L'Itas ci mette l'anima, ma San Giovanni è troppo solida
Non ce l’ha fatta nemmeno questa volta, l’Itas Trentino, a strappare almeno un punto all’Omag San Giovanni in Marignano, la regina indiscussa della serie A2 di questa stagione. Le romagnole sabato pomeriggio si sono imposte anche a Sanbapolis per 1-3 (22-25, 25-18, 20-25, 19-25), ma questa volta non si può rimproverare granché alla squadra di Parusso, che ha gettato in campo tutte le energie e le risorse tecniche di cui dispone in questo momento. Prandi e compagne hanno cercato in tutti i modi allungare la contesa, ma dopo due frazioni giocate con lucidità non sono più riuscite a tenere testa ad una macchina perfettamente oliata come quella di Massimo Bellano. Peccato, perché anche un solo punto sarebbe stato molto prezioso nella volata finale per il quinto posto ingaggiata con Brescia, che con il successo per 3-1 ai danni di Melendugno si è riportata minacciosamente a -2, con calendario decisamente più favorevole dalla propria parte.

La squadra trentina è riuscita a tenere testa a San Giovanni in attacco, in ricezione e al servizio, ma ha pagato un dazio esagerato alla voce muri (8-16) e alla giornata storta di Dayana Kosareva, che non è riuscita ad essere di aiuto alla coppia Weske - Ristori, facilitando molto la lettura del gioco delle ospiti. Azzeccatissima la scelta di Michele Parusso di schierare la schiacciatrice toscana in tutti e quattro gli starting six, lasciando Zojzi in panchina, dato che ha saputo garantire equilibrio in tutti i fondamentali ed anche andare ben oltre quanto le fosse richiesto in attacco (11 punti con il 52% di efficacia). Molto bene si è comportata anche Beatrice Molinaro, che ha realizzato 12 punti con 3 muri, 2 ace e alcune difese su Ortolani di grande pregio.

Se questa abnegazione fosse stata messa in campo per tutta la stagione probabilmente ora la situazione di classifica sarebbe un po’ diversa, ma va anche sottolineato che queste sfide con le big hanno dimostrato, tutte, che l’organico gialloblù non può contare sulla qualità di quello di San Giovanni, Macerata e Messina. A prescindere dalle assenze e dall’abnegazione delle ragazze. E questa non è conclusione positiva per la società.
La cronaca
Le padrone di casa iniziano l'incontro con Vittoria Prandi in regia, Emilia Weske opposta, Dayana Kosareva, questa volta in diagonale a Virginia Ristori fin dal primo scambio in posto 4, Beatrice Molinaro e Giulia Marconato al centro, Silvia Fiori libero. La regina del campionato manda in campo il proprio settetto base, composto dalla palleggiatrice Cecilia Nicolini, dall'opposta Serena Ortolani, dalle schiacciatrici Alice Nardo e Anna Piovesan, dalle centrali Claudia Consoli e Sveva Parini e dal libero Sofia Valoppi.

Dopo alcuni scambi di assaggio l’Itas Trentino alza la voce e si guadagna 5 break point in appena due rotazioni, frutto di un errore in attacco di Ortolani, di un ace di Kosareva su Nardo, dei contrattacchi vincenti della stessa numero 18 trentina e di Weske, nonché di un gran muro della tedesca su Piovesan. Il vantaggio di 8-3 promette bene e viene valorizzato dalle gialloblù fino al 13-7, complici due attacchi vincenti e un ace della scatenata Ristori. Purtroppo da lì in poi i rapporti di forza cambiano e il San Giovanni comincia a far valere la solidità della propria gabbia muro difesa, prima portandosi sul 14-11, grazie a due bordate di Piovesan e ad uno smash di Consoli, che ringrazia il maldestro primo tocco di Marconato, poi conquistando la parità sul 18-18 grazie a Nardo, che conclude in maniera vincente un'azione lunghissima. Fatale per spostare definitivamente l’ago della bilancia dalla parte della romagnole è un ace della stessa Nardo in zona di conflitto fra Ristori e Fiori, così come il murone di Ortolani su Kosareva per il 20-22. L’Itas Trentino ha la forza di conquistare la parità a quota 22, grazie ad un mani e out di Weske, ma poi un pallonetto ed un attacco di Piovesan, uniti ad un muro di Consoli su Weske chiudono la frazione sul 22-25.
L’assoluta parità fra i due attacchi (19-19), fa diventare determinanti i 6 errori complessivi trentini contro i soli 3 romagnoli. Piovesan vanta già 7 punti all’attivo, Weske e Ristori 5.

