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SuperLega

L'Itas Trentino stringe i denti si porta a casa gara-1 tricolore

Comincia con il piede giusto, per l’Itas Trentino, la serie che assegnerà lo scudetto 2023. Con una prova di grande maturità Kaziyski e compagni hanno saputo vincere il braccio di ferro nel quale l’ha impegnata senza respiro la Lube Civitanova per tre set e mezzo, una sfida punto a punto, con tre frazioni su quattro decise dai particolari. Un match molto avvincente che una Blm Group, naturalmente gremita in ogni posto, si è assaporata punto dopo punto, fino ad esplodere nel boato finale. Sarà una serie lunga, come si suol dire sempre, per rituale, in questi casi? Stando a quello che si è visto oggi probabilmente sì, ma si tratta solo di impressioni che dovranno trovare conforto nel risultato di gara-2.

Intanto oggi la squadra trentina ha giocato un’altra ottima gara, non solo sul piano tecnico, ma anche su quello caratteriale. Dopo aver perso il secondo set, stava infatti scivolando fuori anche dal terzo, ma lì è venuta fuori la tempra di un gruppo abituato a lottare, in nazionale e nel club, trascinato da un Matey Kaziyski che ha cominciato nel migliore dei modi la sua ottava finale scudetto con la maglia dell’Itas. In questo contesto anche l’uscita di scena di Lisinac, all’inizio del secondo set, per i soliti problemi alla schiena, è stata gestita molto bene dal gruppo (e da D’Heer), che ora attende l’ovvia reazione della Lube.

Anche stavolta, come contro Piacenza in gara-5, la squadra di Lorenzetti ha battuto meglio dell’avversario e soprattutto ha ricevuto con una precisione fatale per i cucinieri, che hanno dovuto fare gli straordinari in difesa per conquistarsi i break point. Appena hanno smesso di farlo sono andati sotto e hanno pagato dazio.
Civitanova ha comunque mostrato di possedere molte armi, in particolare un Nikolov in grande forma, ma anche di essersi ancorata ad un modulo nel quale è difficile apportare dei cambi quando sarebbe necessario. Vedremo come risponderà in gara-2.

La cronaca

Nessuna variazione ai settetti base quando lo speaker chiama in campo i quattordici protagonisti. La Lube non può che confermare l’assetto che l’ha tirata fuori da guai quando era sotto per due match a zero contro Verona, ovvero con De Cecco regista, Zaytsev opposto con compiti di ricezione, Yant e Nikolov in posto-4, Chinenyeze e Anzani al centro, Balaso libero. In campo c’è quasi tutta la nazionale campione del mondo e d’Europa.

I gialloblù fanno subito capire che non hanno intenzione di fare sconti dalla linea dei nove metri e iniziano a tirare forte, tanto che il primo punto della finale è un ace di Michieletto fra Nikolov e Yant e il break del 4-2 è un ace corto di Sbertoli su Zaytsev. Spinge anche Lavia e offre a Kaziyski l’opportunità di scaricare a terra il pallone del 6-3, poi tre errori trentini (due battute out e un palleggio fuori misura di Kaziyski) danno fiato alla Lube (7-6). L’Itas non si scompone ed è pronta ad accelerare di nuovo con la battute affilata di Podrascanin, premiata da un errore di Nikolov, che vede il videocheck (ma non l’arbitro Zanussi, che la valuta in). La Lube fatica a conquistarsi il break point, quello firmato da Yant per l’11-10 mantiene comunque in scia i cucinieri, che poi perdono definitivamente contatto con l’avversario, quando il Potke mura prima Zaytsev (15-12) e poi Nikolov (17-13). Poi ci pensano i servizi sbagliati da Civitanova a garantire il cambio palla ai gialloblù, che tremano un po’ quando Kaziyski commette l’errore del 22-20 e ancora di più quando Anzani realizza un ace corto su Laurenzano, che si fa sorprendere. Il 23-23 riapre tutto, ma Michieletto conquista il 24-23 e subito dopo batte in maniera molto efficace, costringendo Zaytsev a rifugiarsi in un pallonetto, che Kaziyski recupera, poi tocca a Lavia l’onere e l’onore di mettere a terra il pallone del 25-23.
Stellari le percentuali di attacco di entrambe le squadre (63%-61%), l’Itas ci mette due muri e un ace in più, ma soprattutto 4 battute sbagliate in meno. Tutti giocatori trentini viaggiano sopra al 57%, quelli della Lube al 60% (ma non basta).

