volley.sportrentino.it
SporTrentino.it
B1 Femminile

I tre punti sono dell'Argentario, l'Ata trova nuove soluzioni

L’Argentario Trentino Energie incamera i tre punti che aveva messo in preventivo, l’Ata Trento Walliance si deve accontentare ancora di qualche passo avanti e di essersi portata a casa una frazione, la terza di questo campionato, che non muove di un centimetro la classifica, ma ha un valore numerico che va oltre le solite virtuali pacche sulle spalle. Questo è ciò che ci ha raccontato il secondo ed ultimo derby fra le due squadre cittadine, disputato ieri pomeriggio al PalaBocchi
Ciò che interessa di più gli allenatori sono le indicazioni tecniche fornite dai propri giocatori, dato che in entrambi i casi sono state messe in campo delle novità. Nel caso dell’Ata, Marco Mongera ha provato a rimandare in campo la centrale Francesca Baccolo, infortunata ad un ginocchio, ma in grado di giocare con un vistoso tutore in attesa di un intervento a fine stagione, e soprattutto ha schierato come libero Rebecca Eccel, rinunciando nel contempo sia a Giacomuzzi sia a Camazzola, ottenendo interessanti indicazioni soprattutto per quanto concerne la ricezione, che è da sempre il problema numero uno di questo gruppo. Con questo assetto la squadra sembra più solida e anche se difficilmente riuscirà a strappare il primo punto a Volano o in casa con il Porto Mantovano, potrebbe osare qualcosa di più nella seconda fase, ammesso che si riesca a disputare.
L’Argentario invece attinge le buone note di giornata dalla bella prova di Leonor Polezzi in regia, lasciata in campo da titolare per tutto il match, con l’eccezione dei soliti doppi cambi nelle tre rotazioni centrali di ogni set, dalle cui mani sono usciti palloni veloci e precisi ogni volta in cui vi è stata la possibilità di farlo, e da quella finalmente confortante di Zoe Ori, subentrata a Sofia Cusma sull’11-10 del secondo set e rimasta in campo fino alla fine: ha chiuso il match con il 69% in attacco (9 su 13). Decisivo anche l’apporto di Alessia Paoli, gettata nella mischia a metà del secondo set, quando l’Ata stava prendendo il sopravvento, risultata poi decisiva per riportare l’ago della bilancia dalla parte delle argentelle nelle ultime due frazioni, grazie al suo 58% (7 su 12) in attacco. Il tutto, ovviamente, dando per scontata la prova super di Katerina Pucnik, che ha messo a terra 20 dei 43 attacchi vincenti della Trentino Energie.

La cronaca

Come accennato, le padrone di casa (da calendario), scendono in campo con la ritrovata Baccolo al centro (al posto di Venturato), con Eccel nell’inedito (per questa stagione) ruolo di libero e con Carosini e Tasholli a posizioni invertite, la prima in banda e la seconda in diagonale con il palleggiatore, senza però intaccare le mansioni in ricezione della seconda. Dall’altra parte della rete ci sono Polezzi in regia con Colombini opposta, Pucnik e Cusma in banda, Varani e Sfreddo al centro, Pierobon libero.
Il primo slancio in avanti del match è delle collinari, che si affidano ad un attacco (1-2) e ai servizi di Pucnik (attacco di Varani e muro di Polezzi su Tasholli) per portarsi a casa i primi tre break point (2-5). Bastano però un errore in attacco di Cusma, in giornata un po’ opaca, e un’invasione per riportare a galla l’Ata sul 7-7. È solo un attimo, perché poi i buoni servizi di Cusma permettono a Sfreddo di murare Carosini e alla triestina di andare a segno con un ace. Sull’11-13 si incarica invece Pucnik di battere per tre volte con efficacia, dando la possibilità a Varani, che aveva realizzato il block del cambio palla, di andare a segno con muro e primo tempo, fra i quali si interpone un errore di Tasholli. È un balzo decisivo (11-16). Poi il divario si allarga ancora con un muro di Pucnik sulla fast di Bertoldi e un ace di Sfreddo su Blasi (16-22). A questo punto la Trentino Energie si rilassa e lascia spazio all’Ata, commettendo due errori break (Colombini in attacco e Polezzi al palleggio) e schiantandosi con Pucnik sul muro di Baccolo: è il punto del 21-23, che diventa un 21-24 grazie a Pucnik, ma poi l’Argentario si blocca di nuovo (muro di Baccolo su Colombini ed errore di Varani), offrendo all’Ata un’insperata parità sul 24-24. Un attacco di Pucnik e un muro di Sfreddo su Blasi, dopo una strepitosa difesa della stessa Pucnik, chiudono però la contesa sul 24-26.

