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Il fortino PalaTrento fatale anche a Perugia, battuta per 3-0

Una delle sfide cruciali del girone di ritorno della Diatec Trentino si risolve con un successo limpido per i campioni d'Italia, che allungano la striscia positiva in campionato fra le mura amiche, consolidano il terzo posto e piazzano quattro lunghezze fra sé la Sir Safety Perugia, giunta al PalaTrento in condizioni non certo ottimali, come ha dimostrato il calo di rendimento osservato man mano che i set si susseguivano. La squadra di Stoytchev è arrivata all'appuntamento dopo una settimana di lavoro a ottimi regimi e senza trasferte infrasettimanali d'intralcio, quella presa in mano da Kovac è rientrata da Düren, dove ha giocato mercoledì sera, direttamente a Trento, senza passare da casa, ma soprattutto sta affrontando da tempo una emergenza in posto-4, dove Kaliberda non è in buone condizioni, Fromm non ha ancora recuperato dall'infortunio alla caviglia e Russel ha rimediato giusto venerdì una forte contusione al gomito destro che lo ha costretto a giocare con una vistosissima fasciatura. La Diatec ha comunque sciorinato una delle migliori prestazioni stagionali, imperniata su un cambio palla solidissimo (alla fine appena 14 break point concessi all'avversario), sul rendimento del muro e della difesa che è cresciuto in maniera costante, sulle stoccate della coppia di palla alta composta da Djuric e Urnaut (25 su 49 in due), abilissima nell'evitare il muro perugino (1 subito in due) e nel commettere errori (2 commessi in due). La Sir, pur guidata da un De Cecco in grande spolvero, si è dimostrata vulnerabile in posto-4 e poco efficace al servizio (12 errori, 2 ace), forse anche stanca per il tour de force settimanale al quale è stata sottoposta.

L'ex Emanuele Birarelli contro Daniele Mazzone (foto Bettega)
L'ex Emanuele Birarelli contro Daniele Mazzone (foto Bettega)

Primo set (25-22), ci pensa Urnaut a far cambiare marcia alla Diatec

Dopo il minuto di silenzio tributato a Marco Ferrari e i doverosi omaggi all'ex Emanuele Birarelli, la Diatec trova subito due break con la battuta (di nuovo al salto) di Lanza, in entrambi i casi ad omaggiarli ai padroni di casa è Russel, che spara out un attacco e poi “sbuccia” la palla in ricezione. Fino al 10-8 le due squadre conquistano il cambio palla con efficacia, distribuendo i carichi di attacco in maniera assai omogenea, sul 10-8 un'azione spettacolare porta la Diatec avanti di tre: Djuric difende a fondo campo, poi Colaci si supera difendendo un pallonetto corto di Birarelli e sull'alzata in bagher di Urnaut l'attacco sulle mani del muro è nientemeno che di Simone Giannelli. Per raccogliere il primo break point di giornata la Sir deve attendere il pallonetto di Russel contro muro schierato, che vale il 14-13. Dal 16-14 in poi comincia lo show di Urnaut, che firma i cambi palla del 16-14 e del 17-15, poi va al servizio e piazza un ace su Giovi, per poi chiudere in pipe l'azione successiva. Siamo 20-16 e Trento ha la frazione in mano. Perugia stringe i denti e va a prendersi il break del 20-18 con Atanasijevic e quello del 21-20 grazie ad un ace di De Cecco, ma poi Solé esce dall'anonimato con un muro su Kaliberda (23-20), che di fatto chiude i giochi.
I numeri – Quasi impercettibili le differenze in attacco (54% - 52% per la Diatec), pesano i particolari, come il muro in più (1-0), l'ace in più (2-1) e l'errore in meno (0-1). Fra i singoli Lanza e Urnaut (7 su 12) in attacco vincono la sfida con Kaliberda e Russel (6 su 15), mentre Atanasijevic e Djuric se la giocano alla pari (60% - 56%). In difficoltà la ricezione ospite, con appena il 43% di tocchi positivi.

