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Contro Pinerolo l'Itas si ferma ad un passo dalla vittoria

Non ce l’ha fatta nemmeno stavolta l’Itas Trentino a rompere il digiuno, che dura dal 12 novembre, e a regalarsi la seconda vittoria stagionale. Ci è andata davvero vicina, questo sì, considerando il fatto che nel tie break ha potuto disporre di due match ball, precisamente sul 16-15 e sul 17-16, ma ha gettato al vento le due opportunità e alla fine è rimasta quasi con un pugno di mosche in mano, dato che a questo punto della storia, cioè alla fine del girone di andata, solo le vittorie da tre punti potrebbero contribuire a riportare la squadra trentina nella corsa verso la salvezza. Il bottino complessivo di tre punti al giro di boa è talmente modesto, che se non suona come una retrocessione anticipata poco ci manca: nel torneo passato la stessa Pinerolo affrontata ieri sera riuscì infine a mettersi in salvo conquistando 19 punti e vincendo 6 partite, ma a metà strada ne aveva 6 e Perugia era ad una sola lunghezza di distacco. Stavolta l’obiettivo è Casalmaggiore, che di punti ne vanta ben 6 in più.

La squadra gialloblù ieri sera è stata capace di giocare una partita ad armi pari, come non le accadeva da tempo, dominando il primo set e lottando fino in fondo nel terzo, quarto e quinto e se alla fine non ha esultato è stato perché le è mancato quel pizzico di fortuna e di spregiudicatezza che in stagioni come questa trovano sempre le avversarie.

In un incontro che ha messo di fronte due attacchi poco redditizi (34% l’Itas e 35% la Wash4Green), a fare a differenza sono stati soprattutto i 18 muri piemontesi contro i 10 trentini (5 della sola Olivotto). Un vero peccato, perché Pinerolo era incappata in una giornata assai pericolosa sul fronte degli errori (18 contro 12 in attacco e 15 contro 12 al servizio) della quale Trento avrebbe potuto e dovuto approfittare. Sarà per la prossima volta, che però difficilmente si concretizzerà nelle prossime due sfide contro Conegliano e Milano.

La cronaca

Marco Sinibaldi, non potendo disporre in alcun modo di Valentina Zago e Madeleine Gates, conferma DeHoog opposta e Moretto al centro con capitan Olivotto, puntando sulla diagonale tutta italiana Michieletto - Angelina in posto-4. Michele Marchiaro, per difendere il sontuoso sesto posto della Wash4Green, se la gioca con Carlotta Cambi in regia, l’ungherese Anett Nemeth opposta, Indre Sorokaite, lituana naturalizzata italiana capace di vincere due Champions League con la maglia di Bergamo nel 2007 e 2009, e la romena Adelina Ungureanu in banda, l’olandese Tessa Polder e Yasmina Akrari al centro, Giada Di Mario libero al posto dell’influenzata Ilenia Moro, che non ha così potuto tornare su quello che fu il proprio campo due stagioni fa.

Il match comincia all’insegna delle piemontesi, che sfruttano subito una delle proprie rotazioni migliori, quella con Cambi al servizio (che genererà ben 12 break point nell’intero incontro), per portarsi sull’1-4 grazie a tre contrattacchi vincenti, due di Nemeth e uno di Ungureanu in pipe, che poco dopo si ripete in prima linea firmando il 3-7. Fino al 4-8 sembra il solito incontro proibitivo per le trentine, ma quando va al servizio DeHoog tutto cambia, perché riescono a confezionare sei break consecutivi per merito di Olivotto (muro), la stessa americana, che abbatte Nemeth, e Michieletto con un pallonetto, poi aiutate da due errori consecutivi di Ungureanu e da un altro muro di Olivotto sull’opposta, che a quel punto lascia il campo per la svizzera Maja Storck.
La capitana trentina è scatenata e firma anche i punti numero 12 e 13 con una fast e un muro su Sorokaite, poi tocca ad Angelina esultare per il 14 e il 15-10. Pinerolo è tramortito e non riesce a riprendersi, subisce altri tre errori della propria opposta (la rientrata Nemeth), scivolata fuori dalla partita, subisce un ace di Michieletto e se ne va al cambio di campo sul 25-17, una bella batosta.

