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L'Itas festeggia ancora (3-0) dopo un terzo set lungo 42 minuti

Come spesso capita in questo sport, ieri sera alla Blm Group Arena si sono viste due partite in una: la prima è iniziata allo start e si è chiusa sul 13-7 per l’Itas Trentino nel secondo set, con un parziale complessivo di 38-20, la seconda è cominciata a metà della seconda frazione ed è terminata con l’ultimo punto di Lucarelli e con lo score virtuale di 47-48. La prima, inutile dirlo, è stata dominata in lungo e in largo dai padroni di casa, la seconda è stata una battaglia equilibratissima, sul modello del tie break giocato contro Monza. Quello che rimane a referto è un 3-0 per i gialloblù, sempre più saldi al terzo posto, ma sarebbe ingeneroso non sottolineare la fiera resistenza di cui è stata protagonista Padova per un parziale e mezzo. L’ultimo set è stato un duello rusticano, che dal 24 pari in poi ha regalato qualcosa come 19 cambi palla consecutivi, fino al 34-33, per chiudersi con un provvidenziale ace di Lucarelli. Una tenzone che avrebbe divertito non poco il pubblico.

Primo set (25-13) – Un attacco stellare mette le ali all’Itas Trentino

Si parte senza sorprese nei settetti. Lorenzetti deve rinunciare per l’ennesima volta a Kooy, quindi non ha scelte, Cuttini conferma il ventunenne Fusaro al centro in diagonale con Vitelli.
Sul 4-3 Lisinac comincia a guadagnarsi l’mpv di giornata con un bel servizio capitalizzato da un primo tempo di Podrascanin, ma è con le battute di Abdel-Aziz che Trento si stacca in maniera già decisiva: muro di Podrascanin su Bottolo, errore di Stern, ace su Wlodarczyk, time out di Cuttini (9-4). Dopo qualche cambio palla tocca a Giannelli far male dai nove metri e ad Abdel-Aziz infilare il coltello nel burro, insieme a Michieletto (pipe): siamo 14-7 e ancora non c’è traccia del primo break patavino, che non arriverà. Piovono a catinelle invece nella cesta trentina, grazie al solito Nimir (servizio e attacco del 19-10) e a Michieletto, cattivo quanto basta in battuta per permettere ai gialloblù di raccogliere altri quattro break con un ace del giovane schiacciatore. Chiude Lucarelli.
I numeri – Padova viene presa letteralmente a pallate, un po’ come era accaduto a Monza nella prima frazione. L’attacco di casa viaggia nella stratosfera (74%), quello ospite arranca (35%) nonostante una ricezione impeccabile (70% contro il 56% dell’Itas). A muro è un 3-0 per i gialloblù.

Secondo set (25-22) – Fino a metà l’Itas domina, poi si salva grazie a Lucarelli e Abdel-Aziz

Tutto ricomincia come se le squadre non avessero nemmeno cambiato campo. Sul 2-1 si porta al servizio Lucarelli e ci rimane fino al 6-1, sfruttando due errori della Kioene (invasione di Vitelli e attacco out di Stern) e due attacchi di Lisinac e Michieletto. Il centrale serbo infierisce con un ace su Bottolo e si viaggia al ritmo dei cambi palla fino al 13-8. Tutto sembra sotto controllo, quando il match prende una piega inaspettata, grazie ai servizi di Shoji: l’americano mette in crisi Lucarelli, permettendo a Wlodarczyk di esultare per un muro su Michieletto e due attacchi e a Vitelli per un primo tempo. Sul 13-12 tutto è già cambiato.
Padova prende fiducia e si conquista addirittura il pareggio grazie a un ace di Stern su Michieletto (16-16), poi però l’Itas Trentino reagisce e lo fa aiutata da Vitelli (primo tempo con invasione) e da un muro a uno di Abdel-Aziz su Stern (22-19). Ora ha di nuovo il pallino in mano, che non spreca, agevolata dalle battute sbagliate di Wlodarczyk e Vitelli e dall’attacco di Lucarelli, che anche questa volta chiude la frazione.
I numeri – Trento conferma la propria straordinaria prolificità in attacco (71%), il problema è che Padova fa addirittura di meglio (73%) trascinata da due laterali, Bottolo e Wlodarczyk, che ne mettono giù 11 su 12. Strepitosi anche i centrali di casa (100% tutti e due) e Lucarelli (altro 100%). La differenza la fanno le minuzie, un’invasione e un ace.

