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A1 Femminile

Milano fa sfilare le sue stelle, ma l'Itas si prende un set

Basta un set, per ora, per registrare qualche passo avanti rispetto alla prima di campionato. L’Itas Trentino riesce a portare alla quarta frazione la sfida casalinga di ieri sera contro l’Allianz Milano e archivia la prima esibizione alla ilT Quotidiano Arena con qualche motivo di soddisfazione, ovvero la conquista del primo venticinque in A1, un traguardo per ora simbolico, dato che la differenza fra le due squadre è apparsa macroscopica se si guarda all’intero match.

Nessuno chiedeva ovviamente a Guiducci e compagne di muovere la classifica contro una corazzata come quella del Vero Volley, che fra il resto ieri sera ha schierato quasi tutte le proprie stelle, da Orro a Egonu, da Sylla a Daalderop, fino alla Rettke e ha tenuto in panchina giocatrici che a Trento sarebbero stelle di prima grandezza, come Prandi, Cazaute, Bajema e Malual, la giovane opposta avviata al volley dall’Argentario, ma di cominciare a mostrare le proprie qualità migliori. La squadra, invece, rimane difficile da giudicare, perché mancano ancora due titolari di esperienza come capitan Rossella Olivotto e soprattutto l’opposta Valentina Zago, e perché si fatica a capire quali saranno i punti di riferimento del gruppo in campo, visto che la stessa Zago ha mosso solo qualche passo in campo e Shcherban ha vissuto due serate da incubo contro Conegliano e Milano (15 palloni a terra su 55 attaccati nelle due gare). Di tempo ce n’è, ma non tantissimo, per prendere le misure alla categoria. Le statistiche sono abbastanza impietose: 50% - 33% in attacco e 14 muri a 5 dicono molto della differenza di potenza e centimetri fra i due team.

La cronaca

Ci sono ben 1.500 persone, poche per gli standard della SuperLega, tantissime se paragonati a quelli portati in via Fersina della Trentino Rosa due anni fa, per assistere alla prima casalinga dell’Itas Trentino, ma soprattutto per vedere in azione le azzurre Orro, Sylla, Egonu e Folie. Marco Sinibaldi, ancora privo di Angelina, Olivotto e Gates, fermatasi nel corso dell’allenamento di venerdì, e con Zago a mezzo servizio, deve affidarsi a Gaia Guiducci in regia, Carly DeHoog opposta, Yana Shcherban e Francesca Michieletto schiacciatrici, Gaia Moretto e Giulia Marconato centrali, Francesca Parlangeli libero. Marco Gaspari risponde estraendo dal cilindro Alessia Orro in regia, Paola Egonu opposta, Myriam Sylla e Nika Daalderop schiacciatrici, Raphaela Folie e Dana Rettke al centro, Beatrice Parrocchiale libero. Ovvero qualcosa di più della nazionale italiana.

Il primo allungo è dell’Allianz, che porta a casa tre break point con gli attacchi di Daalderop (2) e Orro, ma il 2-5 viene annullato dagli errori della stessa Daalderop e di Sylla (5-5). Si tratta solo di schermaglie iniziali, perché un ace di Daalderop su Shcherban e un attacco di Egonu da altezze siderali portano Milano al +3 e a chiudere di fatto la frazione quando una pipe di Sylla e un attacco di Daalderop fissano l’8-13, che fa scattare il primo time out di Sinibaldi. Dopo quello del 5-5 Trento non riesce più a portarsi a casa nemmeno un break point, mentre il Vero Volley dilaga con quelli di Rettke, Orro (muro su Shcherban) ed Egonu (ace sul corpo della neoentrata Zago, che non riesce a spostarsi). Una fast di Rettke fissa il 17-25.

Nel secondo set Milano impiega un po’ di più per scrollarsi di dosso le gialloblù. Lo fa prima con Sylla, che realizza il primo break point della frazione (5-6), poi con una serie di errori trentini, che alimentano il turno alla servizio di Myriam, insieme agli attacchi vincenti di Folie, Daalderop ed Egonu. Quando la polvere si alza sotto c’è un ingiocabile 6-13. Daalderop è scatenata e va a segno per il 9-17 e 9-18, dall’altra parte della rete solo una motivata Zago riesce ad infilare qualche pallone fra le mani del muro milanese. In campo ora c’è anche Mason per Michieletto, che nel finale realizza un attacco e un muro, i quali limitano il passivo finale al 20-25.

Nella terza frazione nelle file di Milano cala un po’ la concentrazione e l’Itas ne approfitta subito portandosi avanti 3-0 con qualche lampo isolato di Shcherban. Le ospiti faticano a rimontare e vi riescono sull’8-8, grazie a Sylla, ma un ace corto di Shcherban vanifica subito lo sforzo (10-8). Una serie di errori (Egonu, Folie e Daalderop) aumenta la convinzione della squadra di casa di potercela fare, raggelata da 3 punti consecutivi dell’opposta della nazionale (15-17), che passa ad altezze inarrivabili per tutte le giocatrici trentine. Nel finale, un po’ a sorpresa, Milano implode: ancora il turno al servizio di Shcherban fa soffrire la ricezione ospite e Chiara Mason si esalta, scagliando a terra due palloni (uno in pipe), imitata da DeHoog e questa basta per portare clamorosamente avanti l’Itas. Il punto decisivo è l’ace dell’opposta americana su Daalderop (22-20), gli ultimi due sono gentili omaggi di Folie e Egonu al servizio. Il 25-23 è un piccolo miracolo, che tuttavia rimane isolato, perché nell’ultima frazione l’Allianz fa il bello e il cattivo tempo.

L’avvio vede in realtà l’Itas veleggiare sull’onda dell’entusiasmo, aiutata da tre battute fallose delle ospiti e da alcuni buoni attacchi del terzetto di palla alta. Su 9-7 però la luce si spegne: va al servizio Orro e il muro milanese comincia a bloccare ogni iniziativa trentina, con la nuova entrata Sonia Candi (alla Trentino Rosa dal 2013 al 2015) e soprattutto con Paola Egonu, alla quale basta alzare le braccia per imprigionare due volte Chiara Mason, subito sostituta da Michieletto. Il 9-13 diventa poi un 13-19 con un altro muro di Rettke, 203 centimetri illegali in un campo di pallavolo femminile. Trento sbaglia un paio di battute, per velocizzare le formalità finali, e sbaglia anche il primo tempo del 18-25.

Il tabellino completo

Autore
Andrea Cobbe
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