L'UniTrento Volley, orfana di Bristot, cade a Bassano
Dopo oltre tre settimane senza impegni ufficiali, l'UniTrento Volley interrompe la sua striscia di nove successi consecutivi nel girone C del campionato nazionale di Serie B. Nel recupero dell'ottava giornata del girone di ritorno giocata mercoledì sera, la formazione Juniores di Trentino Volley si è infatti inchinata in quattro parziali al cospetto del Bassano Volley, cedendo l'intera posta in palio al sestetto veneto e incamerando la prima sconfitta del suo girone di ritorno dopo sette vittorie "piene" di fila. Il sestetto di Francesco Conci, nonostante il passo falso commesso in Veneto, rimane in vetta alla classifica a quota 54 punti, in coabitazione con Monselice con una gara in meno però rispetto ai padovani, visto che tra sette giorni esatti, mercoledì 24 aprile, Mentasti e compagni saranno attesi da un altro impegno infrasettimanale, il recupero del nono turno del girone di ritorno in programma al Sanbàpolis contro il Sol Montecchio.
Una buona prestazione di squadra nel fondamentale del muro, a segno ben 15 volte, non è stata sufficiente ai trentini per conquistare il successo, ottenuto dalla squadra di casa grazie alla maggiore freddezza mostrata nei concitati finali di secondo e quarto set, risoltisi ai vantaggi in favore del Bassano Volley. L'UniTrento, orfana di Bristot, paga i 25 errori complessivi commessi nell'arco del match, in particolar modo in un quarto parziale equilibratissimo in cui Bernardis e compagni hanno regalato decisamente troppo al sestetto veneto. Non bastano i 16 punti di Pellacani, il più continuo nella metà campo trentina con il 56% a rete e 2 muri. Tra le fila ospiti da rimarcare i 26 punti personali dell'opposto ed ex di turno Andrea Polacco.
«Purtroppo è accaduto ciò che temevo, - ha spiegato al termine del match l’allenatore dell’UniTrento Volley Francesco Conci - siamo stati sempre in sudditanza e costretti a rincorrere i nostri avversari, commettendo troppi errori che ci sono costati a caro prezzo soprattutto nei due set persi ai vantaggi. Bastava davvero poco per riuscire a muovere la classifica, soprattutto in un quarto set in cui i nostri tredici errori hanno oggettivamente semplificato il compito dei nostri avversari, senza nulla togliere loro. Dobbiamo aspettarci che contro la prima in classifica giochino tutti al massimo delle loro potenzialità: spero che questa sconfitta ci serva da lezione».
