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L'Itas supera 3-1 la rabberciata Lube, primato solitario

L’Itas Trentino fa sul serio. Alla vittoria contro Verona, a quella contro Vibo Valentia, a quella contro Perugia nella semifinale di SuperCoppa e a quella in finale, valsa il trofeo d’autunno, ora si aggiunge un nuovo scalpo. Si tratta di quello di un’altra big, la Lube Civitanova, caduta in quattro set in una Blm Group Arena, che, pur non potendosi ancora riempire come avrebbe voluto e potuto, è riuscita a ricreare intorno alla squadra di Lorenzetti quel clima magico che non si respirava da tantissimo tempo, sia a causa del Covid sia a causa del fatto che una squadra capace di “gasare” i tifosi come questa a Trento mancava da qualche tempo.
Civitanova, in verità, è salita nella città del Concilio con una formazione abbastanza rabberciata, avendo schierato Sottile in regia al posto di De Cecco, Yant in banda al posto di Juantorena e Garcia opposto in vece di Zaytsev, che sta lavorando ai box per recuperare la condizione dopo l’intervento al ginocchio subito in agosto. Indisponibili Juantorena e Kovar per problemi fisici, Blengini è stato costretto a sacrificare anche il palleggiatore titolare per non scendere sotto al numero minimo di tre italiani sempre in campo (Sottile, Balaso e Anzani).
Trento ha attaccato meglio (58%-47%), non solo per quanto concerne le percentuali, ma anche per il fatto di aver commesso la miseria di un errore in quattro set contro i 12 della Lube. Ha trovato in Kaziyski e Michieletto due terminali offensivi micidiali (34 palloni a terra su 56), in Lisinac e Podrascanin due muratori di eccellenza (8 block in due), allestendo un banchetto appetitosissimo per i 2.400 della Blm Group Arena.

Primo set (25-16) - Kaziyski show dalla linea dei nove metri, la Lube arranca

Detto dello starting seven di Civitanova, quello dell’Itas non si discosta dallo schema delle ultime felici uscite, quello che prevede Kaziyski, Michieletto e Lavia contemporaneamente in campo. Dopo un lampo marchigiano (2-3), il muro di casa lancia i gialloblù sul 5-3, che diventa un 8-4 quando Kaziyski comincia a martellare da par suo dalla linea dei nove metri. La sua battuta è fiele per la ricezione della Lube, in particolare dalle parti di Yant. Lavia ha già quattro punti all’attivo, due in attacco e due a muro, ma tutta la squadra gioca bene, supportata dal fatto che Civitanova deve costruirsi degli equilibri partendo da zero. Lo smash del 15-10 dell’onnipresente Lavia aumenta lo spazio fra le due formazioni, ci pensa poi un nuovo turno in battuta di Matey a devastare il cambio palla ospite: muro di Lisinac, ace su Lucarelli, tocco di Lisinac e attacco di Lavia, per il 20-12. Frazione in cassaforte.
I NUMERI – Michieletto ha l’83% in attacco, Lavia il 75%, ci sono 5 muri contro 2 per Trento. Il migliore della Lube è l’ex Lucarelli, che vanta il 60% in attacco.

Secondo set (21-25) – Civitanova reagisce aggrappandosi al servizio e a Simon

Convintasi forse inconsciamente di avere vita facile, l’Itas Trentino inizia la frazione senza la carica agonistica vista fino a pochi minuti prima. I marchigiani vanno sull’1-4 grazie a Simon (servizio) e Lucarelli (muro su Lavia), Yant comincia a carburare e a garantire punti, mentre i padroni di casa non riescono mai ad andare al di là dei cambi palla. Fino al 13-20 conquistano un solo break contro i sei dei biancorossi, commettendo anche qualche errore (Michieletto in attacco, Kaziyski invasione), ma saranno gli unici dell’intero match. Nel finale entra Piani per Lavia (sul 14-20), la squadra raggranella due punti con il solito Kaziyski in battuta, ma il divario da colmare è troppo, anche perché Sottile riesce a servire bene tutti i suoi attaccanti di palla alta. Chiude un primo tempo di Simon.
I NUMERI – Decolla l’attacco dei cucinieri (62%) grazie a Simon e Yant (100% per entrambi), la Lube domina anche a muro (3-0) e in ricezione (56%-35%).

