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Itas Trentino - Cisterna, analisi, numeri e pagelle

Sarà anche vero, come ha dichiarato Fabio Soli nel post gara, che questa era la partita più difficile della sua gestione, perché piazzata subito dopo una delusione cocentissima, quale è stata l’eliminazione dalla finale di Coppa Cev per mano dello Ziraat Ankara, ma nei primi due set e fino al 19-16 del terzo, quando l’Itas Trentino ha giocato concentrata, Cisterna è apparsa in totale balia del gioco trentino. I problemi sono arrivati quando l’attacco trentino di palla alta ha ricominciato a fare cilecca, come nei due match contro i turchi e come in gara-2 dei quarti di finale. A quel punto Faure e compagni sono andati a vincere la frazione e in seguito fino al 19-16 del quarto set hanno dovuto sudare sette camicie, perché nel frattempo è sopraggiunta anche la stanchezza per il tour de force di questi giorni. Tutto è bene quel che finisce bene, dunque, ma in gara-4 sarà un’altra battaglia.
Gli ormai ex campioni d’Europa domenica hanno dunque riportato l’ago della bilancia dalla propria parte, battendo per 3-1 (25-17, 25-26, 23-25, 25-21) una Cisterna spavalda, piegata da un servizio tornato a livelli decorosi e dalla diagonale di posto 4 trentina, che ha attaccato con il 61% di efficacia.

Il tabellino completo

I momenti decisivi

Nel primo set a condannare anzitempo i pontini ci ha pensato un micidiale turno al servizio di Lavia, che ha cominciato a battere sull’8-9 e ha chiuso la serie sul 14-10, mettendo le basi per 6 break point, conquistati con un ace, un muro, due attacchi e due errori di Cisterna. Nel secondo è stato invece il turno di Michieletto a devastare il cambio palla pontino e a trascinare a viva forza l’Itas Trentino dal 12-9 al 17-9, anche in questo caso con un ace, tre attacchi vincenti e un muro di Flavio. Da lì in poi la frazione è stata una passeggiata. Musica diversa nella terza frazione, che la squadra di Soli ha perso giocandone malissimo la parte finale, oltre al fatto di aver subito due ace da Daniele Mazzone: sul 19-17 Michieletto ha scagliato out il pallone, sul 20-18 Flavio ha commesso un’invasione, sul 22-21 il cambio palla trentino si è paralizzato per tre azioni consecutive e sul 23-24 Rychlicki ha avuto in mano la palla del pareggio dopo un ottimo servizio di Gabi Garcia, ma si è fatto difendere il pallone, andando al cambio di campo furioso. Infine nella quarta frazione ad evitare guai sono stati un errore di Faure (14-12) e gli ace di Sbertoli (19-16) e Gabi Garcia (22-18). Senza servizio non si va da nessuna parte, come hanno dimostrato i due rovesci consecutivi di Cisterna e Ankara al termine di match nei quali questo fondamentale ha offerto un apporto complessivo penoso.

Cosa dicono i numeri

Il tabellino complessivo premia naturalmente i gialloblù in ogni fondamentale, dall’attacco (56%-46%) al muro (8-5), dalla ricezione (51%-31%) alla battuta (7 ace contro 4). Stupiscono i valori impietosi della ricezione di Cisterna, che nelle quattro frazioni ha inanellato un 38%, un 27%, un 33% ed infine un 25%. Analizzando la terza frazione, quella che deve interessare di più, si scopre che Trento ha pagato carissima una manciata di errori in più: 2 al servizio (6-4) e 2 in attacco (2-0), entrambi commessi da Michieletto.

Le nostre pagelle

RICCARDO SBERTOLI (pal) 7,5 – Una ricezione in giornata non certo esaltante e gli affanni di Rychlicki lo hanno costretto ad affidarsi moltissimo ai due posti 4, per fortuna con ottimi risultati. Molto buona la ritrovata intesa con Kozamernik (8 su 9), alcune difese importanti e il già citato ace del 19-16 nel quarto set, decisivo per evitare guai.
KAMIL RYCHLICKI (opp) 6 – Cerca si risollevarsi dalla buca nella quale era finito prima a Cisterna e poi ad Ankara, operazione riuscita solo parzialmente, dato che in attacco fatica (50%), mentre a muro e al servizio non dà alcun aiuto alla squadra. È del tutto superfluo ricordare che senza un opposto di sostanza saranno dolori, anche in semifinale. Fa ben sperare il fatto che lui ne sia perfettamente consapevole.
ALESSANDRO MICHIELETTO (sch) 7,5 – È fra i più scornati per gli ultimi flop della squadra e scarica tutta la sua rabbia su attacchi e servizi, facendo male a Cisterna. Mette a terra 18 palloni su 30 con un confortante 60%, anche se ci sono ben 4 errori da posizionare sull’altro piatto della bilancia. In ricezione, stando al tabellino, è il peggiore in campo dopo Ramon (27%), pur non essendo dotata Cisterna di battitori così temibili. Il voto si giustifica quindi con il rendimento del servizio, che frutta 7 break point, uno dei migliori del match.
DANIELE LAVIA (sch) 8 – Non è un caso se si merita il premio di mvp. A differenza di Michieletto lui è il migliore in campo per quanto concerne la ricezione (59%) e nel contempo risulta essere anche il miglior attaccante di palla alta del match (62%) con un solo errore al passivo. Se si considera che guarda tutti dall’alto in basso anche con i suoi servizi, forieri di 9 break point, si capisce perché deve essere considerato il top player del match.
FLAVIO GUALBERTO (cen) 6,5 – In attacco non è assolutamente la sua giornata (appena 3 su 11 palloni a terra), ma riesce a galleggiare grazie a 4 muri vincenti e ad alcuni servizi float che creano problemi a Cisterna, tanto che alla fine vanta più break di Ramon e Faure.
JAN KOZAMERNIK (cen) 8 – Erano mesi che il centrale sloveno non offriva una prestazione di questo tipo, anche a causa della sua lunga assenza. Domenica ha fatto tutto molto bene, in primis in attacco (89%), ma anche a muro (2 punti) e in battuta (1 ace e 6 break point) ha creato grossi problemi agli avversari. Potrebbe essere un’arma in più da impiegare nei playoff, anche per la grande disponibilità di energie su cui può contare.
GABRIELE LAURENZANO (lib) 7 – Gioca una buona partita, più in ricezione (59%) che in difesa, incassando un solo ace.

Autore
Andrea Cobbe
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