Itas Trentino - Piacenza, analisi, numeri e pagelle
Sicuramente non lo hanno fatto per tenere i 4000 della ilT Quotidiano Arena con il fiato sospeso per oltre due ore, ma i giocatori dell’Itas Trentino questa sera hanno dovuto dare fondo a tutte le proprie energie per avere ragione di una Piacenza che per due frazioni, le prime, ha giocato da grande squadra e si è portata avanti per 2-0, facendo venire brividi gelati lungo la schiena ai tifosi e non solo.

Poi i campioni d’Europa hanno cambiato marcia e sono andati a prendersi due punti importanti per come si erano messe le cose. Quanto importanti lo scopriremo solo a fine regular season e a recupero contro Cisterna superato.
In una serata in cui Michieletto ha faticato moltissimo, anche lui può avere giornate storte, la squadra di Soli è stata brava a estrarre dal cilindro un Lavia e un Rychlicki di altissimo livello, i due mvp del match. La prova dell’opposto è probabilmente la migliore notizia di giornata per una squadra che in quel ruolo quest’anno ha spesso sofferto fin troppo. Il successo per 3-2 (19-25, 25-27, 25-17, 25-20, 15-9) consente ai gialloblù di continuare a coltivare il sogno di vincere la regular season, anche se con qualche difficoltà in più.

I momenti decisivi
Nel primo set a rovesciare il banco è stato il turno al servizio di Ramazan Mandiraci, che si è portato sulla linea dei nove metri sull’11-10 e l’ha lasciata sull’11-15, raccogliendo anche un ace e un punto in pipe, coadiuvato da Maar (muro su Gabi e contrattacco) e Bovolenta (due contrattachi); da lì in poi non c’è stata più storia.
Nel secondo parziale, connotato da un numero esagerato di cambi palla (43 su 52 azioni), a fare la differenza sono stati i due ace consecutivi di Galassi, unici acuti di un match assolutamente incolore per il centrale rotaliano, entrambi su Michieletto (da 21-19 a 21-21), e quello finale di Romanò su Lavia (da 25-26 a 25-27).
Nel terzo set un ace di Sbertoli su Mandiraci (3-1), un bel contrattacco di Rychlicki (7-3) e due muri del palleggiatore milanese su Mandiraci (13-7) hanno chiuso con largo anticipo la contesa, insieme ad un ace di Bartha (14-7).
Molto simile il copione del quarto, piegato ai voleri gialloblù ancora con le battute di Sbertoli (ace su Maar e contrattacco di Rychlicki per il 6-4), con un contrattacco di Lavia dopo una strepitosa difesa di Michieletto (8-5), con un videocheck di Soli che ha assegnato un contrasto a Bartha e subito dopo con un errore di Simon (13-8).
Nel tie break non c’è stata storia: i muri di Lavia, Bartha e ancora Lavia hanno costruito il 6-4, gli ace di Lavia e Sbertoli il 10-7, poi l’Itas ha dilagato.

Cosa dicono i numeri
Quelli complessivi, forse un po’ troppo severi, parlano di una ricezione alle corde in entrambe le metà campo, in particolare in quella trentina, dove il trio Michieletto – Lavia – Laurenzano ha chiuso con il 31% di tocchi positivi e il 4% (sic!) di perfetti. Maar, Mandiraci e Scanferla hanno fatto appena meglio (42% e 20%).
A favore dell’Itas Trentino ci sono però un attacco complessivamente migliore (53% contro 47%), una superiorità a muro costruita nei tre set vinti (12-8) e giusto un ace in più (9-8). Da segnalare la qualità dell’attacco dopo ricezione negativa: 50% contro 38% a favore dei trentini. Elevato il numero degli errori in attacco da entrambe le parti (9-10), che quindi non ha inciso più di tanto.

Le nostre pagelle
RICCARDO SBERTOLI (pal) 8 – Il numero 6 trentino è stato uno dei grandi protagonisti del match. Ha capito perfettamente che era la giornata di Lavia e soprattutto di Rychlicki, ha cercato di tenere in partita Flavio nonostante una ricezione pessima, soprattutto ha fatto la differenza con tre muri e ben tre ace, ai quali vanno aggiunti i nove break point propiziati con il suo servizio. Una prova a tutto tondo.
GABI GARCIA (opp) 5 – Non è la sua giornata e si capisce subito. Soli gli lascia il tempo per entrare nel match fino all’11-14 del primo set e poi gli preferisce giustamente Rychlicki, che deciderà il match. Archivia la giornata con un punto in attacco (su 4 assist).
ALESSANDRO MICHIELETTO (sch) 6+ – Non è la sua serata, ma riesce comunque a salvarsi tenendo botta in ricezione (è il migliore dell’Itas con il 43%), piazzando qualche buon servizio qua e là, facendosi trovare pronto in difesa in un paio di occasioni importanti. In attacco soffre moltissimo, non tanto per il 42% finale, quanto per i 4 errori e le 3 murate incassate, ma non si dà mai per vinto. Ci sono anche giornate così.
DANIELE LAVIA (sch) 8 – È uno dei grandi protagonisti del match. Il suo sontuoso 60% in attacco con 2 muri e 2 ace parla abbastanza chiaro, ma è anche la varietà dei colpi a cui ha dato fondo che ha dato sostanza alla sua partita. Nei primi quattro parziali lo schiacciatore calabrese ha attaccato con una positività del 67%, 67%, 50% e 71%, calando solo nel tie break (0 su 2), quando si è dedicato ad altro.
FLAVIO GUALBERTO (cen) 7,5 – In attacco è la solita macchina da guerra, capace di fare meglio anche di Simon (78% contro 64%), inoltre mette sul piatto anche due block vincenti e alcune jump float corte assai preziose nell’economia del match senza commettere alcun errore, cosa ancor più importante.
BELA BARTHA (cen) 7 – Dà tutto al servizio e a muro, mentre in attacco è in serata no. Le sue staffilate dai nove metri hanno portato ben nove break point con tre ace e con un pizzico di fortuna in più avrebbero anche potuto essere di più, visto che alcune sono uscite di un soffio. Dei 4 assist ricevuti da Sbertoli, invece, non ne ha convertito in punto nemmeno uno, subendo anche un muro pauroso da Simon.
GABRIELE LAURENZANO (lib) 6,5 – Le sue percentuali in ricezione non si fanno sicuramente notare (29% e 3%), ma si è preso molto spazio e ha tenuto in mezzo al campo tantissime bordate piacentine, aiutando i due schiacciatori.
KAMIL RYCHLICKI (opp) 8 – Forse la sua miglior partita stagionale, perché al di là dei numeri riesce a controbilanciare la giornata poco felice di Michieletto con un'efficienza incredibile: 20 palloni messi a terra su 32 con appena 2 errori e 1 solo muro subito. Nelle cinque frazioni non è mai andato sotto al 50% con un 75% nel quarto set. Apprezzabile anche il suo contributo al servizio.