Finali nazionali U17f: il bilancio di mister Mongera
Riordinate le idee dopo una "4giorni" di gare intensissima e priva di soste, Marco Mongera, l'allenatore dell'"Argentario dei miracoli", traccia un bilancio della manifestazione appena conclusa. Il secondo posto è un risultato che lascia addosso grande euforia. "Eravamo partiti per Chiavenna - ci confida Mongera - con l'obbiettivo di arrivare settimi, ovvero di non essere proprio gli ultimi di queste finali nazionali, invece abbiamo rischiato di tornare a Trento con lo scudetto".
Fa uno strano effetto dirlo, ma l'Argentario è vice-campione d'Italia Under 17 femminile. "E' la vittoria di un progetto a lunga scadenza e la dimostrazione che unire le forze alla fine paga - afferma Mongera - Già da qualche stagione Ata e Argentario cooperano assieme per il settore giovanile e questo è il risultato di tanti sforzi, di tanto lavoro. Una soddisfazione immensa, la più grande della mia carriera pallavolistica".
Mongera analizza il cammino della propria squadra all'interno delle finali nazionali di Chiavenna, "Eravamo partiti malino - confessa - perdendo al tie break con Roma, una squadra non trascendentale. Però almeno avevamo ottenuto un punto. Il successo con Lucca sempre al tie break ci aveva convinto che potevamo arrivare almeno fra le prime quattro. Per farlo avremmo dovuto vincere con Sant'Orsola che in quel momento era prima nel nostro girone. Con le piemontesi abbiamo disputato un grande partita, forse la migliore se non ci fosse stata la semifinale con Catania".
Con le siciliane, infatti, il lasciapassare per la finalissima arriva al termine di una sfida estenuante. "La miglior partita di una squadra che io abbia mai allenato - dice Mongera - eravamo sotto 2-1, con la Prandi non al meglio per via di una caviglia in disordine e con la Gardumi non al 100%. Abbiamo lottato fino all'ultimo e ci siamo aggiudicati il tie break, anche grazie a due difese che in pochi si dimenticheranno del nostro libero Casalini. Eccezionali".
La finale, invece, ha visto un Argentario un po' troppo stanco per ribattere colpo su colpo a San Donà. "Venivamo da tre giorni di gare intense e lunghe. Francamente non potevamo fare di più, ma va bene lo stesso" conclude l'allenatore trentino.
Il futuro adesso parla in favore di queste ragazze. "Buona parte di loro - chiude - ripartirà dalla serie B2, con l'aggiunta di qualche elemento di esperienza. Prima di queste finali avevamo qualche dubbio sull'eventualità di affrontare nuovamente la B2 con una squadra così giovane. Ora i dubbi hanno lasciato spazio alle certezze. La serie B2 si farà e si farà con loro, ma soprattutto per loro".