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B2 Femminile

Torre a Verona, per la salvezza vietato sbagliare

Più che vincere non si può certo fare. E in B2 femminile tutte e tre le nostre compagini devono provare a portarsi a casa il risultato pieno, per continuare a tenere vive le speranze di playoff e di salvezza.

QUI DELTADATOR TORREFRANCA - A tifare Torrefranca a Verona non ci saranno soltanto i sostenitori di Mattarello. Una vittoria delle biancoblù sulla quintultima della classe sarebbe cosa molto gradita anche da Argentario e Ata, con la quota salvezza che non si sposterebbe. Ma prima di pensare a “regalare” favori in giro il DeltaDator deve pensare a sè stesso, a incassare punti preziosi per cercare di ricucire quei cinque punti che la separano dalla zona playoff. E il momento giusto è questo. Questo nel quale il calendario sembra favorevole alle trentine, questo nel quale le tre vittorie di fila incassate di recente da Bortolotti e compagne fanno capire come quanto il Torre ci proverà sempre e comunque, fino all’ultimo. E l’impegno di domani in terra scaligera non è certo così facile come appare. Perchè la sconfitta di sette giorni fa con l’Argentario costringe Verona a non sentirsi ancora del tutto sicura, di non ritenere la salvezza un fattore ormai acquisito nonostante il buon margine di vantaggio. Diverso sarebbe vincendo domani sul DeltaDator, in caso soprattutto di sconfitte di quelle squadre la sotto che ancora sperano. La neopromossa matricola scaligera finora s’è dimostrata squadra alquanto tosta ma anche un po’ “pazza”. Con le “piccole” di questo torneo spesso ha faticato, mentre in diverse occasioni è riuscita a metter sotto sestetti che navigano in acque più tranquille della classifica. Leggasi, Pan d’Este appena sette giorni fa, sconfitto in quattro set in terra patavina. La squadra affidata a Greca Pillitu è sestetto alquanto giovane, con tutta la rosa (eccezion fatta per la Paesano) compresa fra i 26 ed i 17 anni. In larga parte è stata confermata l’ossatura della squadra che ha centrato la promozione la stagione scorsa, con l’aggiunta di un paio di atlete di esperienza. Soprattutto su palla alta. In primis, appunto, la Paesano, schiacciatrice 33enne tutta sostanza. E’ su palla alta che le scaligere possono vantare il proprio maggior potenziale, a partire dall’opposto Ambrosini e passando per il duo Costanzi-Paesano, con l’universale Mastrosimone come “jolly”. Unica assente della già ridotto rosa del Torrefranca domani sarà Martina Sommadossi, in gita scolastica con la sua classe, cosa che lascerà Koja con sole due centrali di ruolo. Per il resto la sensazione è che l’allenatore albanese dovrebbe riconfermare l’assetto di squadra visto nelle ultime due, vittoriose, partite con Trieste e Meolo. Ovvero quell’assetto con la giovane Gasperini, autrice finora di due prove molto positive, come libero e Manu Pernici schiacciatrice, con Barbi ancora relegata in panchina almeno in avvio.

Probabile sestetto: Bortolotti F. - Gasperotti, Bortolotti R. - Pernici, Basadonne - Paolucci, Gasperini (L). A disposizione: Sani, Barbi. Allenatore: Orlando Koja.

