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A2 Femminile

L'Itas Trentino combatte per un set, poi esce di scena

Attesa nel giorno di Santo Stefano alla prima vera prova importante del girone di ritorno, fondamentale per cominciare a chiarire, una volta per tutte, se la squadra ha qualche possibilità di ritornare nei quartieri alti non solo del proprio girone, ma anche nella griglia di partenza della pool promozione che prenderà il via a fine febbraio, l’Itas Trentino ha deluso le aspettative. Questo pomeriggio, dopo aver vinto in volata un primo set appassionante, la squadra di Alessandro Beltrami si è infatti liquefatta, subendo la qualità di gioco delle avversarie, senza dare mai l’impressione di poter invertire l’inerzia del big match. Costa Volpino ha finito per dominare ed imporsi per 1-3 (29-27, 21-25, 21-25, 18.25).

Si tratta di un passo indietro nel gioco che fa una certa impressione, soprattutto se si pensa che senza Pamio e Laporta questa stessa squadra, solo due mesi fa, era riuscita ad espugnare Costa Volpino al tie break e in seguito a perdere lottando contro Messina, Melendugno e Roma, sempre con la zavorra rappresentata da due assenze di quel calibro. Questa volta le cose sono andate diversamente, visto che il team era al completo, anche perché questo ennesimo ko in uno scontro al vertice può essere quello che riduce al lumicino, prima ancora che l’anno solare sia terminato, le possibilità dell’Itas Trentino di poter lottare almeno per la seconda promozione in A1, quella assegnata dai playoff. Con la miseria di 3 punti attuali da portare nella seconda fase (contro i 16 di Costa Volpino e i 13 di Roma o i potenziali 18 di Talmassons, che giocherà domani) la seconda parte del torneo rischia già ora di diventare una corsa verso il solo modestissimo obiettivo di evitare l’ultimo posto ed accedere così al tabellone finale ad eliminazione diretta, senza però alcuna reale chance di fare strada. Una situazione persino peggiore a quella della passata stagione, quando, a questo punto del cammino, la squadra di Davide Mazzanti era seconda a due soli punti da Busto Arsizio.

Il motivo principale di questo rovescio va ricercato nel rendimento a dir poco deludente dell’attacco, che, supportato in maniera accettabile dalle sole Ladza e Marconato, ieri pomeriggio è uscito polverizzato dal confronto con quello di Costa Volpino, come raccontano in maniera inequivocabile i numeri. Quelli complessivi, che parlano di 66 punti realizzati dalle ospiti contro appena 48 dalle trentine, con molti errori da entrambe le parti (14). Quelli individuali delle varie Pamio (3 su 22), Ristori (2 su 17) e Cosi (1 su 9), uniti a quelli meno drammatici, ma comunque mediocri, di Giuliani (11 su 36). Non bastassero queste cifre da sole, a renderle ancora più inquietanti ci si mettono quelle della ricezione e non perché siano negativi, ma, al contrario, perché sono quasi impeccabili: 74% di tocchi positivi, con tutte e quattro le ricevitrici posizionate sopra la barriera del 70%. Con una ricezione di questa qualità, mettere a terra il pallone con percentuali così basse non può che suonare ancora più stonato, perché ci racconta di una evidente regressione della qualità di gioco di questa squadra, un processo involutivo che inevitabilmente coinvolge anche la regista Sofia Monza. È evidente che la squadra potrà risollevarsi solo quando Alice Pamio riuscirà a tornare la giocatrice decisiva che avevamo ammirato nella prima parte della stagione, non solo in attacco, ma anche al servizio, ma il tempo per attendere che le cose si sistemino, come abbiamo visto, non c’è. Una formula come quella proposta quest’anno per la A2 femminile costringe, alle squadre che vogliono giocarsi la promozione, ad eccellere sia nella prima sia nella seconda fase. Farlo in una sola delle due è inutile.

La cronaca

La squadra di casa schiera il settetto base con le diagonali Monza - Lazda, Pamio - Giuliani, Marconato - Cosi con Laporta libero. Anche quella ospite può contare su tutte le atlete e risponde con Francesca Dell’Orto in regia, la tedesca Lena Grosse Scharmann opposta, Aurora Pistolesi e Linda Mangani schiacciatrici, Valeria Pizzolato e Margherita Brandi centrali, Nicole Gamba libero.

