volley.sportrentino.it
SporTrentino.it
SuperLega

A Verona l'Itas Trentino viene presa a pallate dai nove metri

Dopo aver aperto la stagione con due successi consecutivi contro squadre tutto sommato modeste, quali sono Cisterna e Padova, l’Itas Trentino è andata a cozzare violentemente contro due formazioni di prima fascia come Civitanova e Verona. Il bottino di due set conquistati e sei perduti, e soprattutto quello di zero punti conquistati, ha già messo la squadra in una situazione di classifica che non sperimentava da anni: quinto posto con la metà dei punti della capolista Verona. Le due partite hanno proposto copioni differenti, nel senso che quella giocata in terra marchigiana è finita male soprattutto per l’incapacità di limitare le percentuali di attacco di Nikolov, anche con palla staccatissima da rete, mentre quella di ieri in terra scaligera è stata una debacle un po’ su tutti i fronti, generata soprattutto da una differenza molto ampia fra i due servizi. A Verona, per la cronaca, la sfida si è chiusa sul 3-1 (21-25, 25-15, 25-21, 25-18).

Due ko consecutivi non si registravano da tempo: nella stagione passata ne erano arrivati due soli nell’intera regular season; due anni fa tre in tutto, due dei quali consecutivi, ma incassati nelle ultime due giornate a primato blindato; tre stagioni fa invece erano state ben tre le “accoppiate terribili”: a Verona e con Piacenza, poi a Perugia e con Milano, infine con Piacenza e a Cisterna; quattro stagioni fa una sola serie rimeditata con Padova e a Perugia fra la 4ª e la 5ª giornata. Non si tratta quindi di un dramma, ma di un campanello di allarme da prendere molto seriamente sì, anche perché quella di Verona non è stata una partita di pallavolo, ma una specie di tiro al piccione, da una parte e dall’altra, riuscita molto bene al team di Soli, molto male a quello di Mendez. Ci riferiamo, ovviamente al peso esagerato che vi ha giocato il fondamentale del servizio, dal quale ieri sera, ancora più del solito, è dipeso tutto o quasi.

Prendiamo in esame un po’ di numeri per capire meglio di cosa stiamo parlando. Verona ha servito per 95 volte, producendo 23 errori, che corrispondono a quasi un quarto del totale (24%), una cifra abbastanza elevata, ma ampiamente giustificata dal fatto che dei 72 palloni piovuti nel campo trentino solo 27 sono stati ricevuti in maniera “giocabile” da Sbertoli, mentre ben 36 sono finiti lontanissimi dal palleggiatore, ai quali vanno aggiunti i 9 che hanno portato al punto diretto. In queste condizioni averne messo a terra quasi metà (47%) rappresenta quasi un successo dell’attacco dell’Itas, per quanto sia stato del tutto inutile. Il problema è che quando al servizio si sono portati i giocatori trentini (solo 80 volte) gli errori sono stati ben più consistenti, ovvero 27, che valgono il 34% del totale, più di uno su tre. Una valanga di primi tocchi mandati in rete o fuori dal campo, che ha visto quali campioni indiscussi i tre nuovi arrivati Faure (8 errori), Ramon e Torwie (5 errori a testa). Delle 53 palle finite nel campo veronese solo 5 hanno portato ad un ace e solo 24 sono state servite in maniera ingiocabile e Christenson, che quindi ha potuto portare i suoi al 62% di efficacia in attacco e soprattutto a realizzare 53 punti con questo fondamentale contro i 41 degli ospiti, un divario enorme. La giornata da tregenda della squadra trentina al servizio è stata completata dagli innesti in corsa, che ha provato ad operare Mendez: 2 volte Gabi Garcia (2 errori) e 1 volta Bristot (1 errore), quindi il 100% di palloni spediti out. In queste condizioni si sarebbero potuti giocare anche dieci set e Trento li avrebbe persi tutti.