Nel secondo set parte meglio Civitanova, che sfrutta un contrattacco vincente di Zaytsev per portarsi sull’1-3, ma ci pensano in servizi di Michieletto a rivoltare come un calzino il punteggio (errore di Yant e muro del Potke sullo stesso Yant). Sul 5-3, però, i padroni di casa si fanno male da soli, dato che prima Lavia si fa murare da Anzani un velleitario attacco in palleggio, poi Kaziyski manda out il diagonale. Sul 6-4 Lisinac deve lasciare il campo a D’Heer per un dolore alla schiena, la situazione si complica.
Matey si rifà con un muro e Nikolov restituisce il favore (9-8), così l’Itas può provare di nuovo ad allungare e lo fa con un ottimo servizio di Sbertoli (smash di Kaziyski) e con un errore di Zaytsev (17-14). L’Itas Trentino ha la frazione in mano, ma di nuovo si mette nei guai con le proprie mani e alla fine pagherà dazio, perché prima Lavia sbaglia due pipe consecutive (out e in rete), poi Nikolov confeziona l’unico ace di serata su Laurenzano, che lascia colpevolmente sfilare il pallone e subito dopo anche Kaziyski omaggia Civitanova con un attacco out. Il 19-21 che i cucinieri si trovano servito su un piatto d’argento viene valorizzato con i cambi palla garantiti dalle battute sbagliate di Michieletto e Dzavoronok, nonché dagli attacchi di Yant e Nikolov. Brucia il 23-25.
Si tratta di un set nel quale i due attacchi faticano molto di più (36%-43%) e nel quale, pur murando ancora molto meglio (3-1), la squadra di casa paga gli 11 errori complessivi, 7 in battuta e 4 in attacco. Un vero peccato che la superiorità schiacciante dell’Itas in ricezione (67%-25%) non venga capitalizzata.

Il terzo parziale è una vera e propria corrida, che regala scariche di adrenalina ai tifosi. La Lube ora è carica al punto giusto e scatta dai blocchi con autorità (2-5), sfruttando uno Yant indiavolato (due attacchi vincenti) e un muro di De Cecco su Kaziyski. Con perfetta scelta di tempi Ricky Sbertoli confeziona due battute al bacio (contrattacco di Matey ed ace su Yant, grazie a De Cecco e Balaso che non si intendono sul secondo tocco), ma quando si gioca a pallavolo, in questa fase, Civitanova continua ad avere qualcosa in più e così con gli attacchi di Anzani e Yant si riporta sull’8-11. È la fase cruciale del set e probabilmente del match.
Sul 9-11 va al servizio Michieletto, Zaytsev sbaglia da seconda linea e Lavia mura Nikolov (11-11), poi sull’11-12 Nikolov chiude uno scambio lungo in maniera vincente, ma mentre Lavia si schianta sui rotor, e viene soccorso dai compagni; la squadra trentina invoca come un solo uomo il videocheck per un’invasione di Yant, che infatti l’occhio elettronico immortala. La Blm Group Arena fischia Yant, che non aveva ammesso il tocco, ma poco dopo si ripete una scena simile: D’Heer attacca il primo tempo, che finisce fuori dal campo, ma l’arbitro non vede un tocco del muro marchigiano. Stavolta l’ammissione arriva, però, prima del videocheck. Tutto questo per un “semplice” 13-13.
È di nuovo il momento giusto per un ace di Sbertoli, che punisce ancora Zaytsev (14-13), mentre Kaziyski mura Yant (16-14). La Lube non si dà per vinta e rimonta quando meno te l’aspetti, ovvero con i servizi float di Anzani che costringono Sbertoli a giocare in maniera scontata e permettono a Nikolov di mettere a terra i contrattacchi del 17-18. Ci pensa ancora Sbertoli, con un incredibile muro a uno su Nikolov, a dare la carica ai gialloblù e alla Blm Group Arena, ma un errore di Kaziyski lo neutralizza (19-20). Sul 22-22 è per l’ennesima volta una battuta di Sbertoli a permettere a Kaziyski di esaltarsi con un lungolinea da manuale della pallavolo (23-22). Suo è ancora il 24-23 contro il muro a tre della Lube, un cambio palla che vale come un break point, poi Lorenzetti inserisce Dzavoronok (un giorno ci spiegherà in base a quale illuminazione) e fa bingo, perché Trento si procura la palla del 25-23 e il ceco la valorizza scheggiando il muro a tre cuciniero.
Parità assoluta in attacco fra i due team (57%), ma i gialloblù vantano due muri (3-1) e un ace (1-0) in più. Strepitoso Kaziyski (64% in attacco), così come Zaytsev (67%), Nikolov e Yant giocano bene (54% e 56%), ma non basta alla Lube.

