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Itas Trentino corsara a Verona, ma che faticaccia...

Per non farsi mancare nulla e per non fare mancare nulla a Simone Giannelli, al rientro in campo dopo due settimane di clausura per il Covid-19, l’Itas Trentino ha disputato altri cinque set a Verona, nella settimana in cui ne aveva già affrontati altri cinque contro il Novosibirsk, quattro contro il Karlovarsko e tre contro il Friedrichshafen. Un tour del force massacrante, dal quale però è uscita con quattro vittorie e con molte sicurezze in più rispetto a quelle che vantava prima di questo ciclo terribile. Dopo essersi trovata sotto per 2 set a 0, non tanto per carenze tecniche in qualche fondamentale, quanto per aver dilapidato decine di free-ball (come si chiamano in gergo le ricostruzioni semplici), i gialloblù hanno abbassato la testa e hanno cominciato una rimonta terminata con un tie break dominato dopo un punto contestatissimo, il cui esito nemmeno il videocheck è riuscito del tutto a chiarire.

Primo set (25-23) - Verona la spunta di un soffio grazie agli ace e ai muri

Le squadre si schierano con i settetti annunciati: gli scaligeri si affidano alle diagonali Spirito – Jensen, Kaziyski – Jaeschke e Aguenier – Caneschi, con Bonami libero, i trentini rispondono con Giannelli – Abdel-Aziz, Lucarelli – Michieletto, Podrascanin – Lisinac, con Rossini libero.
Fino al 3-3 sono solo cambi palla, poi Nimir in attacco coglie il primo break dell’incontro, al quale Verona risponde con una pipe dello scatenato Kaziyski (6-5). La sfida è divertente, gli scambi lunghi e le opportunità break si sprecano: un pallonetto di Lucarelli vale il 6-7 al termine di un’azione spettacolare, poi in due rotazioni la Nbv fa valere la propria superiorità al servizio (ace di Jensen su Lucarelli) e a muro (Aguenier su Michieletto), portandosi sull’11-9. Un muro break su Aguenier lo esibisce anche Lisinac (11-11), ma poi il francese gli restituisce il maltolto (14-12). Il problema dell’Itas è che Kaziyski continua a superare il muro a tre, benché il servizio degli ospiti costringa Verona e giocare in maniera scontatissima. Aguenier mura anche Nimir, soffocando l’ennesima occasione break trentina sprecata. Il gioco degli allunghi continua: muro di Lucarelli per il 15-15, primo tempo di Caneschi per il 18-16, bordata di Abdel-Aziz da seconda linea per il 19-19, poi sul 21-20 Kaziyski e il videocheck decidono il set: il bulgaro batte vicino alla riga di fondo campo, secondo l’arbitro è out, secondo l’occhio elettronico è ace: 22-20. Dal 23-22 in poi Trento sbaglia entrambi i servizi che si procura e lascia la frazione ai padroni di casa.
I numeri – Netta la superiorità trentina in attacco (50% - 38%), ma Verona mura di più (4-2) e lavora meglio in battuta (2 ace con 4 errori contro 0 ace con 6 errori). I centrali trentini volano (5 su 6 in due), Lucarelli gira a mille (60%), stecca invece Michieletto (17%).

Secondo set (26-24) - Lo spreco trentino nel finale viene pagato caro

Dopo il cambio di campo la Nbv riparte con due break, subito rallentata da un ace di Abdel-Aziz su Kaziyski (2-2). Sul 4-4 due primi tempi di Lisinac (ottime le battute di Podrascanin) spingono gli ospiti sul +2, ma Verona impiega poco per ribaltare la situazione e lo fa nel turno avviato dai servizi di Aguenier, valorizzati da un errore di Lisinac, uno di Michieletto e da un muro di Caneschi su Nimir (7-6). L’olandese non ci sta e con due bordate al servizio (ace e smash di Podrascanin) riporta davanti i suoi (11-12). L’equilibrio è massimo, un muro di Giannelli su Jensen, l’opposto danese classe 1999 prelevato da un college americano, e un ace di Michieletto su Kaziyski (16-18) sembrano conferire un impronta decisiva alla frazione, tanto che un errore di Kaziyski in seguito aumenta ancora il vantaggio trentini (18-21). Sul 20-22, però, il bulgaro firma il contrattacco del 21-22 e il patatrac è servito un attimo dopo. Sul 22-24 l’Itas dispone di due set ball, Jaeschke annulla il primo, poi va al servizio Aguenier e il cambio palla ospite va nel panico: Verona difende a va a segno con Jensen (24-24), difende e va ancora a segno col danese (25-24), poi chiude con un muro di Caneschi su Lisinac.
I numeri – Questa volta Verona attacca molto meglio degli ospiti (54%-44%), che pagano il 15% di Abdel-Aziz (2 su 13!), le difficoltà del muro (1 punto) e non capitalizzano il 3-0 in fatto di ace, né le cifre nuovamente eccellenti dei due centrali (9 su 12 in due). Verona ritrova Jaescke (67% dopo il 17% della prima frazione).

