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Daniele Di Cristina direttore generale della Trentino Volley

Dopo aver archiviato, due anni fa, il lungo “regno” di Diego Mosna, deus ex machina della società e dei suoi trionfi per 21 anni, la Trentino Volley ha compiuto questa mattina un primo passo verso il superamento della reggenza di Bruno Da Re, il general manager subentrato al padre fondatore nell’ottobre del 2021 per garantire continuità al club, che fino a ieri cumulava su di sé anche gli incarichi di presidente e direttore sportivo. Il primo, quello di direttore generale, è stato infatti affidato a Daniele Di Cristina, ingegnere trentino classe 1971, con un curriculum che lo ha visto ai vertici di imprese come Carlisle Brake & Friction (dal 2013 a oggi), Carraro Spa (dal 2007 al 2012) e Dana (dal 1998 al 2001). A lui il compito di gestire la macchina organizzativa e quella del marketing, vitale per una società sportiva di alto livello come quella di via Trener.

Per il momento non sono previsti altri annunci, sul fronte dell’organigramma della Trentino Volley, ma nel momento in cui Bruno Da Re uscirà di scena serviranno un presidente e un direttore sportivo, quello che si occupa di scegliere giocatori e staff. Due passaggi che per ora non sono all’ordine del giorno, come ha chiarito il vice presidente Mauro Poli nel corso della conferenza stampa di presentazione di Di Cristrina, svoltasi questa mattina nella sala conferenze di Trentino Marketing, il luogo che si solito viene prescelto per celebrare i passaggi più importanti.

Le dichiarazioni

«Il nostro percorso di consolidamento continua all’insegna della sostenibilità, intesa nel senso più ampio e al tempo stesso più concreto del termine. – ha dichiarato Mauro Poli, Vicepresidente di Trentino Volley - Trentino Volley affonda le proprie radici in questo territorio ed è con questo che intende continuare a crescere. L‘impatto sociale che generiamo è significativo e va ben oltre lo spettacolo e le vittorie. Siamo una società pallavolistica a capitale sociale distribuito, uno dei pochi esempi in Italia. Ci impegniamo a interpretare il futuro, mettendo al centro la consapevolezza che questa realtà sia un bene comune da tutelare e rafforzare, sempre. Tutto ciò senza dimenticare i risultati sportivi, che saranno sempre uno dei nostri grandi obiettivi e che hanno fatto conoscere Trentino Volley in tutto il mondo».

«A distanza di quasi due anni dalla mia nomina a presidente di Trentino Volley, posso dire di essere molto orgoglioso di quanto abbiamo realizzato. – sono parole di Bruno Da Re - La governance della società definita nel 2021 è in cammino. Abbiamo affrontato un cambiamento culturale significativo e non è stato semplice. L’ingresso di Daniele sta nel solco che abbiamo già tracciato: un’iniziativa declinata al futuro, che guarda alla continuità dell’impresa, alla sua sostenibilità economica e gestionale. Entra in squadra un manager che ha dimostrato sul campo apertura mentale e grande attenzione alle persone e ai talenti che esprime. È una caratteristica umana che ci assomiglia, la portiamo in campo ogni volta che giochiamo».

«Assumere questo ruolo in una società come Trentino Volley è un grandissimo onore come manager, come sportivo, come trentino. – è stata la prima dichiarazione di Daniele Di Cristina - Per gran parte della mia vita lavorativa mi sono occupato di tutt’altro e mai avrei pensato a un cambiamento così radicale. Aggiustare la rotta era nelle mie intenzioni, certo. Volevo tornare in Trentino, una scelta di vita, per me e per la mia famiglia. Passare dall’ingegneria delle macchine al Volley non era nei piani, ma quello che ho visto in questa società e le persone che ho conosciuto mi hanno convinto ed entusiasmato. È una sfida bellissima quella che mi aspetta e mi piace pensare che tutta l’esperienza vissuta come manager in paesi così lontani e diversi dall’Italia potrà essere utile anche in Trentino Volley. Anche il mio impegno in Enactus potrà contribuire al raggiungimento dei nostri obiettivi: guardare al bene superiore dando spazio al talento e al dialogo tra mondi diversi (Accademia e Impresa in quel caso) è l’approccio vincente anche di questa società».

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