-29, letteralmente doppiato da quello marchigiano. L’ingresso di Zojzi ha purtroppo minato gli equilibri della ricezione, non compensati dal suo apporto in attacco (22%, 2 su 9 con 2 errori), peggiore di quello di Giuliani (33%), che pure non stava brillando, mentre dall’altra parte della rete il trio composto da Decortes, Fiesoli e Mazzon è decollato, mettendo il turbo al team di Lionetti. Imbarazzante, per Trento, il tie break (8-15) con il quale si è chiusa la sfida.
Con questo successo la squadra gialloblù perde contatto con il quarto posto, ora a cinque lunghezze e occupato saldamente dalla Balducci, che può contendere il secondo ed il terzo a Busto Arsizio e Messina. Rimane a +4 da Brescia, alla quale farà visita mercoledì sera, un incontro già decisivo per l’assegnazione dell’ultima piazza che vale i playoff, il quinto posto. È quello l’unico obiettivo realistico per Prandi e compagne, che ora dovranno fare a meno di Giuliani almeno per un mese.
La cronaca
Michele Parusso rimane nel solco del suo predecessore e inizia la sfida con le diagonali Prandi - Weske, Kosareva - Giuliani, Molinaro - Marconato e con Silvia Fiori libero. Valerio Lionetti risponde con l'ex Asia Bonelli al palleggio, Clara Decortes opposta, l'argentina Simian Bulaich insieme a Valeria Battista schiacciatrici, l'altra ex Alessia Mazzon con Sara Caruso al centro e Giulia Bresciani libero.
I primi scambi premiano la Balducci, che si porta sul 2-4, grazie ad un errore di Weske e ad un ace di Battista su Fiore. L’Itas Trentino recupera velocemente grazie a un contrattacco di Giuliani e ad un errore di Decortes (5-4) e poi decolla con il turno al servizio della schiacciatrice numero 13, che porta cinque break point consecutivi: Molinaro va a segno per ben tre volte a muro, Battista commette infrazione di linea, mentre il punto del 12-7 è frutto di un pallonetto di Kosareva. Le gialloblù conservano l’ampio vantaggio senza grosse difficoltà e lo consolidano con altri due break point, frutto di un muro di Marconato e di uno di Weske, sempre su Battista, che valgono il 22-15. Le marchigiane riescono a limitare il passivo, grazie ad alcuni spunti della stessa Battista (attacco ed ace) e ad un errore di Weske, che però poi si incarica di mettere a terra il pallone del 25-21.
L’Itas Trentino fa valere un importante 16-11 in attacco e un bel 4-1 a muro, Weske ha addirittura 8 punti già all’attivo, tutti in attacco.
L'inizio del secondo set propone un copione completamente diverso. Le marchigiane sfruttano l'ottimo turno al servizio di Bonelli per scappare sul 1-5, aiutate dagli errori di Prandi e Giuliani, ma la loro corsa si ferma sul 7-4, quando Molinaro sfodera due ottimi servizi, seguiti da un tocco vincente della regista trentina e da un'invasione della stessa Bonelli (6-7). Macerata riallunga grazie a Battista e ad un muro di Bonelli su Kosareva (7-11), ma sul 10-13, come era successo nella prima frazione, le gialloblù rovesciano la situazione con 5 break consecutivi, questa volta appoggiati sulle battute di Weske (che raccoglie un ace su Bulaich e mette le basi per due muri vincenti di Molinaro), un contrattacco di Giuliani e un errore dell'evanescente Caruso in fast. Si arriva senza grossi scossoni fino al 20-18, quando Marconato, con uno smash, porta Trento sul +3 e Kosareva con un ace sul +4, che Macerata riesce a erodere, prima con uno smash di Busolini, poi con un muro di Fiesoli su Molinaro, entrambe da poco entrate. Un primo tempo di Marconato fissa però il 25-23 finale prima che sia troppo tardi.
Questa volta le due squadre si equivalgono in attacco (15-15), ma le padrone di casa svettano sia a muro (4-2), sia al servizio (2-0), pur commettendo due errori in più.
