volley.sportrentino.it
SporTrentino.it
A1 Femminile

Salta la prima testa nell'Itas rosa, quella di Nadia Centoni

Due set conquistati, zero punti in classifica, ultimo posto solitario e alle porte ci sono altre due partite proibitive contro Novara e Scandicci, le prime due della classe. Il rischio che la squadra femminile della Trentino Volley possa giungere alla sesta giornata del suo primo campionato di A1, e quindi praticamente a metà del girone di andata, senza nulla in mano è concreto. Anche se poi arriveranno una serie di match più giocabili, contro le varie Cuneo, Chieri, Vallefoglia, Bergamo, Roma, Busto Arsizio e Pinerolo, il quadro generale ha tinte abbastanza fosche. Persino la Trentino Rosa di due stagioni fa, alla fine retrocessa con l’ultimo posto, aveva fatto molto meglio, dato che dopo 4 giornate aveva già conquistato 4 punti, frutto della vittoria inaugurale di Bergamo e del tie break perso in casa contro Cuneo e di set ne aveva già incamerati il triplo, ovvero 6.

L’inizio della stagione della squadra targata Trentino Volley è stato dunque terribile e il motivo non sta solo nel fatto che le risorse economiche disponibili sono probabilmente troppo esigue per costruire un organico competitivo nella massima serie, fermo il fatto che il budget della squadra maschile non può essere intaccato, ma anche perché gli infortuni si sono susseguiti con una frequenza preoccupante. Prima Zago, Olivotto e Angelina, poi ancora Zago e Gates, ovvero due dei pezzi più pregiati della campagna acquisti estiva, defezioni che stanno aggiungendo problemi ai problemi, oltre a penalizzare il livello degli allenamenti. Una situazione che ha indotto la società a prendere una decisione drastica, come l’esonero della preparatrice atletica, che risponde al nome di Nadia Centoni, ex giocatrice di serie A e della nazionale giunta a Trento nella primavera del 2022 al seguito del marito Duccio Ripasarti, nominato responsabile del settore femminile del club di via Trener. Ora ad occuparsi dei muscoli delle atlete allenate da Marco Sinibaldi sarà Alessandro Gelmi, che seguiva già alcune squadre del settore giovanile maschile e il Volano di B1 femminile.

Roveretano, classe 1984, ha ottenuto la Laurea in Scienze Motorie all’Università degli Studi di Verona nel 2009 e collabora con la Trentino Volley dal 2019. In precedenza aveva lavorato in ambito calcistico nel settore giovanile del Mezzocorona e con le prime squadre di Trento, Dro e Levico Terme.
Si tratta di una soluzione non certo ottimale, dato che Gelmi si dovrà dividere su un’infinità di fronti, ma che la società gialloblù ha evidentemente considerato non più prorogabile, forse anche per dare un primo segnale di reazione.

Le acque sono tutt’altro che tranquille e non è detto che, superati i prossimi due impegni proibitivi, se i risultati continueranno ad essere di questo tenore, non vengano presi altri provvedimenti radicali. In ballo, al di là della salvezza, c’è anche l’immagine della Trentino Volley, abituata ad essere dipinta come un club efficiente ed organizzato, quasi un modello in ambito maschile, che viene messa in discussione da quello che sta avvenendo sul nuovo fronte femminile. Ovviamente quello della condizione fisica delle atlete è solo uno dei problemi, quello più rilevante è la competitività di un organico che per ora tutti i numeri non premiano. Non resta che attendere l’evoluzione degli eventi e soprattutto il rientro di Zago e Gates (peraltro vittima di un incidente domestico nel quale la preparazione atletica non ha alcuna responsabilità) per capire se la squadra potrà lottare fino in fondo per la salvezza oppure no.

Autore
Andrea Cobbe
© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,359 sec.

Classifica

Notizie

Foto e Video