A Torbole Casaglia il Volano fa un altro passo indietro
L’avvio di campionato terribile del Volano non si arresta nemmeno a Torbole Casaglia. Dopo i due ko per 1-3 rimediati contro Brembo e Giorgione, sabato scorso è arrivato lo 0-3 sul campo di un’altra neo promossa, per la precisione neo ripescata, ma soprattutto la squadra biancorossa ha aggiunto altre due frazioni imbarazzanti alle due già prodotte nel match casalingo contro il Giorgione: 18-25 e 17-25 contro le trevigiane, 18-25 e 16-25 contro le bresciane. Set nei quali l’ormai ex squadra di Andrea Cestari, che ha chiuso così la propria avventura lagarina, si è consegnata alle avversarie in modalità sconosciute almeno nelle ultime tre stagioni.
Il problema di base sta soprattutto nel fatto che l’attacco nel suo complesso fino ad ora non è mai stato capace di garantire punti e percentuali necessari per competere in questa categoria. Una sola giocatrice che porta una buona quantità di acqua al mulino, Camilla Ferrari, non può bastare contro alcun avversario: sabato la schiacciatrice modenese ha messo a terra 17 palloni in attacco, quanti quelli delle altre cinque giocatrici (due posti-4, un opposto e due centrali) messe tutte insieme. Questa crisi la si nota in maniera chiarissima quando il Rothoblaas viene coinvolto negli scambi lunghi, dai quali esce quasi sempre a mani vuote.
L’approdo di Luca Parlatini sulla panchina biancorossa può essere molto utile per cambiare queste dinamiche, ma la squadra deve prendere atto il prima possibile che questo non sarà il solito campionato a ridosso del vertice della classifica, ma una stagione di faticosa crescita, nella quale tutte le atlete dovranno dare molto di più di ora non per conquistare una delle prime piazze, ma stare nella pancia della classifica ed evitare la zona calda. Prima ne prenderanno atto meglio sarà.
La cronaca
Il Torbole Casaglia inizia l’incontro con Emma Laperchia palleggiatrice, Alessia Lumini opposta, Adriana Simpsi e Aurora Marchesini schiacciatrici, Renée Campi e Marta Cherubini centrali, Camilla Riccardi libero. Il Rothoblaas schiera al solito le diagonali Zara – Petruzziello, Ferrari – Costalunga, Tomasetig – Agbortabi con Pierobon libero.
I primi scambi sono complessi per il Volano, che si trova rapidamente sotto di tre (5-2), punito da un ace di Cherubini su Costalunga e da un contrattacco dell’opposta Lumini, ma ci impiega poco a impattare a quota 6 grazie ad un muro di Petruzziello su Marchesini e a una bella pipe di Ferrari dopo un’azione lunga. Le bresciane allungano sul 12-9 grazie a Simpsi (attacco e muro sulla fast di Agbortabi), ma anche stavolta vengono riprese a quota 12 dalla scatenata Ferrari, che fa le pentole e i coperchi (attacco e muro). L’impressione è che basti poco alle ospiti per cambiare marcia, come dimostra il muro di Agbortabi su Campi, che regala il vantaggio al Volano (13-14), ma purtroppo a Ferrari non dà manforte nessuna altra giocatrice di palla alta biancorossa e questo semplifica molto la vita dell’Idras, che sfrutta un errore di Costalunga e una pipe della solita Simpsi per allungare 18-16. Il Volano ha la forza per agganciare ancora le avversarie sul 20-20, ma anche stavolta dura poco, perché l’ace di Laperchia su Costalunga e Pierobon (22-20) regala due set ball alle bresciane, entrambi annullati da Costalunga e dall’errore di Simpsi da seconda linea. Sul 24-24, però, Marchesini conquista la terza occasione, che una pessima ricezione di Pierobon e un altrettanto pessimo attacco lungo di Petruzziello, lontanissima dalla rete, trasformano in 26-24.
Torbole Casaglia vanta un attacco vincente in più (16-15) e un ace in più (2-1), ma anche due muri in meno (1-3), che portano in assoluta parità le “positività” delle due squadre (19-19). A fare la differenza sono quindi, pari gli errori su azione (4-4), le due battute in più sbagliate dal Volano (1-3). Quando si dice che i particolari fanno la differenza.
Nella seconda frazione il copione muta, dato che Torbole Casaglia prende subito il largo (5-2), grazie ad una pipe di Marchesini e un pallonetto di Lumini, e poi accumula un vantaggio sempre più consistente. Le due squadre giocano a due velocità diverse, purtroppo per il Rothoblaas, tanto che con i servizi di Lumini l’Idras mette in cascina altri due break point, uno dei quali è generato da un errore di Petruzziello. Da qualche rotazione Andrea Cestari ha inserito Bacchin al posto di Costalunga, che però non riesce a portare alcuna risorsa in più alla squadra e anzi subisce il muro del 13-7 su una pipe un po’ avventata servitagli da Zara, una cui invasione per gestire una ricezione abbondante vale il successivo 16-10. Il set scivola senza alcun sussulto verso il suo epilogo, decretato da un muro di Campi su Petruzziello (24-18) e un attacco di Simpsi (25-18) al termine dell’ennesima azione lunga vinta dal Torbole Casaglia.
Numeri alla mano in questo parziale le bresciane doppiano le trentine in attacco (16-8), quanto basta ed avanza per aggiudicarselo senza alcuna difficoltà. Anche i sei errori su azione del Volano (contro 4 del Torbole) incidono sul pesante finale.
Il terzo set è quasi la fotocopia del secondo. Sul 2-2 si porta sulla linea di fondo per il servizio la regista Laperchia e per il Volano sono lacrime amare: muro di Campi su Agbortabi, mezzo ace su Costalunga, attacco di Lumini, errore di Ferrari e siamo 6-2. Poi Campi costruisce un ace su Pierobon (10-4), Laperchia il 12-6 con un tocco morbido. Nel frattempo gli ultimi due time out di Cestari con la tuta del Volano sono già scivolati via. La sua squadra conquista solo ora il primo (13-8) e il secondo (14-10) break della frazione, ma poi un infinito turno al servizio della solita Laperchia fa poltiglia del cambio palla ospite, anche perché le attaccanti biancorosse, ormai sfiduciate, fanno a gara a chi fa peggio: tre errori diretti, un muro di Lumini, gli attacchi di Marchesini e Simpsi trasformano il match in un semplice allenamento, che sul 21-10 tutti sperano possa finire al più presto. Il Rothoblaas assottiglia un po’ l’enorme gap con due attacchi di Costalunga e un ace di Gostner (24-16), poi chiude l’ottima Marchesini: 25-16.
I due attacchi non sono lontani questa volta (13-11), così come muri (2-1) ed ace (2-1), più importante è la differenza nell’ambito degli errori (3-8).