«Lo sguardo sul Campionato di...»: Francesca Festi
Il momento non è certo dei più semplici in casa Studio55 Ata Trento. La formazione allenata da mister Marco Mongera, sabato è incappata in un'altra sconfitta (la quinta consecutiva), sprecando un'ottima occasione per far punti contro una diretta concorrente per la salvezza. La sconfitta ha fatto piombare le giovani «atine» al quartultimo posto in classifica, mancando ancora una volta la vittoria davanti al pubblico amico del PalaBocchi. In estate lo Studio55 ha cambiato volto, perdendo pedine importanti come capitan Prandi, Bogatec, Fontanari, Mezzi e Agostini ed investendo su giovani atlete con ottime qualità (Pedrotti, Morolli, Paoloni, Nahum). Dopo un buon avvio di Campionato, Bottura e compagne stanno ora attraversando un momento difficile e molto importante sarà l'apporto delle atlete più esperte. Tra di loro Francesca Festi, opposto classe 1993', alla quarta stagione in maglia Ata, la prima da titolare. Francesca vive lo spogliatoio «atino» da quattro stagioni e con lei abbiamo parlato del suo momento e di quello della squadra.
Sabato avete perso un'ottima occasione contro una diretta concorrente. Dopo un avvio molto difficile, sembrava foste riuscite a tornare in partita. Cosa vi è mancato?
«Quella di sabato è stata una gara complicata sia dal punto di vista del gioco che da quello mentale. Aver perso il primo set con un 6-25 poteva abbatterci completamente e, invece, siamo riuscite a recuperare la lucidità per vincere il secondo, tornando così in partita. Credo che negli ultimi due set ci sia mancata soprattutto la continuità, alternando fasi di gioco positive a momenti di totale black out. Purtroppo, una prestazione come questa contro una diretta concorrente pesa il doppio. Sentiamo ancora più l'amarezza di aver sprecato un'occasione per recuperare punti in classifica».
Contro la capolista Millenium avete perso, giocando però un'ottima gara. Tuttavia, nelle due successive gare avete ceduto in maniera più netta. Pensi sia un problema di testa o di inesperienza?
«Credo che, nonostante il risultato, la gara contro Millenium ci abbia dato una dimostrazione di quello che può essere il valore di questo gruppo. Senza ombra di dubbio cinque settimane senza guadagnare punti non aiutano il morale e, di conseguenza, anche il nostro gioco rischia di irrigidirsi e di risentirne. L'inesperienza influisce, ma sono convinta che sapremo superare anche questo ostacolo. In palestra lavoriamo tanto e tutte insieme vogliamo tornare a vincere il prima possibile».
In questo gruppo sei una delle veterane. Senti maggiori responsabilità rispetto alle scorse stagioni, soprattutto in un momento come questo?
«La responsabilità si fa sentire molto ma, più che essere un peso, rappresenta per me uno stimolo. In questa stagione, avendo la possibilità di stare maggiormente in campo, sto imparando a conoscermi meglio come giocatrice e quindi a individuare con più precisione quali sono gli aspetti sui quali devo lavorare, per poter crescere e dare il maggior contributo possibile alla squadra».
Secondo te, come si esce da una periodo come questo?
«Da questa situazione si esce pensando ad una partita alla volta. L'importante è continuare a lavorare in palestra per limare il più possibile la nostra tecnica in modo tale da avere più consapevolezza dei nostri mezzi e combattere così l'insicurezza che ci ha giocato brutti scherzi nelle ultime partite».
Sabato incontrerete la Foppapedretti. Un'occasione da non perdere, contro un'altra rivale per la salvezza.
«Dal momento che in classifica ci precedono di un punto solamente, sabato sarà una vera lotta per allontanarsi dalle ultime tre posizioni. Mi aspetto un match molto agguerrito, ma noi andremo a Bergamo con la voglia di interrompere questa scia di sconfitte, cercando di mettere in campo tutto il nostro meglio».