Studio55, il PalaBocchi resta stregato. Pesante 0-3 da Trescore
STUDIO55 ATA TRENTO - DON COLLEONI BERGAMO 0-3 (21-25, 17-25, 20-25)
Non riesce ancora a regalare una gioia al proprio pubblico lo Studio55 Ata Trento che, nella 5° giornata del Campionato di B1, viene superata in maniera netta per tre set a zero, dalla compagine ospite del Don Colleoni Bergamo. Resto il fatto che, al cospetto della giovane formazione allenata da mister Mongera, si è presentata una squadra di tutto rispetto, dotata di individualità di spessore per la categoria. Su tutte, la schiacciatrice Natalia Viganò, atleta esperta con un prestigioso passato in serie A1, tra Novara, Busto Arsizio e Villa Cortese. Tuttavia, Bottura e compagne si sono rese protagoniste di una prova sottotono, che ha spianato ulteriormente la strada alle bergamasche. Basti osservare che, rispetto al solito, le «atine» hanno raccolto poco dal servizio (5 ace di squadra), praticamente nulla dal muro (1 solo stampo), ma soprattutto, quel 27% di squadra in attacco, testimonia le difficoltà avute da Paoloni e compagne nel metter la palla a terra. Miglior realizzatrice nelle fila dell'Ata, Chiara Bottura, autrice di 13 punti, tra cui due ace.
La Cronaca
Per la gara contro le bergamasche, mister Mongera conferma il sestetto base con Morolli al palleggio, Festi opposto, Paoloni e Bottura schiacciatrici, Zeni e Filippin al centro e Gasperini libero. In avvio di primo set, le padrone di casa riescono a rimanere nella scia delle avversarie (6-8, 14-16, 18-21), anche se sono le ospiti a chiudere sul 21-25. La seconda frazione è la più difficile per le «atine» che si trovano subito a rincorrere (5-8, 9-16, 16-21), fino al 17-25 finale. La terza frazione sembra avere un unico padrone (2-8, 11-16), ma le padrone di casa non demordono, rimontando fino al 18-21 e rischiando il sorpasso. Tuttavia, Don Colleoni riesce a mantenere il vantaggio e chiude sul 20-25.
Il post partita
«Occorre dire che loro hanno meritato di vincere - ammette il tecnico Marco Mongera - hanno giocato meglio, facendo valere tutta la loro esperienza. Noi, al contrario, abbiamo offerto una prova sottotono, faticando in attacco ed in contrattacco. Se sabato vogliamo andar via da Verona con i tre punti, occorrerà un piglio diverso».
Stesso pensiero anche per la centrale Beatrice Filippin. «E' vero che abbiamo affrontato una squadra esperta, con giocatrici esperte come Viganò, ma noi ci abbiamo messo del nostro. Purtroppo, abbiamo giocato male, senza mai riuscire ad entrare in partita. Forse, solamente nei finali di set, in particolare nel terzo, siamo riuscite a far intravedere il nostro gioco, ma ormai era troppo tardi. Abbiamo avuto molti problemi e non siamo mai riuscite a trovare una soluzione».
Anche la schiacciatrice Teresa Paoloni si sofferma sulle difficoltà. «Abbiamo avuto troppi problemi in attacco per poter pensare di vincere, regalando troppo alle nostre avversarie. Davvero un peccato perché, è vero che il Don Colleoni è una squadra forte, ma è altresì vero, che noi abbiamo giocato al di sotto delle nostre potenzialità. Ci è mancata concentrazione e lucidità in attacco nei momenti chiave».