ItalTrento senza freni, è in finale ai Campionati Europei
L’ItalTrento, come la chiama senza peccare di presunzione Diego Mosna, è andata a segno ancora e lo ha fatto quando tutti si aspettavano che avrebbe interrotto il proprio comunque ottimo cammino costruito ai Campionati Europei. A fare le spese delle stoccate di Michieletto e compagni stavolta, infatti, non sono state né il Montenegro, né la Bielorussia, né la Repubblica Ceca, né la Bulgaria, né la Slovenia (capace comunque di conquistarsi a sua volta la finale), né la Lituania, né la Germania, tutte squadre tecnicamente inferiori ai pur giovani azzurri allenati da Fefé De Giorgi. A lasciarci le penne, ieri sera, è stata la Serbia di Atanasijevic, Kovacevic, Petric, Podrascanin e Lisinac, superata per 3-1 (29-27, 25-22, 23-25, 25-18), grazie alla miglior prestazione offerta dall’Italia in questo torneo.
Particolarmente avvincente il primo set, che ha visto la Serbia condurre per 3-7, poi superata dagli azzurri sul 19-17 grazie a due attacchi di Michieletto e Pinali, ribaltato in un 19-21 per Podrascanin (2 muri) e compagni. Decisivo il muro di Michieletto su Kovacevic (23-23 invece che 22-24), nel rush finale l’errore di Ivovic fissa il 29-27.
L’Italia è partita bene nella seconda frazione, sul 10-9 Boban Kovac ha cambiato Ivovic con Petric, lasciando in campo Atanasijevic per lo spento Luburic. A dare una mano alla Serbia sono stati i due centrali trentini Podrascanin con i muri e Lisinac con i servizi, che hanno trascinato la propria squadra sul 18-19. Nel finale c’è stat gloria per Galassi (suoi i punti numero 23 2 24 in attacco) e per Pinali, il cui ace è valso il 25-22. Michieletto ha chiuso con il 63% in attacco.
Nella terza frazione la Serbia ha reagito, lasciando Lisinac in panchina (c’è Krsmanovic) e mantenendosi avanti per l’intera frazione, anche se sul 23-23 (attacco di Michieletto) gli azzurri si sono aperti uno spiraglio per andare a vincerla. Se non altro il buon finale ha avuto un seguito che ha impattato con forza sull’ultimo set, dato che l’Italia è partita avanti 5-0, grazie ai servizi di Giannelli (anche un ace) e ad un muro di Anzani su Atanasijevic. La Serbia ha sbagliato troppi servizi per poter rimontare, mentre Pinali è andato a segno proprio con la battuta (17-10). Nel finale si sono visti solo gli uomini di De Giorgi, per l’esattezza Pinali in attacco (23-16) e Lavia a muro (23-16). Chiude la battuta out di Luburic.
Questa sera alle 20.30 alla Spodek Arena di Katowice l’Italia si giocherà il titolo europeo contro la Slovenia, che ha sua volta è stata protagonista di un match incredibile contro la favoritissima Polonia, superata per 3-1 (17-25, 32-30, 25-16, 37-35) con 20 punti di Stern, 17 di Cebulj e 15 di Urnaut, ma anche con 10 ace contro 7- Ai padroni di casa non sono bastati i 20 punti di Leon con il 64% in attacco.
Il tabellino
ITALIA - SERBIA 3-1 (29-27, 25-22, 23-25, 25-18)
ITALIA: Giannelli 7 (3a+1m+3b), Michieletto 23 (18a+4m+1b), Anzani 7 (3a+4m), Pinali 17 (14a+1m+2b), Lavia 13 (10a+1m+2b), Galassi 13 (10a+3m), Balaso (L), Sbertoli 0; n.e. Recine, Romanò, Bottolo, Cortesia, Ricci, Piccinelli (L). All. De Giorgi
SERBIA: Jovovic 1 (1b), Ivovic 4 (3a+1b), Podrascanin 13 (8a+5m), Luburic 2 (2a), Kovacevic 16 (13a+1m+2b), Lisinac 3 (1a+1m+1b), Majstorovic (L), Atanasijevic 12 (12a), Okolic 0, Petric 8 (6a+2b), Krsmanovic 6 (6a); n.e. Peric, Todorovic e Petkovic (L). All. Kovac
DURATA SET: 40’, 29’, 29’, 26’
PUNTI: Italia 58 attacco, 15 muro, 7 battuta; Serbia 51 attacco, 7 muro, 7 battuta
ERRORI: Italia 5 attacco, 20 battuta; Serbia 7 attacco, 14 battuta
PERCENTUALI: Italia 51% attacco, 46% (27%) ricezione; Serbia 46% attacco, 44% (25%) ricezione