Quella che si presenta in campo nel terzo set è una Balducci completamente rivoluzionata, rispetto allo starting seven del primo set, visto che vengono confermate in campo sia la schiacciatrice Fiesoli (altra ex) al posto di Battista, sia la centrale Busolini al posto di Caruso ed inoltre la seconda palleggiatrice Safa Allaoui prende in via definitiva il posto di Asia Bonelli, bloccata irrimediabilmente da crampi a partire dal 24-21 del set precedente. A sorpresa non si ripresenta in campo nemmeno Dominika Giuliani, che era stata sostituita da Aneta Zojzi sul 23-21, a causa di un forte dolore al mignolo della mano sinistra, che si scoprirà poi essere una vera e propria frattura, come accennato.
Con questo assetto le marchigiane trovano una nuova quadratura del cerchio, ma non subito, visto che l'inizio della frazione è tutto a favore dell'Itas Trentino, capace di portarsi in vantaggio per 12-7, sfruttando una serie di errori ospiti al servizio e in attacco e l'ottimo momento della coppia Kosareva - Marconato, a segno quattro volte. Tutto sembra portare verso il 3-0 finale, ma con la squadra trentina è lecito diffidare di queste sensazioni ed infatti le ospiti iniziano una vigorosa rimonta, cominciando con un tocco vincente di Decortes e un contrattacco di Bulaich, poi danno loro una grossa mano due attacchi out consecutivi di Zojzi (13-12), mentre per il sorpasso basta attendere le buone battute di Busolini, abbinate ai contrattacchi della scatenata Decortes e di Fiesole, ai quali si aggiunge una schiacciata fuori misura di Bassi, entrata nel doppio cambio. La situazione precipita con l'errore di Molinaro (15-19) e poi con la paralisi trentina sul turno al servizio di Fiesoli, che produce altri tre break point, due dei quali prodotti dal muro. Trento ha un moto di orgoglio sul 17-23, che gli permette di portarsi a -3 con un ace sul nastro di Prandi, ma poi Fiesoli e Decortes firmano il 21-25.
In attacco finisce ancora in parità (12-12), ma Macerata conta 2 muri in più e soprattutto 3 errori in meno.
La partita ha preso una piega decisamente diversa e purtroppo in via definitiva, visto che nella quarta frazione le padrone di casa appaiono subito in balia delle avversarie, che scattano sul 3-9 senza parenti difficoltà: il merito è di quattro attacchi vincenti della scatenata Fiesoli e due di Decortes, mentre la costruzione del gioco trentino va a picco, visto che la sola Weske riesce a mettere a terra un pallone. Le solite Marconato e Kosareva cercano di invertire la tendenza (7-9), ma poi un'invasione di Prandi e uno scontro fra lei e Ristori sul secondo tocco, uniti ad uno smash di Busolini, valgono un ingiocabile 9-16. La Balducci infierisce ancora con i contrattacchi di Fiesoli e Decortes (13-21), poi va a chiudere con un’ingiocabile alzata in bagher di Fiori per Weske, una fast di Mazzon e un ace di Fiesoli su Fiori: 15-25.
Non c'è partita in attacco (10-19) con la coppia Decortes - Fiesoli inarrestabile (12 punti in due).
Non resta che attendere il tie break, che di fatto finisce dopo pochi scambi, visto che, con il turno al servizio della regista Allaoui, Macerata scatta sull'1-6, raccogliendo punti in attacco, a muro (Busolini su Weske), e direttamente con il servizio. Gli unici segni di vita l’Itas Trentino li dà con un ace di Marconato e un primo tempo di Molinaro (5-7), poi la stessa Molinaro manda out una fast (6-10) e nel finale Mazzon scarica a terra due palloni consecutivi (smash e fast), così come Bulaich, per un terribile 8-15 finale.
I quattro soli punti in attacco di Trento dicono tutto di questa frazione e probabilmente anche di questa stagione.