Dopo tante sofferenze la Diatec strappa i tre punti a Padova
Aiutata da una calendario favorevole, ma anche penalizzata dalla perdurante assenza di Urnaut, la cui schiena lo staff di Trentino Volley sta rimettendo in sesto dopo il superlavoro alla quale è stata costretta ai Campionati Europei, la Diatec dopo due giornate è sola al comando. Si tratta di un dato che ha un valore puramente numerico, ma che soddisfa pienamente Stoytchev, secondo il quale in questa fase più che il bel gioco contano i punti. Tre ne sono arrivati da Monza, tre contro Padova.
La squadra vista ieri sembra tutt'altro che pronta per affrontare Perugia a domicilio domenica prossima, ma in questo periodo in cui si mettono in campo i giocatori e i meccanismi di cui si dispone, bisogna sforzarsi di considerare ogni partita come un unicum che fa storia a sé.
Quella di ieri, per esempio, ha seguito un copione imprevedibile, dato che dopo due set tenuti in pugno dai campioni d'Italia, Padova ha cambiato marcia e ha espresso un livello di gioco molto più alto di quello mostrato nelle cinque frazioni precedenti, tutte perdute. Una mano gliel'ha data Trento, che nel terzo set è entrata in stato confusionale, perdendo due uscite di palla alta su tre (Djuric e Antonov), ma bisogna dare atto ai veneti di aver sfoderato una difesa super, un Giannotti su di giri e due centrali inarrestabili in attacco. Buon per la Diatec che alla fine la determinazione e l'esperienza della coppia Lanza – Solé, il buon contributo di Nelli e le battute di Van de Voorde abbiano risolto la pratica senza ricorrere ad un tie break che non avrebbe avuto nulla di scandaloso.
Primo set (25-15), il divario fra le due squadre sulle prime appare enorme
Nemmeno il tempo di cominciare che i padroni di casa scappano via sul 3-0 con un ace di Antonov e un attacco out del centrale Averill. Giannelli si diverte con Solé (primi tempi dei punti numero 5, 6 e 7), poi con Lanza in battuta Antonov si rifugia nel pallonetto e Djuric sfodera un murone sul temuto Quiroga (9-4). Padova reagisce con i centrali, ace di Averill e attacco di Volpato, mostrando sprazzi di buon gioco non appena la ricezione o la difesa permettono a Orduna di creare, ma prima che il set diventi interessante, Antonov delizia il pubblico con due ace consecutivi sul povero Berger (14-9). La botta finale arriva con Van de Voorde al servizio: il belga manda in aceto la ricezione patavina e ripete la jump float per ben sette volte, permettendo a Giannelli di liberare Lanza due volte e il solito Solé, ma si vedono anche i muri di Giannelli e Solé, non ché un ace. Troppa roba per la Tonazzo, che deve pensare già al set successivo.
I numeri: Enorme il divario fra i due attacchi (62% - 37%), Giannotti, Quiroga e Berger metteono a terra tre palloni su 12 in tre. Da notare anche i 5 ace della Diatec contro uno di Padova, che riceve pessimamente (38% e 24%).
Secondo set (25-22), decolla l'attacco di Padova, ma gli errori la zavorrano
Dopo il cambio di campo il vento cambia. Gli ospiti rimangono sempre appiccicati alla Diatec, grazie ad una ricezione molto più continua e all'innesto di Cook al posto del disastroso Berger in banda. Giannotti porta i primi cambi palla, poi sul 12-11 la Tonazzo trova il primo vantaggio del match grazie ai servizi incisivi di Cook, ad un fallo in difesa di Solé, agli attacchi di Averill e Quiroga. Gli errori veneti tengono in gioco Trento e le permettono di allungare 19-16. Nel finale arriva il soccorso di Djuric (muro del 22-19 e attacco del 24-22) e Van de Voorde (attacco del 20-18 e smash del 25-22).
I numeri: Padova, stando alle percentuali fa tutto meglio (65% - 54% in attacco, 64% - 41% in ricezione, ma sbaglia di più sia in battuta sia su azione e questo alla fine le è fatale. Antonov in attacco crolla al 25%, mentre Cook (75%) e Giannotti (62%) decollano.
Terzo set (23-25), l'inizio disastroso compromette ogni possibilità di rimonta trentina
Tutti si attendono che gli ospiti, dopo aver prodotto un grande sforzo nel secondo set senza aver ottenuto risultati, perdano mordente, invece partono a duecento all'ora, mettendo a nudo le difficoltà di una Diatec ancora in cantiere e particolarmente imballata in attacco. Con il turno in battuta del regista Orduna la Tonazzo vola sul 2-7, grazie al tarantolato Giannotti, che attacca e mura, ma infieriscono anche un ace diretto e un primo tempo di Averill. Lanza spedisce out una pipe (4-11) spianando la strada ai bianconeri, un muro e un attacco di Solé valgono i due contro-break che tamponano l'emorragia sul 12-17. Giannotti continua a menare come un fabbro e tocca ancora a Solé dare una spallata al gioco quasi perfetto di Orduna e compagni con una serie di servizi ficcanti: prima un ace su Quiroga, poi un muro di Van de Voorde su Volpato, un errore di Giannotti, un attacco di Nelli (entrato per Djuric sul 6-13) e un primo tempo patavino a farfalle riaprono magicamente la frazione (18-19). L'arnitro Zucca sarebbe propenso ad assegnare alla Diatec pure il 19-19, ma il videocheck converte l'errore di Quiroga nel punto del 18-20. Sembra un dettaglio, a rimonta ormai completata, invece è un passaggio determinante, perché da questo momento in poi nessuna squadra conquista più break point e si arriva spediti al 23-25 finale, intimamente legato a due muri decisivi, quello di Cook su Solé e quello finale di Giannotti su Antonov.
I numeri: L'attacco della Tonazzo rimane migliore (50% contro 44%), anche grazie ad un Giannotti scatenato (10 su 18), decisivi i due block in più degli ospiti. La Diatec paga a caro prezzo il 17% in attacco di Antonov, il 33% di Nelli e lo 0% di Djuric.
Quarto set (25-23), fra mille sofferenze Lanza e Solé trascinano la squadra al successo da tre punti
La sfida continua sul filo dell'equilibrio anche dopo il cambio di campo. Stoytchev conferma Nelli al posto di Djuric e non può fare a meno di dare ancora fiducia ad Antonov, dato che Urnaut è in tribuna stampa accanto agli scoutmen. Un attacco e un ace di Cook, uniti ad un muro di Orduna su Antonov, provano a ricostruire subito un avvio bruciante (0-3), ma ci pensano le battute di Van de Voorde ed i muro di Solé e Giannelli a riportare Trento alla parità (6-6). Un attacco sbilenco di Nelli regala nuova fiducia a Padova, che va a segno con un muro di Giannotti su Lanza. Per fortuna della Diatec l'opposto sbaglia anche qualche palla (11-12), ma tocca ancora al muro di casa fare il grosso del lavoro (a segno Lanza e Giannelli) e firmare il sorpasso. Lanza fa e disfa (muro subito e battuta out), ma gli errori più pesanti sono quelli di Cook (attacco), Averill (doppia) e Giannotti (attacco), concentrati nel finale, quando Giannelli dà palla solo a Lanza, che firma il 22, il 23 e il 25.
I numeri: Ricezione stellare per Trento (90%), che però non riesce a trasformare in attacchi vincenti, ma se non altro stavolta Padova fa peggio in tutti i fondamentali, muro compreso. Pesante il 9% in attacco di Quiroga (1 su 11), così come i due errori di Giannotti.