Nel secondo parziale non può che schierare Storck nel ruolo di opposta, una mossa che si rivela vincente, nel breve (il set) e nel lungo (la partita) periodo. La reazione della Wash4Green è assai decisa: con tre muri vincenti (due di Akrari) vola sul 2-4, poi contribuiscono a rendere irraggiungibili le piemontesi un errore di Angelina, un contrattacco della solita Storck e un altro muro di Polder su DeHoog. Siamo solo sul 2-7, ma la frazione è segnata. L’Itas Trentino sbaglia due servizi di fila e un primo tempo con Moretto, poi alza bandiera bianca quando un videocheck punisce un diagonale out di Angelina e Parlangeli sbaglia completamente il secondo tocco in bagher (7-16). L’Itas riesce a ritrovare un po’ di fiducia nel finale, rimontando da 13-22 a 17-22 grazie a due ace di DeHoog e due errori di Pinerolo, ma è troppo tardi per tornare in corsa: due attacchi e un muro di Sorokaite, chiamata in causa quando i palloni sono più pesanti, archiviano il 17-25.

Il terzo set comincia con una sola squadra in campo, quella di casa, che sulle ali dell’entusiasmo vola prima sul 3-1 con tre attacchi dell’inarrestabile Angelina, e poi sull’8-3 grazie a DeHoog, Michieletto (muro su Storck) e Ungureanu (altro errore). Pinerolo è in difficoltà, ma piano piano comincia a recuperare terreno, prima con Sorokaite (10-6), poi grazie ad uno scontro fra Moretto e Guiducci sul secondo tocco e ad un attacco di Storck dopo una bella difesa di Cambi (12-9). Fino al 22-20, tuttavia, l’Itas Trentino riesce a tenere le piemontesi a distanza di sicurezza, soprattutto grazie alla coppia DeHoog - Angelina, ma ad un passo dal secondo traguardo di tappa le gialloblù frenano paurosamente, prima subendo tre attacchi di fila di Storck (due sono break point), poi, dopo che un coraggioso tocco di Cambi per correggere una ricezione lunga ha annullato l’unico set ball trentino, un attacco di Sorokaite e uno della scatenata Storck, che valgono il beffardo 24-26.

Il ko brucia, in casa trentina, ma se non altro la sfida è tornata in equilibrio. Lo conferma la quarta frazione, che inizia nel segno di Pinerolo, abile a sfruttare quattro errori dell’Itas (due al servizio e due in attacco con Angelina e Michieletto), un ace di Sorokaite e i muri di Akrari e Ungureanu su DeHoog, per portarsi sul 5-9, ma poi la squadra di Sinibaldi riesce a rendere inoffensiva la fase break delle ospiti e a costruire i punti necessari son solo per rimontare, ma anche per portarsi al comando. Cominciano un muro di Olivotto su Storck e un errore di Sorokaite (9-10), proseguono l’opera un pallonetto di Michieletto e un errore di Storck, alla quale ormai si legano a doppia mandata i destini delle piemontesi (20-19). Quando Ungureanu, in evidente difficoltà, commette l’errore del 23-21 il tie break sembra cosa fatta, ma Trento risponde con quello di Olivotto, che annulla il primo set point, mentre Storck mette a terra la palla del 24-24. Un tocco sotto rete della capitana trentina e un’invasione di Akrari rimettono però tutto a posto: 26-24.

Il set di spareggio è una una sfida dall’esito incerto fino all’ultimo respiro. Lo approccia meglio l’Itas, che si conquista il cambio di campo sull’8-6 grazie ad una serie di errori (4) delle sempre meno lucide piemontesi, che però riescono a trovare la parità sul 10-10 grazie ad un ace di Sorokaite, al quale risponde Marconato, subentrata a Moretto sul 5-8 della quarta frazione, con la battuta vincente del 13-11. Un muro di Polder su DeHoog nega alla americana il 14-11 che avrebbe praticamente consegnato la vittoria a Trento, poi Storck ha il coraggio di forzare la battuta, raccogliendo un contrattacco vincente di Cambi, sempre lucidissima e non a caso premiata quale mvp a fine incontro, e un altro muro di Polder stavolta su Michieletto. Ora, sul 13-14, è Pinerolo a poter chiudere, ma il set va per le lunghe. Michieletto annulla un match ball, poi tocca ancora a Polder, in fast, annullare il primo trentino. Sul 17-16 DeHoog tocca maldestramente in palleggio una palla respinta dal muro e subito dopo attacca out (17-18), poi Shcherban due volte e Michieletto annullano altri tre match point a Pinerolo, che, infine, sul 20-21, va a segno con un attacco di Ungureanu.

Il tabellino completo

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Autore
Andrea Cobbe
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