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«Lo sguardo sul match di...»: Matteo Burgsthaler

A fine partita, dopo il tre a zero che ha premiato i ragazzi di Radostin Stoytchev contro la formazione di casa della Revivre Milano, c'è spazio anche per i ricordi, per qualche chiacchiera e per un pizzico di nostalgia, nel rivedere un trentino doc come Matteo Burgsthaler dall'altra parte della rete, come avversario. Il centrale di Villazzano è stato autore di un'ottima partita, condita da tre muri e tre ace, ma è chiaro che per lui non si è trattato affatto di una gara uguale alle altre. Matteo, nato a Trento nel 1981, per quattro stagioni è stata una delle pedine della Diatec Trentino, indossando quella maglia ed appropriandosene come fosse una seconda pelle. In quelle stagioni sono arrivate le soddisfazioni personali ed i trionfi, tanti: 2 Campionati, 2 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Italia e 2 Mondiali per Club. Nessuno potrà mai togliersi dagli occhi quell'imperioso muro a uno su Simon che, in gara -5 di Finale Scudetto contro Piacenza nel 2013,ha messo in discesa il tie break, consentendo alla formazione trentina di festeggiare il terzo titolo Nazionale della propria storia. Inoltre, aspetto altrettanto importante, in quel gruppo Matteo ha intrecciato rapporti umani ed amicizie che vanno al di là dell'aspetto sportivo. Comprensibile quindi che, a fine gara, il centrale trentino fatichi a trattenere l'emozione, parlando della sua ex squadra.

«Pensavo a questa gara da giorni - confessa Matteo Burgsthaler -Stamattina ero agitato, ma ben concentrato sulla gara. Quando poi è stato il momento di entrare in campo, è stato tutto differente. I ricordi e la gioia di rincontrare facce conosciute hanno preso il sopravvento. Rivedere i mie ex compagni, le maglie, i tifosi e tutto lo staff, è stato davvero emozionante. Ritrovare tanti amici come Max e Filippo è stato un tuffo al cuore - prosegue con la voce incerta per l'emozione - e devo ammettere che all'inizio della gara, forse ho pagato questo mio stato d'animo. Fortunatamente però, poi ho dovuto concentrami sulla gara e mi sono sciolto con il passare del match.
Un'emozione che ha coinvolto anche i tuoi ex compagni. Rivederti da avversario, non è stato facile neanche per loro.
«Immagino che sia stato così. Credo sia normale. A Trento ho lasciato delle grandi persone e veri e propri amici, dai giocatori allo staff. Rivederli è stato davvero una stretta al cuore. Questa però è la vita - prosegue - a volte ci sono scelte che dipendono da te, mentre altre devi solo accettarle. È andata così, l'importante è andare avanti a testa alta e scoprire cosa mi riserverà il futuro».
Intanto ti stai ritagliando un ruolo da protagonista anche a Milano. Forse contro la Diatec, almeno un set avreste potuto portarlo a casa.
«Onestamente non ci eravamo messi in testa di poter vincere uno o due set. Sapevamo fin dall'inizio che sarebbe stato difficile, visto il livello molto più alto di Trento. Volevamo solo fare il meglio possibile e devo dire che si sono viste buone cose».
Anche il cambio di palleggiatore in settimana, con l'arrivo di Boninfante, sembra aver portato dei benefici.
«Ci stiamo allenando insieme soltanto da una settimana, ma già si stanno vedendo dei risultati e, proprio per questo motivo, eravamo piuttosto fiduciosi di far bene contro la Diatec. Abbiamo ancora dei cali, ma la strada è quella giusta. Mercoledì arriva Padova e per noi sarà un bel banco di prova».

Di seguito la clip con le immagini di tutti i punti realizzati da Matteo sabato pomeriggio:

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Autore
Matteo Vitti
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