L’importanza della posta in palio, la serie positiva di risultati con la quale la squadra di casa si affaccia al match e la giornata festiva contribuiscono a creare una buona cornice di pubblico intorno al campo di gioco di Sanbapolis, anche se l’assenza di un fan club organizzato impedisce alle ragazze di Beltrami di poter essere supportate da qualcosa di simile al tifo.
Dopo gli scambi di "assaggio" il primo acuto del match è rappresentato dall’allungo in due fasi, che porta la squadra di casa dal 4-5 all’11-7, grazie agli attacchi di Lazda e ad un muro ed un attacco di Marconato. Costa Volpino sta sostanzialmente a guardare e per destare dal torpore Scharmann e compagne deve intervenire un time out di Luciano Cominetti. La scossa serve eccome, dato che subito dopo, con i potenti servizi al salto di Pistolesi, le bergamasche ritrovano la parità, spinte da un errore di Pamio, un attacco dell’ex Pizzolato e un muro di Scharmann sulla stessa schiacciatrice padovana (11-11). La Cbl mette per la prima volta la testa davanti grazie ad un muro di Pistolesi sulla marcatissima Lazda (15-16), ma poi l’Itas Trentino gioca la miglior pallavolo della serata, costruendosi un 23-18 che sembra definitivo. Il merito è degli attacchi di Giuliani e Lazda, ma anche di due errori di Scharmann e di due muri (di Pamio e Cosi) sull’opposta tedesca, marcata in maniera asfissiante. I giochi sembrano fatti, invece ecco ricomparire i fantasmi della passata stagione, quando la squadra gialloblù si distingueva per il modo in cui riusciva a riaprire, e spesso a perdere, frazioni già vinte. Dopo un cambio palla, il turno al servizio di Pizzolato e soprattutto la resilienza della squadra ospite, ordinatissima in difesa, permettono a Costa Volpino di rimontare fino ad un incredibile 23-23, foraggiato da ben tre errori di Lazda (2) e Cosi (1). Poi le ospiti annullano due set ball, se ne conquistano uno, che rimarrà l’unico, con Pistolesi (25-26), Cosi regala il terzo all’Itas con un ace sulla neoentrata Fumagalli, annullato, poi gli attacchi di Marconato e Giuliani (mani e out) confezionano il 29-27 alla squadra di Beltrami.
Numeri alla mano l’Itas merita il parziale grazie a qualcosa in più sia in attacco (17-16) sia a muro (3-2) sia al servizio (1-0). Unica ombra l’11% in attacco di Pamio.

Le padrone di casa dovrebbero uscire galvanizzate da una frazione siffatta, invece dalla seconda in poi Costa Volpino prende in mano il comando delle operazioni e non lo molla più. Fino al 5-5 non si registrano accelerazioni, poi un triplo errore trentino (Lazda al servizio e Marconato in attacco e con un’invasione), insieme a una schiacciata di Pistolesi, lanciano la squadra di Cominetti sul 5-9. L’Itas Trentino non regge il passo delle avversarie, che poi allungano ancora con un ace di Scharmann su Giuliani (10-14) e un altro errore di Marconato in versione Babbo Natale (11-16). Costa Volpino si vede limato (15-17), ma mai messo veramente in discussione il vantaggio e veleggia verso il 21-25 finale con passo fin troppo sicuro, mandando a segno con omogeneità le varie Mangani, Brandi e Pistolesi.
Abissale il distacco fra le due squadre in attacco (12-18), che vanifica il buon lavoro trentino a muro (4-1). Le ospiti si giovano anche di un bello zero alla voce errori in attacco contro i 3 trentini.

Nella terza frazione lo schema si ripete in maniera abbastanza fedele. L’unica differenza sta nel fatto che le biancorosa devono aspettare fino al 10-10 prima di prendere il volo indisturbate. Fino a quel momento l’Itas Trentino riesce a rimanere attaccata alla capolista, aiutata da tre servizi sbagliati e dalla produttività in attacco della coppia Ladza – Marconato, le uniche due gialloblù in grado di reggere il passo delle avversarie. Poi, come era avvenuto nel finale della prima frazione, i servizi di Pizzolato dissestano il cambio palla di casa e Costa Volpino scappa sul 10-14 grazie a Pistolesi, Brandi e Mangani, ma anche ad un errore di Pamio, che al quel punto non può che essere sostituita in via definitiva da Virginia Ristori. La Cbl continua imperterrita a macinare gioco e punti, piazzando un altro break point (11-16) grazie a una pipe di Pistolesi, mentre dall’altra parte della rete la povera Lazda fa le pentole e coperchi, senza però andare oltre ad una serie di cambi palla. Si arriva così senza alcun sussulto sul 21-25 finale, con tre errori di Ladza e uno di Colombo (che manda in rete il suo unico servizio) negli ultimi 6 punti ospiti.
Di nuovo l’Itas Trentino fa meglio delle avversarie solo a muro (3-1), mentre subisce in attacco sia nelle positività (14-17), sia nelle negatività (3 errori contro 1). Il trio Giuliani – Pamio – Ristori risulta poco più che irrilevante (5 palloni a terra su 18).

Nulla di nuovo dal quarto set, che, quasi ci fosse un contratto da rispettare, rimane in equilibrio fino al 9-9 e poi vede Costa Volpino scappare via indisturbata verso il successo. L’Itas Trentino inizialmente regge il passo solo perché le avversarie le regalano ben 6 punti su 9 con con tre errori su azione e tre al servizio, mentre il loro attacco gira già a mille, realizzando 7 punti su 9, poi i nodi vengono al pettine e, con un attacco da seconda linea, Scharmann costruisce il 9-11, che diventa presto un 10-14 grazie agli errori di Giuliani e Cosi e al muro di Brandi sulla stessa centrale trentina. L’ultimo avvicinamento dell’Itas è propiziato da due errori ospiti (13-14), poi in campo c’è solo la Cbl, trascinata da una Pistolesi quasi immarcabile, che infierisce sulle facce sempre più buie delle giocatrici trentine. Sul 16-20 Costa Volpino sfodera due muri (di Scharmann e Pistolesi), gli ultimi due punti, come era avvenuto nel set precedente, sono due regali trentini, un servizio out di Marconato e attacco in rete di un'esausta Lazda: 18-25.
Gigantesco il gap fra i due attacchi in questa frazione (5-15), per non dire del muro (0-4), un set davvero imbarazzante per i colori gialloblù.

Il tabellino completo

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Autore
Andrea Cobbe
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