La squadra di Michele Parusso ha il merito di non farsi condizionare dall'esito della prima frazione e nella seconda alza il livello del proprio gioco, portandosi in vantaggio sul 6-4 grazie ad un contrattacco dell'ispirata Weske e ad un fortunato ace sul nastro di Kosareva. La squadra di casa riesce a tenersi stretto il cambio palla fino al 10-9, quando una fast di Consoli porta il risultato in parità, mentre a regalare a San Giovanni l'unico vero vantaggio in questa frazione sono i contrattacchi di Nardo e Ortolani, che fruttano il 12-14. Dopo un timeout di Parusso Weske valorizza una bella difesa di Fiori con il contrattacco del 15-15 e subito dopo Ortolani affossa un pallonetto in rete, imitata da Weske (16-17). Con i servizi di Ristori, un muro di Molinaro su Piovesan e un errore della schiacciatrice biancoazzurra riportano Trento avanti di due, poi sul 20-18 la squadra di casa dilaga grazie alle velenosissime battute di Molinaro, ma anche all'ottimo lavoro della difesa trentina, nella quale si distingue Ristori con tre interventi importantissimi. I cinque break point consecutivi, che portano al 25-18 finale, sono frutto di uno spettacolare lungolinea di Weske, due errori di Piovesan, un attacco di Kosareva e dell'ace finale su Nardo: 25-18.
In questa frazione Trento è superiore in attacco (13-10), a muro (3-1) e al servizio (3-0), Weske vanta ben 8 punti personali, Ortolani 5.

La voglia di giocare alla pari dell'Itas è evidente, ma le differenze tecniche non possono essere eliminate solo con la buona volontà e nella terza frazione San Giovanni decide di cambiare marcia, senza che Prandi e compagne possano opporsi con efficacia. Dopo alcuni scambi, un ace sul nastro di Ortolani, gli errori di Kosareva e Weske ed un muro di Nardo sulla tedesca lanciano l’Omag sul 4-7, poi la schiacciatrice ospite entra in trance agonistica e firma due cambi palla, seguiti da tre break point, frutto di due muri e un tocco che punisce un assist di Prandi fuori misura: il 6-12 rappresenta un divario già incolmabile per le gialloblù, che poco dopo subiscono altri due break point, prodotti da un attacco di Parini e da un muro di Piovesan su Marconato (8-15). L’Itas prova a risollevarsi e riesce anche a portarsi fino al -3, ma sul 18-21 un cambio palla di Nardo e due colpi di classe di Ortolani, in attacco e a muro su Kosareva, blindano la frazione (18-24), chiusa sul 20-25 da un errore della schiacciatrice, ormai scivolata fuori dalla partita.
I numeri del set ci dicono, che le due squadre sono vicinissime in attacco (11-12), ma lontanissime a muro (3-6), soprattutto per merito di Alice Nardo, che ne vanta ben 4.

La quarta frazione assomiglia tremendamente alla terza, purtroppo per l’Itas Trentino, che ci mette l'anima anche in questa circostanza, ma si deve arrendere di fronte ad una squadra più organizzata e più completa. San Giovanni scatta subito sul 2-5, grazie ai muri di Piovesan e di Consoli, entrambi su Marconato, nonché ad un ace di Ortolani su Fiori. La squadra di casa rimonta subito grazie ad una scatenata Ristori, che firma i punti numero 6, 7, 8, 9 e quello del 10-9. Tutte queste fatiche vengono vanificate in un attimo, dato che con Parini al servizio la compagine romagnola scappa via in maniera definitiva, trascinata dai passaggi a vuoto di Weske (errore da seconda linea e muro di Ortolani), da un altro block di Consoli, da un ace sul nastro e da un diagonale di Piovesan. Sul 10-15 Parusso opera il doppio cambio sulla diagonale palleggiatore - opposto e la squadra di casa stabilizza il cambio palla, raccogliendo anche un break point (16-19), comunque inutile per riaprire la contesa. Dal 16-22 ci pensa Ortolani a mettere a terra tre palloni, il resto lo fa Piovesan con un pallonetto e il mani e out del 19-25.
Come nella frazione precedente non è in attacco che Trento paga dazio (14-15), ma ancora una volta a muro (1-5) e al servizio (0-2), pur commettendo un errore in meno (3-4). In questa frazione Ristori realizza ben 7 punti, seguita dalla solita Ortolani a quota 6.
