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Argentario, vittoria di carattere contro Verona

Il Torrefranca prosegue, spedito, la sua rincorsa alla zona playoff. Liquidando la pratica Meolo in tre soli set le biancoblù di Mattarello restano così a meno 6 dalla zona post season, in questa fase nel quale il calendario offre scontri più che alla portata delle trentine. Ma a poter festeggiare questo weekend è soprattutto l’Argentario, che piega Verona dopo quattro set tiratissimi e si porta così a sette punti dalla salvezza. Piccola consolazione, il fatto che Verona quintultimo non scappi, anche per l’Ata Domonet che esce con le ossa rotte dal campo della vicecapoclassifica Pan d’Este Padova.

QUI DELTADATOR TORREFRANCA - L’occasione era da sfruttare e, puntualmente, il DeltaDator Torrefranca non se l’è lasciata sfuggire. Le biancoblù travolgono il modesto Meolo in tre set e centrano il terzo successo consecutivo salendo al quinto posto con vista sui playoff, distanti ora sei lunghezze. Per oltre due set non c’è stata partita, vista la netta differenza di potenziale fra le “Koja Girl” e le veneziane. Solo nel terzo parziale Meolo è riuscito a giocare alla pari ma, alla lunga, le biancoblù han fatto valere esperienza e potenziale. E dire che in avvio, un po’ a sorpresa, Koja ha riproposto Gasperini libero con Pernici schiacciatrice. Ottima prova del 17enne libero e con una ricezione (Bortolotti, Pernici, Gasperini e Gasperotti opposto ricevente, che in difesa e ricezione se serve c’è sempre) così riuscire a far giocare le centrali (48 palloni attaccati in tre set dai tre centri), alleggerendo la palla alta di responsabilità, è facile. Basadonne (50% in attacco, 10 su 20), Sommadossi (31%, 4 su 13) e Paolucci (27%, 4 su 15) han tenuto un ottimo ritmo permettendo così di respirare a Bortolotti (35%, 8 su 23), Pernici (42%, 5 su 12) e Gasperotti (25%, 4 su 16).
LA CRONACA DEL MATCH - Primo set equilibrato sino al 16-14, poi il Torre saluta tutti, prende e va a chiudere. Secondo set senza storia (8-4, 16-10 e 22-16) dominato dalle trentine dall’inizio alla fine, mentre si torna a combattere nel terzo (8-7 e 16-14). Si arriva sul 23 pari e, ai vantaggi, un primo tempo e un muro della Basadonne consegnano la vittoria al Delta.

QUI ARGENTARIO MA.F. SRL - Era la gara da non sbagliare ed è uscito tutto il carattere dell’Argentario. Contro la “lepre” per la salvezza, Verona, Sala e compagne tirano fuori le unghie e strappano tre punti che lima a sette le lunghezze dalla salvezza. Con cinque gare dal termine il calendario non è facile per le cognolotte che, comunque, con l’Antares han fatto vedere di non mollare mai. Riuscendo in due occasioni, secondo e quarto set, a rimontare quando ormai le veronesi erano a quota 24. Prova “mostruosa” in difesa per Casalini, autrice di alcune ottime difese, mentre Castellano (35% in attacco, 22 su 62!), Facenda (40%, 14 su 35) e Marconcini (43%, 13 su 30) positive in attacco. Carattere e cuore, oltre a buone scelte tattiche con battute intelligenti molto corte e poi buon lavoro nel muro-difesa per le biancoazzurre che, in primo luogo, han dimostrato di crederci ancora nella salvezza.
LA CRONACA DEL MATCH - Primo set e Verona è sempre avanti ma nel secondo si lotta palla su palla (12-12, 18-18) sino al 22-24 veronese. Ai vantaggi decidono un muro della Facenda e un attacco di Castellano. Marconcini e compagne padrone del campo nel terzo set (16-13, 20-15), mentre nel quarto parziale Verona rompe l’equilibrio e va 21-24. Ma ancora una volta esce il cuore delle biancoazzurre che prima impattano a quota 25 e poi, con Marconcini e Foresti, chiudono il match.

QUI ATA DOMONET - Quinta sconfitta consecutiva per l’Ata Domonet, uscita piegata in tre parziali dal campo dalla vicecapoclassifica Pan d’Este Padova. Una gara nella quale partita vera c’è stata solo nel secondo set mentre, per il resto, il pallino del gioco è sempre stato solamente nelle mani delle patavine con l’Ata all’angolo. La Domonet così scivola all’ultimo posto della classifica ma deve davvero ringraziare l’Argentario, visto che Verona non scappa e la salvezza resta a 10 punti. Ora per le bianconere delle Acquecalde arrivano le sfide più abbordabili con le varie Montecchio, Godigese, Trieste da vincere a tutti i costi sperando nelle sfortune veronesi. A patto di scrollarsi di dosso timori e paure, quella rassegnazione e quelle paure mentali che troppo spesso bloccano il gioco bianconero. A Padova il maggior potenziale del Pan d’Este è venuto fuori sin da subito.
LA CRONACA DEL MATCH - Tanto che nel primo set c’è una sola squadra in campo e il 25-11 finale per le patavine dimostra la loro superiorità. Le trentine cominciano a giocare dal secondo parziale, riuscendo a tenere palla su palla contro le patavine. E, alla lunga, anche di allungare sino ad arrivare a stare con 8 punti di vantaggio (12-20). Ma, serrate le fila, Padova rimonta e si arriva così sino ai vantaggi dove basta qualche leggerezza di troppo trentina per dar strada al Pan d’Este. La gara, in pratica, finisce qui visto che il terzo set è un monologo veneto.

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