Max Colaci alza per Mitar Djuric (foto Bettega)
Max Colaci alza per Mitar Djuric (foto Bettega)

Secondo set (25-21), Perugia parte bene poi si perde, Atanasijevic alla corde

Consapevole del fatto che lasciare anche il secondo set alla Diatec renderebbe improba la rimonta, la Sir Safety comincia con grande determinazione: dopo un attimo è avanti 2-4, sfruttando l'unico turno al servizio veramente efficace di Atanasijevic, che frutta due break (muro di Russel su Djuric e ace su Urnaut). Stoytchev decide che è tempo di gettare in campo Van de Voorde e lui lo ripaga con un cambio palla in attacco, poi arriva il sorpasso per mano di Djuric e Atanasijevic (errore). Due pasticci umbri, uno scontro in difesa e un attacco out di Kaliberda, mettono fieno nella cascina trentina (10-8), che si riempie ancora quando Van de Voorde trova un fortunoso ace sul nastro (17-14). La Sir ha ancora delle carte da giocarsi e a sorpresa si porta in parità, grazie ad un muro di Buti su Solé e ad un raro errore di Djuric in attacco: 18-18. Sul 21-20 torna in scena Urnaut per chiudere la contesa con quattro attacchi vincenti consecutivi, che valgono i punti numero 21 (cambio palla), 22 (break), 23 (break) e 24 (cambio palla). Poi batte molto bene e Van de Voorde stoppa il difficile attacco contro muro a tre di Atanasijevic.
I numeri – La differenza fra i due attacchi stavolta è significativa (59% - 43%), amplificata dal fatto che Perugia riceve meglio (75% - 67% le positive, 50% - 38% le perfette). Pari muri ed ace, spicca il 22% di Atanasijevic in attacco e il 25% di Kaliberda. Di contro Urnaut viaggia con il 71% (5 su 7) e Lanza con il 67% (4 su 6).

Contrasto a rete argentino fra De Cecco e Solé (foto Bettega)
Contrasto a rete argentino fra De Cecco e Solé (foto Bettega)

Terzo set (25-18), il muro trentino diventa una saracinesca ermetica

Kovac decide di giocare la carta Fromm per ovviare alla grandi difficoltà di Kaliberda in attacco, ma è dal servizio di Atanasijevic e da un paio di errori trentini che arriva il 2-5 iniziale. La Sir potrebbe approfittare dell'avvio “molle” dei padroni di casa, invece palesa tutti i propri affanni commettendo errori in serie: Russel in attacco, Birarelli in battuta, Atanasijevic in attacco, Buti con un'invasione, mentre è merito di un attacco di Djuric firmare il 9-7 che ribalta completamente i ruoli. Perugia prova a dare l'ultima spallata con il turno al servizio di De Cecco (da 9-8 e 9-10), ma poi la Sir sbaglia due servizi e Lanza mette in croce la sua ricezione con tre jump float. Fromm dà una mano con un'invasione, poi Buti sbaglia un altro servizio e Djuric mura Atanasijevic. Sul 16-12 potrebbero passare già i titoli di coda, invece c'è ancora il tempo per salutare un doppio ace di Giannelli su Giovi (22-16) e i tre muri trentini che chiudono la partita: Djuric su Fromm (23-17), Solé su Fromm (24-17), Solé su Atanasijevic (25-18).
I numeri - I tanti scambi lunghi penalizzano le percentuali di attacco di entrambe le squadre (39%), la differenza la fanno gli errori totali (6 contro 10), i muri (6-1) e gli ace (2-0).

La gioia di Stoytchev, Lanza e Colaci (foto Bettega)
La gioia di Stoytchev, Lanza e Colaci (foto Bettega)

Il tabellino

Un attacco dell'mvp Tine Urnaut (foto Bettega)
Un attacco dell'mvp Tine Urnaut (foto Bettega)

Autore
Andrea Cobbe
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