volley.sportrentino.it
SporTrentino.it
SuperLega

La peggiore Itas della stagione saluta subito la Coppa Italia

Un’Itas Trentino irriconoscibile esce di scena dalla Del Monte Coppa Italia in semifinale al cospetto di una Monza, che per lunghi tratti del match le ha dato lezioni di volley e che ha meritato in pieno questo risultato storico. La squadra di Soli è entrata in campo nella peggiore versione vista in questa stagione (insieme a quella del PalaPanini). Si è portata a casa il primo set per il rotto della cuffia, senza mai convincere, non ha nemmeno giocato il secondo, ha vinto il terzo grazie ingresso di Magalini, poi aveva in mano il quarto, quello forse giocato meglio nell’intero match, ma alla fine, lo ha gettato alle ortiche subendo il ritorno dei brianzoli da 22-19 a 23-25, anche con un una grossa dose di sfortuna, vedi il millimetrico fallo di linea di Rychlicki e il muro out brianzolo, che ha sfiorato il corpo di Lavia. Da dimenticare anche il tie break, nel quale i gialloblù sono stati letteralmente presi a pallate.

Ci pensano i numeri, comunque a fissare la pessima prestazione trentina: 40% conttro 50% in attacco, 3 ace contro 6 a fronte di 19 errori dai nove metri (contro 16). E poi i 14 errori in attacco contro appena 5 dei brianzoli. Nulla ha girato nella metà campo gialloblù, a conferma dello scarso feeling che questa società ha con la Coppa Italia, vinta l’ultima volta ben undici anni fa. Monza ha giocato meglio e soprattutto il regista brasiliano Cachopa ha stravinto la sfida con uno Sbertoli impreciso e fuori partita. Non resta che rigettarsi nel campionato e nella Champions League.

La cronaca

Nessuna sorpresa nei due settetti di partenza. Monza deve rinunciare all’infortunato Takahashi e quindi schiera Loeppky in diagonale a Maar, con Cachopa al palleggio, Swarcz opposto, Galassi e Di Martino al centro, Gaggini libero.

L’avvio è tutto nel segno dei campioni d’Italia, che “entrano” molto bene nel match, grazie ad un murone di Lavia su Swarcz e a due errori brianzoli, uno al servizio e uno di Swarcz, che spara out senza trovare il muro (4-1), ma Monza non si scompone e va a ricucire lo strappo velocemente, ovvero con un contrattacco di Leoppky e un muro di Cachopa su Michieletto, incredibile a dirsi. Trento ci riprova con un ace e una pipe di Michieletto (9-6), ma questa non è la “solita” partita contro Monza, dato che i brianzoli ricominciano a far girare a mille la fase break, fatta di tanta difesa e contrattacchi precisi, che si rivelerà fatale (per l’Itas) nel corso dell’incontro: Loeppky mura Rychlicki e subito dopo lo imita Di Martino, poi Michieletto sbaglia da seconda linea (9-10). La frazione è tutta così, Trento accelera, ma non riesce mai a difendere il vantaggio. Sotto 15-16, riesce a giocare un po’ più sciolta e a mettere pressione al cambio palla brianzolo: muro di Michieletto su Swarcz, errore del neoentrato Mujanovic (per l’opposto tedesco), poi ci si mette anche un’invasione di Cachopa a dare manforte ai gialloblù (19-17). Monza non si abbatte e annulla subito tutto, aiutata da un fallo di Sbertoli, da un clamoroso primo tempo di Kozamernik fuori misura e da un contrattacco di Maar, che confezionano il 21-23. A salvare i trentini, a questo punto, interviene un videocheck, che restituisce a Lavia un ace negato dall’arbitro: 23-23. Poi ci pensa Rychlicki, in versione saracinesca, a sbarrare per due volte consecutive le strada a Maar, due muroni che valgono il 25-23 e salvano un’Itas abbastanza mediocre.
In attacco si fronteggiano due attacchi modestissimi 39% (Itas) e 35% (Monza), salvano Trento due muri in più (5-3), l’unico fondamentale che gira ad alti regimi.

La squadra di Soli dovrebbe alzare il numero di giri del motore, invece nel secondo set li abbassa fino quasi a spegnerlo. Un calo di rendimento che non ha spiegazioni plausibili. Già sul 3-5, dopo aver subito un ace di Galassi, incassa un altro ace corto di Loeppky su Laurenzano, un contrattacco di Maar e un altro ace del canadese su Michieletto. Utilizzato anzitempo l’unico time out disponibile, Soli ottiene una temporanea stabilizzazione del cambio palla fino al 10-15, ma di break point non se ne parla. Monza invece ne piazza altri due con un muro di Swarcz su Lavia e un fallo di linea di Michieletto: 12-18. Entrano Acquarone e D’Heer, ma è solo per rimescolare un po’ le carte. Sul 13-19 va al servizio Maar e fa poltiglia del cambio palla trentino: tre attacchi dell’incontenibile Loeppky, un tocco di Galassi, un errore di Michieletto e un muro di Di Martino su Rychlicki confezionano un allucinante 13-25.
L’Itas attacca con il 33% di efficacia, Monza con il 67%, muri ed ace dei gialloblù stanno a zero, mentre i brianzoli ne contano 3 per sorte. È un tracollo che non si giustifica in alcun modo con il primo tocco, nel quale Trento è superiore (52%-40% in ricezione).

