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L’UniTrento prosegue la corsa, si ferma l’Argentario

Pur senza convincere, l’UniTrento regola il Cordenons in tre set e continua il suo inseguimento al Massanzago. L’Argentario le prova tutte, ma non riesce a domare il Valsugana e perde in quattro set. Ora gli argentonero sono in zona retrocessione.

Una prestazione in calando, quella della squadra in divisa amaranto. Dopo un primo set dominato in lungo e in largo sul Cordenons, l’UniTrento ha progressivamente spento le luci e i cambi in serie operati da coach Conci non hanno invertito il trend. Gli studenti hanno fatto molto male agli avversari in avvio con il servizio di Bonizzato, il quale ha permesso loro di trovarsi in un batter di ciglia avanti 17-9 per poi poter agilmente controllare il risultato, tanto che il tecnico trentino aveva già rivoltato la squadra come un calzino negli ultimi punti.
Più equilibrato il secondo parziale, vuoi per una reazione dei friulani, vuoi per un ritmo meno forsennato dei padroni di casa. Le cose sono cambiate sul 17 pari, quando Brignach prima ha messo a terra il pallone del vantaggio poi dai 9 metri ha posto le basi per l’allungo (21-17), che ha deciso la frazione.
Il terzo periodo è iniziato meglio, il muro di Coser e l’attacco di Polacco hanno spinto l’UniTrento sul 15-11 e il successivo muro di Pellacani è valso il 17-12. Cinque punti di distacco neutralizzati in poco tempo dagli ospiti. I padroni di casa hanno peccato di eccessiva sicurezza e commesso troppi errori. I friulani hanno così agguantato il pari sul 24-24 per gentile concessione dei locali, che hanno mandato fuori due volte il pallone che poteva chiudere l’incontro. Gli studenti sono riusciti a mettere al sicuro i tre punti con due guizzi nel finale del secondo e terzo parziale. Il punto di Parolari su una rigiocata e il muro di Brignach hanno evitato un ulteriore pericoloso quarto set.
In classifica nulla cambia, le prime cinque hanno tutte conquistato tre punti e tutto fa pensare bisognerà attendere lo scontro diretto tra Bolghera e UniTrento per vedere qualche cambiamento.

Le ha provate tutte anche l’Argentario, ma non è riuscito ad avere la meglio sul Valsugana e ora si ritrova in piena zona retrocessione. Per sorprendere i veneti coach Taborda ha rivoluzionato il sestetto, proponendo Simoni opposto, Frizzera e Braito in banda, Miah e Bandera al centro. L’effetto sorpresa ha funzionato nel primo set. I minatori hanno sempre guidato nel punteggio e allungato nel finale con Frizzera e Braito per portarsi avanti nel computo dei set. Al rientro in campo tutto è cambiato, il Valsugana ha dominato la scena e rimesso in discussione l’incontro. Ne è scaturito un bel match nel terzo parziale, dove gli argentonero sono stati bravi a recuperare una situazione difficile (da 11-16 a 18-18), ma lo sprint ha premiato gli ospiti. Copione identico nella quarta frazione. Valsugana avanti 14-18, Argentario di nuovo in partita (18-19) e padovani che allungano, in maniera decisiva, nel finale dell’incontro, chiuso al terzo tentativo. La classifica si fa difficile, ma per fortuna è ancora corta. I Miners si trovano in terzultima posizione a un solo punto dalla linea di galleggiamento e a due dal Treviso, ma anche Cordenons e Portogruaro a quota 19 non sono tranquille. Tutto può accadere, ma i cognolotti devono riprendere al più presto a fare punti.

Autore
Paolo Trentini
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