Il derby va al Neruda, nei playoff Delta contro Club Italia

Diciamolo apertamente: è stata una festa. Ed alla fine è giusto così. Il derby di ritorno fra Delta Informatica e Neruda Volksbank si è risolto con il successo delle altoatesine in quattro parziali, in una gara nella quale certamente c'è stata da ambo le parti voglia di vincere, ma non sicuramente come in altre occasioni durante questa stagione. Il Neruda già in A1 da tempo da una parte, la Delta Informatica già quarta da settimane dall'altra, l'unico motivo per guardare la classifica era vedere quale squadra avrebbe beccato la Trentino Rosa nei quarti di finale playoff. Saranno i giovanissimi talenti del Club Italia.

DELTA INFORMATICA – VOLKSBANK NERUDA BOLZANO 1-3
PARZIALI: 25-16, 13-25, 20-25, 18-25

NEI PLAYOFF L'ACCOPPIAMENTO CON IL CLUB ITALIA
Sarà, quindi il Club Italia a contendere alla formazione trentina l'accesso alla semifinale dei playoff promozione. Una squadra giovane e ricca di talento, che se lasciata giocare può diventare davvero molto pericolosa.

Gli accoppiamenti dei quarti di finale playoff sono i seguenti:

Delta Informatica – Club Italia con andata a Milano mercoledì 15 aprile, ritorno a Trento domenica 19 aprile
La vincente di questa sfida affronterà in semifinale il Vero Volley Monza, terzo a fine regular season

Beng Rovigo – Corpora Aversa con andata ad Aversa mercoledì 15 aprile, ritorno a Rovigo domenica 19 aprile
La vincente di questa sfida affronterà in semifinale l'Obiettivo Risarcimento Vicenza, secondo a fine regular season
Le vincenti delle due semifinali si sfideranno quindi nella finalissima che metterà in palio il secondo pass per la A1 dopo quello conquistato dal Neruda Bolzano.

IL DERBY, SPAZIO A CHI HA GIOCATO MENO
Vuoi per scelta (Bonafede), vuoi per necessità (Gazzotti, che ha Bezarevic, Candi e Marchioron non al meglio causa acciacchi ed i playoff sono dietro l'angolo) i due allenatori hanno mandato in campo tante ragazze che in questi mesi hanno giocato meno delle altre. Da una parte spazio così a Paoloni, Pucnik e Morolli, mentre dall'altra parte della rete ecco la regista trentina Aurora Bonafini, Bertolini (schierata opposto) ed il libero Filippin in campo per buona parte della gara. Alla fine sono determinanti qualche errore in meno di Bolzano ed il potenziale di fuoco delle altoatesine, dove una ottima Lucia Bacchi (21 punti con 2 muri ed un ace) è la best scorer e la più incisiva insieme ad una buona Papa (13) e Repice (10 con il 43% in attacco e tre muri). In casa Delta Informatica brilla Silvia Fondriest con i suoi 11 punti (44% in attacco e 3 muri) così come bene si è comportata Martini (12) schierata nuovamente, dopo lo spezzone di partita contro il Club Italia, nel ruolo di opposto.

I SESTETTI IN CAMPO
Coach Marco Gazzotti opta per Demichelis in palleggio, Martini opposto, Pirv e Bezarevic schiacciatrici, Candi e Fondriest centrali con Cardani libero.
Dall'altra parte della rete Fabio Bonafede risponde con Mollers in palleggio, Kajalina opposto, Papa e Bacchi schiacciatrici, Repice con Gabrieli al centro e Trevisan libero.

LA CRONACA DEL DERBY
Si parte subito 3-0 per la Delta con lo smash di Sonia Candi, Delta che ovviamente inizia subito battendo su Trevisan e rendendo così difficile al Neruda fare cambio-palla (5-1). Repice e Papa riportano subito sotto le altoatesine (8-6), quando però la centrale del Neruda spara in rete allora Bonafede ferma tutto (10-6). La Delta arriva avanti 12-7 al time-out tecnico di metà set, il Neruda fatica a fare cambio-palla e sul 16-9 Bonafede spende un altro time-out. Ma la Delta riesce a tenere molto regolare il proprio cambio-palla (21-14), le gialloblù hanno il set in mano mentre il Neruda pasticcia. Si chiude così con le trentine che si impongono per 25-16.

Nel secondo parziale Gazzotti inserisce Paoloni in posto-4 con Pirv e Lamprinidou al centro con Fondriest. Ma è il Neruda a partire meglio (1-4), a ristabilire la parità ci pensa subito però il muro di Fondriest (4-4). Bacchi scalda il braccio (5 dei primi 7 punti del Neruda portano la sua firma), Gazzotti sul 6-9 si gioca il suo primo time-out discrezionale. Ma non serve perché Bacchi è una “ira di Dio” ma è tutto il Neruda che ha cambiato passo (8-12 al time-out tecnico). Repice stampa Martini a muro per il 9-15 e subito raddoppia, fermando anche Lamprinidou: 10-17. Demichelis prova a trovare uscite in attacco ma l'efficienza delle trentine è decisamente calata in questo set. L'inerzia del match ora è tutto per le altoatesine (11-21 con ace ancora di Repice), che vanno a chiudere con l'eloquente 13-25.

In avvio di terzo parziale Bonafede lancia la trentina Aurora Bonafini alzatrice titolare, con Sara Bertolini opposto, Gazzotti fa lo stesso dando spazio a Morolli per Demichelis. Ma sul 4-1 per la Delta arriva un time-out per le altoatesine, ma Bacchi guida la reazione del Neruda (8-8). Bello questo momento della partita, con i due sestetti regionali che lottano palla su palla e punto su punto (12-12). I due sestetti spingono al massimo (Bertolini fa 15-17), Bacchi si inventa dai 5 metri un colpo lungo fra posto-1 e posto-6 che vale il 15-18 e spinge Gazzotti a chiamare time-out. Basta poi un momento di calo che il Neruda incassa la rimonta delle padrone di casa (19-19), Bertolini mura Paoloni per il 19-21 prima che Bacchi trovi l'ace e che Bonafini non serva a Gabrieli un cioccolatino da chiudere a terra. Il turno al servizio di Bacchi chiude così di fatto i giochi, con il Neruda che la spunta con il punto finale di Bertolini.

Si arriva così al quarto parziale, quello in cui Pucnik fa l'opposto mentre Martini e Paoloni agiscono in posto-4, Bonafede invece conferma il sestetto precedente e dà spazio anche al secondo libero. Le altoatesine partono forte (3-7), ma Pucnik trova l'ace della speranza per le trentine (6-9). Bonafede ferma il gioco perché adesso il set si fa bello combattuto ed equilibrato (10-11). Repice fa 12-14, ma a salire in cattedra è nuovamente Bacchi che mette a terra il pallone del 13-17 costringendo Gazzotti al time-out discrezionale. Fondriest spara out e Gabrieli stampa Paoloni (13-20), ormai il match è nelle mani del Neruda che va a chiuderlo.

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