Una Studio55 Ata debilitata lascia strada al San Lazzaro
Tre sberle dal San Lazzaro ma, più ancora, cinque sberle dall'influenza. Il virus che sabato scorso, nel match contro il Martignacco, ha fatto strage nella rosa atina, in quella friulana e fra gli spettatori è stato pagato a caro prezzo dalla squadra di coach Marco Mongera. Che con una forma fisica precaria e con un sestetto inedito in campo ha incassato una sconfitta netta per mano delle bolognesi del San Lazzaro.
COVEME SAN LAZZARO – STUDIO55 ATA 3-0
PARZIALI: 25-13, 25-14, 25-17
IL TABELLINO DELL'INCONTRO
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Da una parte un San Lazzaro voglioso di riscatto dopo la sconfitta della settimana prima. Dall'altra un'Ata che per tutta la settimana si è allenata in pochissime e che ha dovuto fare i conti con quattro giocatrici debilitate dall'influenza (Zeni, Bogatec, Fontanari e Festi) ed una, Bottura, ancora costretta a letto dalla febbre. Abbastanza inevitabile, quindi, che la partita sia alquanto a senso unico: le emiliane fanno un po' quello che vogliono e dominano in lungo ed in largo, mentre le atine si aggrappano alle uniche certezze, ovvero Prandi e Mezzi. Il capitano gardesano chiude con un bottino di 8 punti con il 30% in attacco, mentre la schiacciatrice giudicariese si ferma a 7 col 21% in attacco e due muri. Ci mette del suo anche Bogatec, autrice di 8 punti con 5 muri. Una Bogatec che si è alternata con Zeni nel ruolo di opposto nel corso del secondo e terzo set. E dopo una brutta sconfitta così ora l'obiettivo è rimettere in piedi le giocatrici, in vista della prossima trasferta – la seconda consecutiva – in casa delle friulane del Porcia sabato. L'unica trentina che può festeggiare, così, è Ilaria Antonucci: l'ex di turno ha fatto il suo in questo match, con 8 punti.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Mongera manda in campo un sestetto con Agostini alzatrice e Festi opposto, Prandi e Mezzi schiacciatrici, Bogatec e Filippin centrali con Gasperini libero. San Lazzaro parte bene (8-4), l'Ata fatica in tutti i fondamentali e si ritrova ad inseguire (16-7). Il set (21-7) è una formalità per le padrone di casa ormai. Anche nel secondo parziale sono le emiliane a guidare i giochi (8-6, 16-12 e 21-14) con le bianconere alle corde, un copione che si ripete anche nel terzo set (8-4, 16-11 e 21-13).
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