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Il pagellone dopo Sir Sicoma Perugia - Trentino Itas 3-2

Simone Giannelli - palleggiatore - 8,5

Si è trovato rapidamente a doversi adattare ad una situazione complicata, nella quale Abdel-Aziz faticava più del solito a superare il muro avversario e i centrali erano difficili da innescare, in particolare Lisinac, che ha perso via via fiducia. Così nella terza frazione ha pensato di aggrapparsi sempre di più a Lucarelli, che ha risposto presente. Al di là della distribuzione del gioco, che ieri in verità non lasciava grande spazio all’inventiva, il meglio lo ha dato al servizio, visto, che nonostante i Leon, i Plotnytskyi e gli Abdel-Aziz presenti in campo, la rotazione che ha prodotto più break point è stata quella che lo vedeva al servizio: 10 punti contro i 9 di Leon e i 7 di altri tre giocatori. In molti casi si è trattato di battute corte o arrotate, che hanno creato un certo scompiglio nel sistema di ricezione perugino.

Nimir Abdel-Aziz - opposto - 7,5

La sua sfida con Leon è una delle chiavi annunciate del match, dato che sia al servizio sia negli attacchi contro muro schierato una buona parte del destino delle due squadre dipende da loro. Se la chiave di valutazione fosse solo questa l’opposto olandese non ne uscirebbe benissimo, visto che il cubano ha attaccato molto meglio (53% - 38%), ha raccolto più ace (3-1), ha chiuso con il quadruplo di azioni break appoggiate sul proprio servizio (8-2). C’è un però: la devastante azione esercitata sugli equilibri del match dallo schiacciatore umbro è durata per due set e mezzo e poi si è improvvisamente arrestata e con essa la corsa di Perugia verso la finale, mentre quella di Nimir si è fatta sentire proprio da quel momento in poi. Dato che la partita non si giocava sul risultato finale, ma sulla capacità dell’Itas di conquistare almeno due parziali, alla fine è difficile rimproverargli qualcosa, anche se non è stata una delle sue giornate migliori.

Ricardo Lucarelli - schiacciatore - 8,5

In partite ad alta tensione come quella di mercoledì sera servono le qualità tecniche e i nervi saldi di chi i match da dentro e fuori li ha già giocati. Il brasiliano, anche se nuovo alla SuperLega e alla Champions League, ha dimostrato di possedere entrambe le doti. Più che il 45% in attacco, comunque non disprezzabile in una gara con tante azioni lunghe come questa, va evidenziato lo zero alla voce errori in attacco, così come il suo 52% in ricezione, migliore giocatore del match. Inoltre nel terzo set è stato assolutamente determinante nel rovesciare una situazione difficilissima: suo l’ace del 6-7, sua la battuta che consentito a Nimir di attaccare per il 22-24, suoi gli attacchi del 18-19 (contro un muro a tre che faceva ombra sull’intero campo trentino) e del 19-20 e 20-21. Se la pallavolo è uno sport fatto di numeri, ma anche di azioni vincenti al momento giusto, Lucarelli è stato determinante per la qualificazione alla finale della Trentino Itas.

Alessandro Michieletto - schiacciatore - 7,5

Per quanto concerne la sua prova in attacco, anche per Alessandro vale, in scala un po’ ridotta, dato che ha ricevuto da Giannelli 12 assist invece che 22, un discorso simile a quello fatto per Lucarelli, nel senso che anche lui è riuscito a mantenere bloccata sullo 0 la voce “errori”, evitando ogni tipo di omaggio ai perugini. Rispetto a Lucarelli ha faticato di più in ricezione (43%) ed infatti ha ricevuto ben 28 servizi umbri su 81, ma ha murato di più (3 block) e soprattutto è riuscito a fare la differenza con il servizio nel terzo cruciale set: il balzo dal 18-16 al 18-19 Trento lo ha costruito con le sue battute. L’unica nota negativa sono i quattro ace subiti, ma dall’altra parte della rete c’erano picchiatori mica da ridere.

Srecko Lisinac - centrale - 6,5

Aveva iniziato la partita alla grande, tanto che sul 10-12 del primo set aveva già realizzato la bellezza di tre muri e un attacco vincente, poi però è scivolato fuori dal match, dato che in attacco nelle due frazioni centrali ha messo a terra 1 pallone su 5, commettendo un errore e subendo un muro (42% lo score finale). Si è risollevato nella quarta frazione, quando ha piazzato anche due belle battute.

Marko Podrascanin - centrale - 7,5

Motivato dal confronto con la sua ex squadra e dalla ferrea volontà di conquistare la prima Champions League della carriera, il centrale serbo ha atteso con pazienza di piazzare le proprie zampate vincenti, dato che ha ricevuto appena 6 assist in tutto il match, comunque ben sfruttate (67%). Una di queste, tra l’altro, ha permesso all’Itas di chiudere il terzo set. A muro si è dovuto accontentare di un punto, prezioso, perché portato in dote nel terzo set. Al servizio ha portato 3 break point, come Lisinac.

Salvatore Rossini - libero - 6,5

Quando si ricevono i siluri di Leon e Plotnytskyi spesso bisogna pensare a limitare i danni, cercando di evitare di subire almeno il punto diretto e Totò questo lo ha fatto abbastanza bene, dato che ha incassato 3 ace su 22 interventi e ha toccato positivamente il 50% dei palloni e il 32% in maniera perfetta (questo è il suo dato più qualificante di giornata). Ha sofferto in difesa, toccando pochi palloni e ha subito due ace evitabili nella seconda frazione, uno per mano di un servizio di Ter Horst destinato ad uscire e l’altro su una jump float di Ricci.

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