Terzo set (22-25) - Decolla la fase break trentina, crolla l’attacco scaligero

La rabbia per aver ceduto in quel modo il secondo set è visibile nei volti dei giocatori ospiti, che hanno il merito di scaricarla in campo: subito 3-0 con Nimir indiavolato dalla linea dei nove metri. Poi addirittura 2-6 con un ace di Podrascanin su Kaziyski, ma, come era avvenuto all’inizio del set precedente, Verona polverizza subito il cospicuo svantaggio nella rotazione con Spirito al servizio: errore Abdel-Aziz, attacco di Jensen, muro di Aguenier su Abdel-Aziz, attacco di Kaziyski per il 7-6. La striscia di interrompe solo grazie ad un contrasto vincente di Giannelli. Jensen mura un Michieletto ancora poco lucido, ma poi il giovane schiacciatore piazza due servizi molto efficaci (errore di Jensen e muro di Lisinac su Jaeschke), che segnano il suo cambio di marcia. Gli errori degli uomini di Lorenzetti offrono a Verona i punti numero 12, 13 e 14, per fortuna Lucarelli trova l’unico ace di giornata in questo momento, in cui la Nbv sembra poter allungare. Sul 17-17 Michieletto sfodera un grande attacco, imitato da Abdel-Aziz, che porta il break del 17-19, soffocato da un muro di Jensen su Lucarelli (19-19). Si va verso l’ennesimo finale al cardiopalmo, stavolta però l’esito è diverso, dato che un ace di Di Nimir su Jaeschke (20-22) e un muro di Michieletto su Jensen (21-24) portano break pesantissimi. Chiude Abdel-Aziz.
I numeri – L’Itas Trentino è superiore in tutto, in attacco (44%-39%), ricezione (47%-45%, ace (4-0), pari i muri (3-3). Questa volta al centro Trento praticamente non esiste (1 su 3), ma ci pensano i giocatori di palla alta. Verona, specularmente, paga il down del proprio intero attacco di palla alta (8 su 22).

Quarto set (20-25) - Trento lo tiene in pugno dall’inizio alla fine

Ritrovata un po’ di fiducia, l’Itas Trentino capisce che si può fare. L’avvio della quarta frazione è dominato dalle prove di forza di due giocatori, Podrascanin e Lucarelli, che da soli, mettono Verona in un angolo. Il serbo firma i punti numero 1, 2, 3 (muro su Jensen) e 4, il brasiliano quelli numero 5, 6 (muro su Kaziyski), 8 (altro muro su Kaziyski) 10, e 12 (pipe). Nel frattempo il servizio di Podrascanin ha già fruttato 4 break point (da 4-5 a 4-8). Poi il testimone passa ad Abdel Aziz per i cambi palla e per il turno al servizio che spinge gli ospiti dal 15-19 al 15-21. Nel finale infieriscono ancora Podrascanin (7 punti nella frazione), Lisinac e Lucarelli.
I numeri – Il dominio trentino è testimoniato dalle cifre relative all’attacco (64%-43%), al muro (4-1) e alla ricezione (53%-30%). I centrali dell'Itas tornano sugli scudi (7 su 10 in due), i tre attaccanti volano con un ottimo 9 su 15. Verona paga il crollo di Jensen (14%).

Quinto set (10-15) - Dal 7-7 in poi c’è una squadra sola in campo

L’ultima frazione è avvincente e sfugge ad ogni trend precedente, infiammandosi subito: sul 2-3, dopo un attacco break dello scatenato Lucarelli, Podrascanin batte bene e sulla ricezione lunga veronese Spirito, in seconda linea, salta con una mano per alzare prima che il pallone finisca nel campo trentino, ma nel contempo Lisinac lo schiaccia, colpendo la mano del regista (vedi immagine sottostante). Sulle prime l’arbitro ravvede il fallo del centrale serbo, Lorenzetti però chiama in causa il videocheck e dopo una interminabile analisi delle immagini gli arbitri invertono la decisione, considerando valido l’attacco di Lisinac e falloso il tocco di Spirito. Gli animi si accendono, la discussione non si placa e alla fine l’arbitro Boris sventola addirittura il cartellino rosso in faccia a capitan Kaziyski: si passa quindi dal 3-3 al 2-5. Sul 5-7 Verona dà l’ultimo colpo di reni, portandosi alla parità grazie alle battute di Jensen (smash di Caneschi ed errore di Lucarelli), ma poi c’è solo Trento. Michieletto sale in cattedra, firmando i punti numero 9 e 12, il break del 8-11 è di Abdel-Aziz, poi sono i servizi del giovane schiacciatore a mandare a nozze Podrascanin e Giannelli (muro su Kaziyski). Chiude Nimir.
I numeri – Spicca il 66% dell’Itas Trentino in attacco, soprattutto se raffrontato al 47% della Nbv. Si fa notare il duello generazionale fra Kaziyski (4 su 9) e Michieletto (3 su 4 e due break point con il servizio).

Il tabellino

NBV Verona - Itas Trentino 2-3 (25-23, 26-24, 22-25, 20-25, 10-15)
NBV: Jensen 16, Jaeschke 11, Caneschi 9, Spirito 1, Kaziyski 20, Aguenier 10, Bonami (L); Pesclac, Asparuhov 1, Zanotti 1. N.e. Magalini, Donati. All. Radostin Stoytchev.
ITAS TRENTINO: Nimir 23, Lucarelli 23, Podrascanin 18, Giannelli 3, Michieletto 10, Lisinac 11, Rossini (L); Sosa Sierra, Cortesia. N.e. Argenta, Sperotto, Bonatesta, De Angelis. All. Angelo Lorenzetti.
ARBITRI: Boris di Vigevano (Pavia) e Goitre di Torino.
DURATA SET: 31’, 29’, 32’, 26’, 21’; tot 2h e 19’.
NOTE: partita giocata a porte chiuse. NBV: 10 muri, 4 ace, 17 errori in battuta, 2 errori azione, 44% in attacco, 37% (19%) in ricezione. Itas Trentino: 11 muri, 7 ace, 20 errori in battuta, 13 errori azione, 52% in attacco, 49% (20%) in ricezione. Mvp Nimir.

Autore
Andrea Cobbe
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