La terza frazione ci si attende il cambio di marcia dell’Itas Trentino, ma non arriva mai. Sul 6-6 Loeppky conquista il break, poi Maar lo imita sull’8-9 e così Monza va sul +2. Fabio Soli capisce che deve cambiare qualcosa e decide di mandare in campo Magalini al posto di uno spentissimo Michieletto, una mossa che si rivelerà azzeccata. Sono del veronese, infatti, i contrattacchi dell’11-10. Gli equilibri sono fragili, nessuno dei due cambi palla ora ha delle sicurezze alle quali aggrapparsi. La fortuna dell’Itas Trentino è che in questo finale di set Monza appare meno spietata e lascia spazi di manovra ai trentini, comunque sempre a basso regime. Rychlicki firma il contrattacco del 19-16, annullato da un suo errore e da un primo tempo di Galassi (19-19), poi capitan Podrascanin mette a segno un muro fondamentale su Loeppky (21-19) ed è il sorpasso decisivo, completato da un contrattacco vincente di Lavia (24-21). Nel finale un attacco e un muro di Di Martino fanno venire i sudori freddi ai gialloblù, prima che sia troppo tardi chiude tutto un servizio in rete di Loeppky.
A salvare i campioni d’Italia, ancora pessimi in attacco (41% contro il 52% di Monza) e ancora peggiori in ricezione (19% contro 44%), sono 5 muri contro 1 e un Magalini al 57% (4 su 7) in attacco, ma le premesse per la frazione successiva non sono buone.

L’avvio trentino, invece, è interessante, anzi è il migliore dei quattro set. Un ace di Kozamernik su Gaggini vale il 2-1, un errore in attacco di Maar il 6-4. Sono segnali importanti, come il muro di Rychlicki su Maar del promettente 8-5 o l’errore del canadese che spedisce Trento sul 10-6. In condizioni normali la squadra gialloblù a questo punto divora l’avversario, invece si fa mangiare buona parte del vantaggio nella rotazione con Cachopa al servizio: primo tempo di Di Martino, scriteriato attacco in rete di Sbertoli e siamo 12-11. Rychlicki va a segno e Lavia mura Loeppky (15-11), ma come sempre Monza rimonta immediatamente con un muro al centro su Podrascanin e una pipe di Loeppky, ma quando Michieletto scarica a terra la palla del 20-16 Trento sembra avere la finale in mano. Un ace di Galassi su Lavia ci mette il primo punto domanda (21-19), ma il vero pasticcio avviene quando Eccheli chiede di verificare un salto di Rychlicki da seconda linea e il videocheck trasforma il suo 23-20 in un 22-21 (un millimetro è fatale) che cambia tutto, perché poi il turno al servizio di Loeppky chiude il set: fortunatissimo muro di Di Martino su Lavia, che sfiora la palla di ritorno, poi doppio grave errore di Rychlicki da seconda linea e set regalato a Monza: 23-25.
In attacco i brianzoli fanno ancora una volta meglio dei trentini (50%-55%), ma a fare la differenza sono i due errori in meno in attacco (2-4), i due finali di Rychlicki, per esempio, che pure avrebbe un lusinghiero 62%.

A questo punto l’Itas Trentino è sotto un treno e nel tie break, dopo aver retto il ritmo di Monza fino al 5-6 collassa. Galassi realizza un ace sull’incerto Laurenzano, poi Loeppky mura un Rychlicki in ginocchio e Fernando confezioa un altro ace su Laurenzano. Dopo un cambio palla Monza ricostruisce con facilità irrisoria e manda a segno prima Di Martino e poi Maar (6-11), poi Galassi mura Kozamernik al centro e Rychlicki commette l’ennesimo errore di questo match da incubo. Chiude il match un servizio in rete di Lavia dopo un inutile ace: 9-15.
Imbarazzante il 38% in attacco dei campioni d’Italia (46% per Monza), che vanno sotto a muro (0-2) e sul piano egli errori complessivi (5-2).

Il tabellino

Itas Trentino - Mint Vero Volley Monza 2-3 (25-23, 13-25, 25-23, 23-25, 9-15)
ITAS TRENTINO: Podrascanin 5, Sbertoli 1, Lavia 17, Kozamernik 8, Rychlicki 21, Michieletto 13, Laurenzano (L); D’Heer, Acquarone, Magalini 5. N.e. Nelli, Cavuto, Pace, Berger. All. Fabio Soli.
MINT VERO VOLLEY: Loeppky 21, Di Martino 10, Szwarc 16, Maar 21, Galassi 16, Kreling 2, Gaggini (L); Frascio, Mujanovic, Visic. N.e. Comparoni, Morazzini, Beretta. All. Massimo Eccheli.
ARBITRI: Vagni di Perugia e Cerra di Bologna.
DURATA SET: 26’, 22’, 28’, 29’, 14’; tot 1h e 59’.
NOTE: Itas Trentino: 13 muri, 3 ace, 9 errori in battuta, 14 errori azione, 40% in attacco, 45% (20%) in ricezione. Mint Vero Volley: 11 muri, 6 ace, 16 errori in battuta, 5 errore azione, 50% in attacco, 51% (18%) in ricezione.

Non disponibile per preferenze cookies. Vedi su Youtube.

Autore
Andrea Cobbe
© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,078 sec.

Classifica

Notizie

Foto e Video