L’Ata avverte la sensazione di poter fare qualcosa in più e nella seconda frazione parte decisa, al punto che sul 10-4 ha già realizzato ben sette break point. Il merito è di Greta Carosini: suoi il muro e l’attacco del 2-0 iniziale, suo il turno al servizio con il quale la Walliance si porta dal 5-4 al 10-4, nel quale ci sono due errori ospiti, un ace e un attacco di Blasi. Per reagire l’Argentario attende la serie di servizi di Ori, gettata in campo sull’8-4: Sfreddo piazza due muri su Blasi e Tasholli, poi Pucnik firma a modo suo l’11-9 e l’11-10. L’Ata però non accusa il colpo e reagisce subito sfruttando le battute di Camilla Gitti, inserita al posto di Tasholli, che, dopo un attacco in rete di Sfreddo, valgono un ace corto e una bella ricostruzione, chiusa da un primo tempo di Bertoldi. Il 15-10 rilancia le quotazioni delle atine, che però hanno ancora molta strada da fare per arrivare al 25, un cammino che si complicano maledettamente commettendo tre errori break con Carosini (due attacchi fuori) e con un secondo tocco sopra la rete di Granieri considerato falloso dall’arbitro, che scatena non poche discussioni nella metà campo della Walliance. Si tratta del 19-18, che diventa addirittura un 20-21 quando l’indomabile Pucnik firma tre punti di fila in attacco. A questo punto però l’Ata si ritrova e, dopo un cambio palla di Gitti, prima Granieri mette a terra un secondo tocco, poi Blasi scarica terra la palla del 23-21. Sul 24-22 un pallonetto di Carosini chiude la frazione.

L’Argentario ha ben compreso che deve alzare il proprio rendimento se non vuole lasciare punti per strada e Moretti decide di schierare fin dall’inizio della terza frazione Paoli in contromano, una mossa che si rivela decisiva per riportare in via definitiva il pallino nella mani della Trentino Energie, come dimostra l’avvio della terza frazione, connotata proprio dalle rasoiate mancine dell’opposta, che firma il cambio palla dell’1-1 e poi confeziona tre battute in grado di generare due fast vincenti di Varani e un ace su Blasi. Polezzi firma il 2-6, poi con Varani dai nove metri l’Argentario dilaga, sfruttando un attacco di Ori, anche lei in campo dall’inizio del set, due errori dell’Ata e un ace. Il 3-11 è punteggio troppo pesante per lasciare spazio a rimonte dell’Ata, che prova comunque a riavvicinarsi, memore di quando era accaduto nella prima frazione, portandosi fino all’11-15, poi però Polezzi e compagne sfruttano un ottimo momento di Ori per andare a chiudere: sono suoi i punti numero 17, 18, 19, 20 e 22 (un ace), che avvicinano il 16-15 finale.

Ormai l’Argentario è lanciato. In avvio di quarto set mette subito le cose in chiaro, portandosi sullo 0-4 grazie alla premiata ditta Paoli (al servizio) – Varani (in attacco), poi con le battute di Ori l’Ata torna di nuovo in balia delle avversari, incassando altre tre break per mano di Tasholli e Granieri (errori) e di Pucnik, che mura Blasi. La Walliance risponde con due muri (Blasi e Granieri), che valgono il 7-11, ma la squadra di Mongera ormai è stata completamente abbandonata dal fondamentale dell’attacco, attraverso il quale di qui alla fine della frazione raccoglie appena due punti, uno dei quali della regista Granieri, che non sa più a che santi votarsi. L’Argentario ci mette del suo con ben otto errori di tutte le fogge, ma non perde mai il controllo della situazione, chiudendo 21-25 con un attacco di Pucnik, che prima viene valutato out dall’arbitro, poi, dopo consulto con il secondo, in campo.

Il tabellino completo

Autore
Andrea Cobbe
© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,562 sec.

Classifica

Notizie

Foto e Video