Il successo nel terzo parziale è di una importanza capitale, perché adesso Trento ha due opportunità per chiudere. Fino al 13-12 è difficile capire chi la può spuntare. Le due squadre conquistano appena due break point per parte (con l’attacco i gialloblù, con un attacco e un muro di Zaytsev su Michieletto i biancorossi), ma il proscenio è tutto per i sistemi di cambio palla. Poi la situazione si sblocca: Laurenzano alza un bagher per Kaziyski, che conquista il 14-12, mentre il 16-13 è frutto di un ottimo servizio di D’Heer, finalmente in campo, che apparecchia lo smash di Podrascanin. La timida reazione di Civitanova (attacco di Nikolov del 16-15) viene poi polverizzata dal turno al servizio di Kaziyski: errore di Zaytsev, ace su D’Amico, il secondo libero usato sistematicamente in seconda linea al posto di Yant, diagonale out di Nikolov e siamo sul 21-15, un punteggio del tutto inedito per la serata. E non è finita, perché una Lube ormai in balia dell’avversario incassa il muro di Lavia su Garcia (entrato per Zaytsev), che poi sbaglia anche in attacco. Sul 24-16 Nikolov aggiunge qualche secondo al match, poi Garcia sbaglia anche il servizio ed è festa. Misurata, perché giovedì si replica, ma nemmeno troppo.
Stavolta la superiorità dei gialloblù in attacco è netta (64%-42%), meno a muro (2-1) e al servizio (1-0). Nelle fondamenta del gioco trentino c’è sempre una ricezione superiore (62%-37%). Kaziyski e Michieletto mettono a terra 11 palloni su 14, roba da stropicciarsi gli occhi.

Il tabellino

Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 3-1 (25-23, 23-25, 25-23, 25-17)
ITAS TRENTINO: Michieletto 17, Podrascanin 8, Sbertoli 4, Lavia 11, Lisinac 1, Kaziyski 22, Laurenzano (L); Nelli, D’Heer 4, Džavoronok 1. N.e. Cavuto, Pace, Berger e Depalma. All. Angelo Lorenzetti.
CUCINE LUBE: Anzani 4, Zaytsev 14, Nikolov 20, Chinenyeze 8, De Cecco 1, Yant 14, Balaso (L); Gabi Garcia, D’Amico, Diamantini, Bottolo. N.e. Sottile, Gottardo, Ambrose. All. Gianlorenzo Blengini
ARBITRI: Zanussi di Treviso e Pozzato di Bolzano.
DURATA SET: 25’, 29’, 31’, 24’; tot 1h e 49’.
NOTE: 4.000 spettatori, per un incasso di 65.192 euro. Itas Trentino: 10 muri, 4 ace, 17 errori in battuta, 9 errori azione, 53% in attacco, 67% (33%) in ricezione. Cucine Lube: 3 muri, 2 ace, 19 errori in battuta, 9 errori azione, 50% in attacco, 34% (12%) in ricezione. Mvp Kaziyski.

Autore
Andrea Cobbe
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