Terzo set (35-33) – Padova dà tutto e gioca bene, ma non basta ancora

Gli ospiti tornano in campo consapevoli di potersela giocare e lo dimostrano portandosi subito avanti. Nimir compensa l’errore dell’1-3 con l’ace del 5-5, Podrascanin aiuta con il block su Fusaro (2 attacchi in tutto il match, uno murato l’altro out), poi Bottolo scaglia in rete una pipe e Abdel-Aziz mura Wlodarczyk. L’11-8 conforta, ma non è certo definitivo, ricordando come era andata nella frazione precedente. Infatti un errore di Michieletto e un attacco di Stern dopo una bella difesa di Danani riportano tutto in parità (13-13) e ad evitare il peggio ci pensa un videocheck che annulla l’ace di Vitelli visto dall’arbitro, ma l’appuntamento è solo rimandato, perché nella rotazione successiva è Stern ad andare a sdegno dalla linea di fondo su Michieletto (14-15).
La Kioene si carica, sente che può riaprire il match e forza il servizio, trovando un altro ace con Shoji, che fa fuori Lucarelli (17-19), poi diventa protagonista Nimir, che firma i punti numero 18, 19, 21 e 23. L’ingresso di Argenta per raccogliere qualcosa a muro vale un preziosissimo 22-20 (block del veronese su Bottolo) e quando Shoji si incarta con Fusaro (24-22) sembra fatta per l’Itas. Invece, dopo un cambio palla di Bottolo, lo stesso Fusaro realizza a muro (su Abdel-Aziz) l’unico punto della sua serata, aprendo il balletto dei vantaggi.
Da qui in poi, come accennato, annotiamo qualcosa come 19 cambi palla consecutivi, che corrispondono a 10 match ball trentini annullati dai bianconeri, i quali non riescono mai a procurarsi un set ball. Bottolo e Stern rispondono colpo su colpo a Nimir e Lucarelli in una specie di duello fra due coppie, che sembra non finire mai. Il bello è che in questo spostarsi senza sosta del metronomo da una parte all’altra del campo non si conta alcun errore, se non la battuta out di Michieletto del 25-25. Tutto, ad ogni modo ha un inizio e una fine, così sul 34-33 Lucarelli, ancora lui, si assume l’incarico di chiudere il sipario con una servizio da favola, che spedisce la palla vicino all’incrocio delle righe di posto-5, colpevolmente lasciata sfilare da Bottolo. Una piccola macchia sulla prestazione super (73% in attacco) del giovane patavino, che ci immaginiamo nella nazionale del futuro in diagonale con Michieletto con la missione di riportare l’Italia molto in alto.
I numeri – Pur con cifre meno impressionanti rispetto alla frazione precedente, viaggiano sempre veloci i due attacchi (62% Trento, 58% Padova), ma stavolta gli ospiti fanno la voce grossissima a muro (6-3) e tengono botta al servizio (2 ace pari). Bottolo e Abdel-Aziz fanno i fenomeni (73% per entrambi), ma Trento ottiene molto di più dai due centrali e riesce a ricostruire di più. Nel cambio palla i gialloblù sono una macchina (82%-64%), meno in contrattacco (42%-60%).

Il tabellino

Itas Trentino - Kioene Padova 3-0 (25-13, 25-22, 35-33)
ITAS TRENTINO: Podrascanin 8, Giannelli 2, Lucarelli 13, Lisinac 10, Nimir 23, Michieletto 8, Rossini (L); Sosa Sierra, Argenta 1. N.e. Cortesia, Sperotto, Bonatesta, De Angelis. All. Angelo Lorenzetti.
KIOENE PADOVA: Fusaro 1, Shoji 3, Bottolo 17, Vitelli 7, Stern 14, Wlodarczyk 9, Danani (L); Casaro 1, Ferrato, Milan, Merlo. N.e. Gottardo, Volpato e Canella. All. Jacopo Cuttini.
ARBITRI: Papadopol di Mantova e Curto di Gorizia.
DURATA SET: 22’, 30’, 41’; tot 1h e 33’.
NOTE: partita giocata a porte chiuse. Itas Trentino: 7 muri, 6 ace, 10 errori in battuta, 4 errori azione, 66% in attacco, 42% (26%) in ricezione. Kioene: 7 muri, 4 ace, 12 errori in battuta, 6 errori azione, 52% in attacco, 47% (16%) in ricezione. Mvp Lisinac.

Autore
Andrea Cobbe
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