QUI ARGENTARIO MA.F. SRL - Missione difficile, ma non impossibile. Anche perchè le partite diventano sempre meno, i punti di ritardo dalla salvezza sono diventati ora 7 ma qualcosa in giro bisogna “rubacchiare” comunque per rendere realtà il sogno salvezza. L’Argentario conta sulle ali dell’entusiasmo post successo su Verona per tentare il colpaccio, nel primo dei tanti match con le prime della classe che toccheranno ora alla squadra di Napolitano. L’avversaria sarà quel Monfalcone che sta veleggiando nelle prime posizioni ormai da tutto il campionato. Quel Monfalcone che, giunto sino a questo punto, vuole giocarsi fino in fondo l’accesso ai playoff e non ha intenzione di fare regali a nessuno. La squadra di coach Manucci può così veleggiare al quarto posto della classifica, nel gruppetto subito alle spalle delle primissime della classe e in pole position per l’ultimo posto utile per i playoff. Per Casalini e compagne piazzare qualche “colpaccio” qua e la è indispensabile, tentare di rubacchiare qualche punto a squadre messe molto meglio in classifica è l’unica via per tentare di recuperare quei sette punti di distacco da Verona. Il gruppo del Monfalcone è praticamente lo stesso da alcuni anni a questa parte, con le varie Montico, Martinis, Manià e Tomsic che si sono sempre messe in mostra come buone atlete di categoria. Solo che in più, quest’anno, è arrivato il braccio pesante della Montina che su palla alta era proprio la giocatrice che serviva alle friulane. Ovvero, quella giocatrice in grado di togliere le castagne dal fuoco quando serve. Una squadra, insomma, temibile e completa, contro la quale servirà davvero una prestazione maiuscola. La prima, dicevamo, sfida contro una prima della classe di una serie che attende ora l’Argentario in queste cinque gare finali. Una gara che la squadra biancoazzurra affronterà con quasi tutto l’organico a posto, eccezion fatta per alcuni piccoli e normali acciacchi del periodo. La sola Nicolini proprio nella mattinata di oggi ha accusato un riacutizzarsi del problema al ginocchio che l’aveva tenuta out per mesi a inizio stagione. Una fitta al ginocchio infortunato che potrebbe costringere il martello di Storo a stare a guardare domani, con Napolitano che così dovrebbe confermare la diagonale (che molto bene ha fatto con Verona) di posto-4 Sala-Marconcini. Per il resto il sestetto dovrebbe essere quello delle ultime uscite, con Facenda confermata ancora una volta centrale.

Probabile sestetto: Foresti - Castellano, Sala - Marconcini, Facenda - Fontanari, Casalini (L). A disposizione: Grober, Leveghi, Nicolini, Fink, Armatura. Allenatore: Maurizio Napolitano.

QUI ATA DOMONET - Dopo un filotto di cinque sconfitte di fila, adesso, per l’Ata Domonet è giunto il momento della verità. E’ giunta l’ora di cambiare marcia, di invertire il trend, di sfruttare un calendario più benevolo di quello che è stato nell’ultimo mese e mezzo, di cominciare a vincere e di cominciare a dare concretezza al sogno salvezza. Perchè per salvarsi l’Ata adesso ha bisogno di vincere e di fare punti, di sfruttare un calendario che - ad eccezione della gara di Vicenza - riserva solo scontri contro altre squadre del centro bassa classifica. E bisogna cominciare a vincere subito, sin da domani, in casa contro il comunque ostico e rognoso Montecchio. Anche perchè dopo un inizio un po’ così così il Montecchio ha ritrovato il suo assetto di gioco migliore fino ad essere oggi praticamente salvo da settimane. In avvio di stagione, infatti, l’alzatrice titolare Casarotto fu dirottata al centro per alcune partite visto l’infortunio del loro posto-3 Zilio. Infortunio ora rientrato e che quindi ha permesso a Casarotto di riprendere il suo posto in regia ed alle vicentine di avere tre centrali di ruolo in organico. Ma i veri punti di forza di questo Montecchio sono due: banda e opposto. Ovvero, Ruaro e Chiurlotto, giocatrici che ormai da diversi anni calcano i parquet della B2 e ben conosciute. Giocatrici di sicuro affidamento, due bracci pesanti che attaccano la grande maggioranza dei palloni nel gioco vicentino. Insomma una squadra che l’Ata dovrà aggredire dal primo all’ultimo scambio. E, soprattutto, contro la quale l’Ata dovrà avere la forza mentale giusta per aggredirlo. Ovvero niente braccino e niente paure, nessun timore o paura di nuove sconfitte. Ovvero quei problemi di gestione mentale della partita che diversi punti sono costati quest’anno e, soprattutto, diversi obiettivi prestigiosi (leggasi, playoff) sono scivolati via negli anni scorsi. Per cercare di invertire il trend domani coach Mongera deve ancora però dissipare un paio di dubbi. Due ballottaggi, quello fra Gardumi e Tomasi in regia e quello fra Pivato e Damonte in posto-4 (in caso giocasse Damonte riceverebbe Avancini), che saranno sciolti dall’allenatore trentino solo nelle immediate ore prima del match. Fisicamente la squadra sta abbastanza bene, eccezion fatta per alcuni acciacchi, la sola Prandi in settimana ha accusato alcune linee di febbre ed è stata costretta a starsene chiusa in casa per qualche giorno. Ma per domani il martello arcense dovrebbe essere regolarmente in campo in posto-4. Per il resto sarà confermato il sestetto delle ultime uscite. Dieci punti di ritardo dalla salvezza sono tanti, in caso di sconfitta domani tutto sarebbe più difficile.

