In B matrimonio in vista fra Anaune e Blue City
Un matrimonio che si ha da fare. Quello fra Gm Noleggi e Metallsider Blue City, destinate a collaborare per la prossima B1 così da tentare l’assalto alla A2. I contatti ormai sono molto ben avviati ed è solo questione di tempo affinchè tutti i dettagli siano definiti. Non una fusione, visto che solo una parte della società biancoblù si trasferirà a Cles dove, intanto, si stanno già contattando alcuni atleti in vista della prossima stagione (l’ex Itas Simone Baldasseroni e Durante, oltre ad alcuni atleti in panchina in A1 quest’anno). "Il lavoro e altre componenti della mia vita mi tengono a Trento, saputo di questa collaborazione ho così dovuto defilarmi", spiega Paolo Bernardi, ormai ex ds della Blue City. "Tutto sommato questa è una soluzione intelligente - prosegue Bernardi - ci sono anche troppe squadre trentine in serie B e ogni anno si rischia di rubarsi più i giocatori e gli sponsor che altro, anzichè pensare a costruire qualcosa di duraturo e importante. Per durare in B servono delle sinergie, a Cles c’è un bel pubblico e ora si dovranno capire i contorni e gli obiettivi di questa nuova realtà. Personalmente, se farò ancora qualcosa nella pallavolo la farò a Trento, per riconoscenza verso la città e costruire qualcosa qui a Trento". La B1 a Cles (chi sarà l'allenatore? ad oggi più Deanesi che Marconi) si giocherà col titolo sportivo del Blue Team, che così potrà vendere i quattro giocatori di cui attualmente detiene il cartellino, così quello dell’Anaune è in vendita. Probabile finisca all’Itas se davvero Trentino Volley opterà per acquistare la B1, “girando” così la propria B2 con ogni probabilità al Salumficio Trentino (che intanto pensa a Rogelio Hernandez come allenatore).
Diritti sportivi che sembrano alquanto facili da prendere nel maschile, ma molto meno nel femminile. Attualmente sono pochini i titoli sportivi di serie B in giro, tanto che Ata Domonet e Argentario Ma.F. Srl stanno incontrando più difficoltà del previsto nel ricomprarsi la categoria dalla quale sono retrocesse. Anche perchè l’8 giugno, a Roma, la Fipav dovrebbe emettere la guida pratica che sui diritti sembra esser molto chiara: si possono comprare solamente nella propria regione o in quelle limitrofe. E se nel maschile il “giro” Anaune-Itas-C9 può venire in porto più difficile è nel femminile, dove anche in Lombardia e Veneto ben poche squadre sembran pronte a chiuder bottega. Intanto sono già entrati nel vivo i contatti delle nostre squadre regionali con diversi atleti (la Prandi contattata da Montecchio e Verona, con le scaligere che han cercato anche Castellano), in primis locali, anche se i telefoni dei procuratori stanno già squillando.