Terzo set (25-11) – Una sola squadra in campo, gli errori di Garcia inchiodano Civitanova

Pungolata nell’orgoglio e da Lorenzetti, l’Itas Trentino riparte con forza dopo il cambio di campo. L’innesco è un ace di Kaziyski su Yant e Lucarelli (5-3), poi con le indigeste float di Lavia i gialloblù decollano, sfruttando tre errori avversari: Anzani e due volte Garcia. Il capitano mette a terra il pallone del 13-6, ma il meglio lo riserva per la serie di battute che sfodera dal 17-9 al 23-9: ace su Yant, errore di Garcia, ace su Balaso, errore di Yant, attacco di Michieletto, muro di Lisinac su Garcia e si pensa già alla frazione successiva.
I NUMERI – L’Itas vanta numeri migliori in ogni fondamentale, in attacco (48%-31%), a muro (3-0), in battuta (4 ace a 0). Impressionante la differenza sul piano degli errori: 0 per Trento, 7 per Civitanova.

Quarto set (26-24) – Una battaglia a suon di cambi palla decisa nel finale

La Lube sa che non ha più margini di manovra se vuole portarsi a casa qualche punto e questa frazione la gioca con il massimo dell’energia di cui dispone. In particolare è Lucarelli a caricarsi la squadra sulle spalle. Suo il turno al servizio che manda avanti i marchigiani sul 4-5), suo un buon numero dei cambi palla che alimentano la giostra quasi infinta cominciata sull’8-7 per Trento e terminata sul 20-18, quando un muro di Podrascanin su Simon interrompe un’alternanza perfetta durata 22 punti. Ma non è l’ultima parola sul set, perché Civitanova riesce ad alzare la voce con due ace consecutivi di Garcia su Kaziyski (20-21), che riaprono i giochi. L’Itas ha il merito di rimanere fredda e ha la fortuna di conquistare un punto del tutto fortuito con la schiena di Michieletto, che respinge nel campo avversario una murata di Simon (22-21). Sul 25-24 Michieletto difende alla grande un primo tempo di Anzani toccato dal muro e dopo due tentativi Kaziyski mette la parola fine sul match.
I NUMERI – L’attacco trentino vanta numeri di eccellenza (62% contro il buon 56% della Lube), che permettono alla squadra di Lorenzetti di compensare lo 0-3 in fatto di ace. Kaziyski ne mette giù 8 su 11, Michieletto 5 su 8, ottimo anche l’apporto dei centrali (5 su 6 in due).

Il tabellino

Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 3-1 (25-16, 21-25, 25-11, 26-24)
ITAS TRENTINO: Michieletto 21, Podrascanin 10, Sbertoli, Kaziyski 17, Lisinac 12, Lavia 11, Zenger (L); D’Heer, Pinali, Cavuto, Sperotto. N.e. Albergati, De Angelis. All. Angelo Lorenzetti.
CUCINE LUBE: Lucarelli 18, Anzani 6, Gabi Garcia 10, Yant 12, Simon 15, Sottile 2, Balaso (L); Marchisio, De Cecco, Diamantini. N.e. Kovar, Juantorena, Jeroncic. All. Gianlorenzo Blengini.
ARBITRI: Curto di Gorizia e Cesare di Roma.
DURATA SET: 21’, 29’, 21’, 27; tot 1h e 38’.
NOTE: 2.400 spettatori, per un incasso di 36.357 euro. Itas Trentino: 10 muri, 5 ace, 13 errori in battuta, 1 errore azione, 58% in attacco, 45% (12%) in ricezione. Cucine Lube: 8 muri, 5 ace, 11 errori in battuta, 12 errori azione, 47% in attacco, 49% (13%) in ricezione. Mvp Kaziyski.

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Autore
Andrea Cobbe
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