Quanto possa incidere l’assenza di Lavia su questo disastro dalla linea dei 9 metri non è facile da comprendere, ma di certo non sarebbero bastate qualche battuta in più tenuta in campo e qualche ricezione positiva in più rispetto a quelle di Ramon, che in seconda linea nelle ultime due partite è collassato, per cambiare completamente le carte in tavola. Il servizio non è mai stato il punto di forza dell’Itas Trentino nelle ultime stagioni, per cui non ci si può aspettare che i suoi giocatori diventino improvvisamente dei nuovi Leon (o il Keita da avanspettacolo di ieri sera), ma che sappiano limitare la quantità smodata di errori contati ieri, che possano ricevere tutti un po’ meglio e che a muro possano fare molto di più dei disastri visti nelle ultime due partite (ieri 3 block in 4 set) lo si può sicuramente pretendere, in attesa che le condizioni psicofisiche dei giocatori più logorati dal Mondiali (Michieletto su tutti) migliorino.
(ac)

La cronaca

Di fronte agli oltre 5.000 spettatori del Pala Agsm AIM di Verona Marcelo Mendez propone la sua Itas Trentino con Sbertoli al palleggio, Faure opposto, Michieletto e Ramon schiacciatori, Flavio e Torwie al centro, Laurenzano libero. I padroni di casa, guidati in panchina dall’ex Soli, replicano con Christenson in regia, Darlan opposto, Keita e Mozic martelli di posto 4, Cortesia e Vitelli centrali, D’Amico libero. La partenza dei campioni d’Italia è molto efficace in fase di cambiopalla (5-5) e successivamente anche in quella di break point, con Michieletto (attacco) e Torwie (ace) che affondano il campo per l’8-5 esterno. Verona risponde subito con Keita (8-8), ma ci pensa ancora Alessandro col servizio (condito da un’altra battuta punto) a riallargare la forbice, costringendo Soli ad interrompere il gioco sull’11-8 trentino. Faure scalda il braccio e proietta l’Itas Trentino sul +4 (14-10), poi Trento si distende, lavorando benissimo in ricezione e attacco (18-14) ed incrementando ulteriormente il margine grazie alla ricostruita a segno di Flavio (20-15). La squadra ospite viaggia veloce verso la vittoria del primo parziale (22-18), che arriva già sul 25-21 grazie ad una invasione di Cortesia al terzo set ball.

La Rana Verona prova a reagire in avvio di secondo parziale, spingendo forte col servizio e con il contrattacco, che passa dalle parti di Darlan e Vitelli (2-4 e 4-7). Sul 6-10 Mendez interrompe il gioco, ma alla ripresa i suoi non riescono a riavvicinare gli avversari (8-12), anche perché la battuta continua a fare la differenza in favore degli scaligeri, che con Keita trovano tre ace consecutivi che valgono l’8-15 ed il massimo vantaggio interno. Nel finale i padroni di casa dilagano (13-21) e chiudono in fretta i conti sul 15-25 con altri due ace del maliano che valgono l’1-1 al cambio di campo.

La contesa torna in equilibrio nella parte iniziale del terzo periodo (4-4 e 7-6), poi Ramon e Faure spingono sull’acceleratore producendo il primo doppio vantaggio esterno del set (10-8). I Campioni d’Italia tengono il +2 sino al 15-13, poi una rotazione in battuta di Darlan ribalta la situazione (15-17). Trento riesce a riportarsi a galla sino al 19-19 con l’ace ancora di Ramon, prima di cedere per 21-25 sotto i colpi di Keita e Mozic.
Nel quarto set l’Itas Trentino prova nuovamente a ricostruire la sua partita, trovando subito efficacia in fase di cambiopalla e di break point con Michieletto (da 5-5 a 10-8), ma un’altra positiva rotazione in battuta di Keita la respinge indietro (10-12). Trento perde la calma, inizia a sbagliare molto con Faure, va sotto anche di cinque lunghezze (12-17, time out di Mendez) e non riesce più a replicare sino al 18-25 finale che consegna i tre punti ai padroni di casa.
(fonte Trentino Volley)

Il tabellino completo

Non disponibile per preferenze cookies. Vedi su Youtube.

© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 0,547 sec.

Classifica

Notizie

Foto e Video