Probabile sestetto: Gardumi (Tomasi) - Avancini, Prandi - Pivato (Damonte), Adamoli - Decarli, Fronza (L). A disposizione: Tomasi (Gardumi), Damonte (Pivato), Battistoni, Bailoni. Allenatore: Marco Mongera.

IL PROGRAMMA DELLA B2 FEMMINILE
Domani, ore 18, al PalaBocchi: Ata Domonet - Sorelle Ramonda Montecchio Maggiore
Domani, ore 20.30, a Verona: Antares Verona - DeltaDator Torrefranca.
Domani, ore 18.30, a Monfalcone: Fincantieri Monfalcone - Argentario Ma.F.

GLI ARBITRI - Coppia “di casa” per la gara interna dell’Ata Domonet col Montecchio, che sarà diretta da Alessandra Apicella di Bolzano e Alessandro Valdagni di Trento. Ovviamente molto noti nel mondo della pallavolo regionale, i due hanno però altrettanto ovviamente arbitrato molto poco sestetti trentini quest’anno. Apicella ha già svolto il compito di primo arbitro in Argentario-Godigese 0-3 (con Libardi secondo) e in Itas Diatec-Edilmar 2-3 (col trevigiano Cecconato secondo). Valdagni, invece, quest’anno ha arbitrato in campionato (con LIbardi) il derby d’andata fra Torrefranca e Ata chiuso 3-2 a favore delle biancoblù di Mattarello. Per l’Argentario invece direzione di gara lagunare, con Stefano Bridda e Andrea Parisatto di Venezia come arbitri. Insieme quest’anno hanno arbitrato Cordenons-Salumificio Trentino 3-0 e Cordenons-Itas Diatec 2-3. Infine, dopo la coppia siciliana di arbitri della settimana scorsa, questo sabato il Torrefranca sarà arbitrato da una coppia di direttori di gara sardi, ovvero Gian Luca Lai e Giorgia Sollai di Cagliari. Ovviamente, per ovvi motivi geografici, entrambi sono alla prima direzione di una squadra trentina quest’anno.

ALL’ANDATA FINI' - All’andata il Torrefranca, pur sudando per i primi due set, superò 3-0 l’Antares. Prove di buono spessore per Barbi (16 punti) e Bortolotti (10), così come per Paolucci al centro (10). Ambrosini (11) invece fu invece l’unico punto di riferimento per Verona. Fu sconfitta interna 1-3 invece per l’Argentario contro Monfalcone, con le cognolotte alle quali non bastarono nemmeno i 30 punti di Castellano ed i 13 palloni messi a terra da Sala. Molto omogenea, invece, la gara di andata per tutte praticamente le giocatrici friulane, con Montina best scorer (24), ma 13 punti per entrambe le bande Pulvirenti e Montico e 12 per la centrale Braida. E fu sconfitta, pesante, per 3-0 anche per l’Ata Domonet a Montecchio. Uniche a salvarsi fu Adamoli, autrice di 13 punti e Penasa con 9, mentre su palla alta non si sono superati i 5 punti a testa per ciascuna giocatrice di via Fersina.

IL RESTO DELLA GIORNATA IN B2 FEMMINILE - Diversi testa-coda in questa quintultima giornata di campionato. La capolista Torriana (49) sarà impegnata sul campo della Godigese (32), nona, per continuare il viaggio in vetta dopo il nel derby con Udine mantenendo le due lunghezze di vantaggio sul Pan d’Este (47). Patavine che, invece, dovranno scendere in campo a Vicenza contro il Novello (35) che, a sette lunghezze dai playoff vuole comunque provarci fino in fondo e quella di domani potrebbe essere la gara che dirà alla squadra di Peppe Nica se potrà lottare ancora per la post-season. Derby che tanto profuma di testa-coda per Trieste (14), cenerentola a pari merito con l’Ata, con Udine (44) terzo. In palio tre punti “disperazione” per le triestine, mentre l’Atomat vuole consolidare la propria posizione playoff. Il Villorba (34) ormai alquanto distante dai playoff (8 lunghezze) si gioca le ultime speranze di poter lottare per la post-season in trasferta, però, sul campo di quel Meolo (18) bisognoso di punti per la salvezza. E, se Verona può contare su sei punti di vantaggio, punti servono almeno per difendere il quartultimo posto in caso di ripescaggio.

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