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L'Itas Trentino collassa, Milano banchetta alla ilT Arena

Dopo il netto successo per 3-1 sul campo di Monza in gara 2 della semifinale scudetto l’Itas Trentino è entrata in un tunnel dal quale non sembra più capace di uscire in alcun modo. Ha perso tre partite di fila contro i brianzoli, lasciando loro la finale scudetto, e ne ha perse già due di fila contro Milano, dopo aver vinto la prima, nell’assurda serie che garantisce la Champions League. Quello di questa sera più che un ko, è stato un crollo, causato dal collasso della squadra negli scambi finali del primo e del secondo set e in quello completo della terza frazione, che i gialloblù non sono riuscuiti nemmeno a giocare.

Il rapido ko di oggi, il quinto nelle ultime sei partite, è arrivato al termine della peggior prestazione dell’anno. Un ricezione improbabile (34% di tocchi precisi e 13% di perfetti) e un attacco che non ha mai trovato alcun punto di riferimento al quale aggrapparsi hanno spianato la strada ad una Milano determinata, ma aiutata non poco dalla passività trentina. Il rientro di Sbertoli sembra aver influito poco o nulla sul rendimento della squadra, probabilmente perché non era Acquarone il problema di base, ma tutto il sistema di gioco che è imploso con lo sfinimento dei due posti 4 della nazionale e le prove deludentissime di Laurenzano, lontano parente del giocatore visto in regular season.
La serie non è ancora finita, ma come si può immaginare che questa squadra spossata possa rigenerarsi in tre giorni? Potrebbe provare a recuperare Lavia, ma sarebbe sufficiente? Una battuta che non incide più, una ricezione precaria, un attacco di palla alta assolutamente discontinuo stanno accompagnando le prestazioni di questo team ormai da settimane, perché ci sono motivi strutturali e non episodici che li generano. Non resta che attendere sabato sera per sperare di essere smentiti.

La cronaca

L’Itas Trentino inizia la sfida con Sbertoli in regia e con Magalini in posto-4, l’assetto che aveva cominciato gara-2. L’Allianz non ha motivo di cambiare la formazione composta dalle diagonali Porro – Reggers, Ishikawa – Mergarejo e Loser – Vitelli.

Il primo break point è generato da un errore di Rychlicki, si tratta solo di un innocente 1-2, ma dice già molto del cliché che seguirà la partita, anche perché la base è un ottimo servizio di Porro. Per pareggiare i conti interviene un muro di Michieletto su Reggers (6-6), ma lo sforzo, come avviene quasi sempre in questi playoff, viene immediatamente neutralizzato da un ace di Mergarejo su Magalini e da un contrattacco di Ishikawa (6-8). Loser indovina anche il muro al centro su Kozamernik (7-10) e lo stesso centrale argentino infierisce poco dopo con un ace su Magalini (10-14). La reazione dell’Itas Trentino si innesca grazie ai servizi di Sbertoli, combinati con il muro di Kozamernik su Ishikawa, quello di Rychlicki su Reggers e un errore dell’opposto belga. Il 17-17 dovrebbe rinvigorire la squadra gialloblù, che invece, dilapida immediatamente tutto. Serve Porro, Rychlicki manca in mano e out in un contrasto, Ishikawa mette a terra l’ennesimo pallone e Milano vola sul 17-10, che è già stretto parente del 22-25 finale, perché poi non succede quasi nulla che sia degno di nota. Kozamernik prova a dare la scossa con un block su Loser (19-20), ma è un lampo nel grigiore finale del gioco trentino. Prima della fine Ishikawa fa in tempo a firmare il break del 22-25.
I numeri raccontano di una sostanziale parità in attacco (43%-42%), ma Milano vanta due ace in più e un errore in meno su azione, pur avendo realizzato due muri in meno dell'Itas. Il 30% in attacco di Michieletto e il 44% di Rychlicki dicono quasi tutto dello stato di forma dell’attacco trentino.

Nel secondo set i padroni di casa partono di gran carriera, una situazione, anche questa, osservata un sacco di volte in questi playoff, e quasi sempre ininfluente ai fini del risultato finale. Un muro di Kozamernik e un contrattacco di Rycklicki, sempre con la complicità delle ottime battute di Sbertoli, valgono il 4-1, poi sbaglia al servizio Ishikawa, sbaglia in attacco Reggers e siamo sul 5-1. Milano stabilizza il cambio palla e accorcia le distanze con un muro di Loser su Michieletto (8-7), poi ci pensano le battute di Ishikawa a mandare nella buca un’Itas fragilissima, ferita da un muro di Loser su Kozamernik, un attacco di Mergarejo e un ace su Rychlicki, allineato in una linea di ricezione a quattro. Un muro di Magalini su Reggers, l’unico fondamentale che funziona davvero nella metà campo gialloblù, riporta almeno la parità (12-12) e la possibilità di giocarsela. Lo schiacciatore veronese firma anche l’ace corto su Catania che vale il 16-15 e fino al 21-19 sembra che stavolta l’Itas Trentino possa farcela. Invece dopo il cambio palla centra Kaziyski al servizio e, pur non tirando mai particolarmente forte, ci rimane per quattro turni. Porro mura Magalini, Ishikawa mette a terra la palla del 21-22 e Mergarejo quella del 21-23 con un muro su Rychlicki. I cambi palla di Mergarejo e Ishikawa garantiscono il 22-25 che seppellisce l’Itas Trentino.
L’Allianz vanta un +3% in attacco (56%-59%), che sembra poco cosa, ma invece vale tanto, alla luce del fatto che lo ha eseguito 29 volte contro le 18 dell’Itas, con 17 punti conquistati contro 10. Michieletto rimane sotto terra (33%), a poco serve l’80% di Magalini, che in ricezione va in aceto, così come l’irriconoscibile Laurenzano (20%).

La terza frazione ha un senso fino al 2-2. Poi Porro dalla linea dei nove metri ridicolizza la ricezione e il cambio palla trentini: ace su Magalini, ace su Laurenzano, ace su Laurenzano, contrattacco di Ishikawa e siamo già sul 2-6. Con Loser al servizio Mergarejo, Vitelli (muro su D’Heer, schierato nello starting six al posto di Podrascanin) e Reggers realizzano break point a grappoli, poi tocca Ishikawa e Mergarejo conquistare un irreale 6-14. Nulla ha più senso della partita che sta giocando la squadra ancora per poco campione d’Italia. Poi c’è spazio per l’ennesimo ace di Porro su Laurenzano, che non può essere sostituto in virtù del fatto che Pace viene impiegato come schiacciatore al posto di Magalini quanto è in seconda linea. La partita diventa un allenamento, che va finalmente a chiudersi quando Reggers mette a terra la palla del 14-25.
L’attacco dei padroni di casa crolla al 32%, contro il 48% di Milano, che vanta anche un 4-1 a muro e un 4-2 al servizio. In ricezione l’Itas chiude con il 26% di tocchi positivi e il 4% di perfetti, un disastro. Stavolta sono il 33% di Rychlicki e il 14% di Magalini in attacco a raccontare quasi tutto.

Il tabellino completo

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Autore
Andrea Cobbe
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