La Trentino Rosa in A1 con il titolo sportivo di Filottrano?
Non c’è ancora l’ufficialità, ma ci sono ottime possibilità che la prossima stagione la Delta Informatica Trentino possa affrontare il massimo campionato nazionale. Il traguardo, che in verità la società di Roberto Postal si era ampiamente conquistata sul campo nella stagione passata, dominata in lungo ed in largo (una sola sconfitta rimediata fra prima e seconda fase) e che le era stato negato solo dalla chiusura anticipata di ogni ostilità a causa della pandemia, potrebbe essere raggiunto acquisendo il titolo sportivo messo in vendita da Filottrano. Secondo alcuni la trattativa sarebbe già stata conclusa. La società marchigiana, che ha chiuso il campionato di A1 al 12° posto (su 14 formazioni), ha infatti deciso di unire le forze con Macerata, team che alla sua prima stagione in A2 al momento della chiusura delle ostilità stava guidando la Pool Salvezza. Le incertezze economiche di questo tribolato periodo stanno stimolando parecchi club a creare nuove sinergie e quindi chi è in cerca di diritti sportivi può fare ottimi affari.
Per compiere un passo di questo tipo, ovviamente, non basta avere la possibilità di acquisire la categoria, bisogna anche disporre delle risorse adeguate per costruire una squadra all’altezza della serie A1 e di un impianto a norma per ospitare le partite. Sul primo fronte la Trentino Rosa si era attivata già da tempo, dato che è dal 2018 che il club ha messo nel mirino la massima serie, e un budget di partenza per dare vita ad un team in grado di conquistare la salvezza, soprattutto in questo periodo di vacche magre, lo ha trovato; sul secondo, scontate le enormi difficoltà a condividere la Blm Group Arena con Trentino Volley e Aquila Basket (e probabilmente anche a riempirla), si punta sulla possibilità di adeguare alle nuove esigenze Sanbapolis e rimanere così nell’impianto universitario.
Si tratta della classica situazione nella quale si prova a trasformare un momento di crisi in una fonte di opportunità. Le difficoltà economiche create alle società sportive, di ogni disciplina, stanno infatti creando condizioni favorevoli a chi ha bilanci sani e voglia di crescere, dato che in questa situazione gli ingaggi delle giocatrici subiscono un inevitabile ridimensionamento e chi organizza i campionati deve offrire maggiori opportunità alle società per rimanere nel gioco. Leggi le deroghe per utilizzare impianti che in condizioni normali sarebbero inadeguati (Sanbapolis oggi non raggiunge nemmeno i 1000 posti ufficiali a sedere) o il blocco delle retrocessioni, che potrebbe tornare di moda.
In un contesto di questo tipo è del tutto comprensibile che Roberto Postal e Franco Tonetti abbiano deciso di anticipare i tempi e acquisire il diritto sportivo di A1 senza attendere un possibile ripescaggio o senza andare a cercarsi una promozione sul campo con un team che avrebbe comunque dovuto essere molto attrezzato. In questo modo la programmazione e il mercato possono prendere il via subito, senza perdere tempo.
Se l’operazione andrà in porto, a vent’anni esatti dall’acquisizione del diritto sportivo di Ravenna da parte di Trentino Volley, la storia si ripeterebbe, questa volta con una società femminile nel ruolo di protagonista. Ora basta attendere qualche giorno per capire se è tutto vero.