Itas Trentino brava e fortunata contro una super Monza
Che non sarebbe stata la “solita” Trento - Monza lo aveva suggerito la classifica e soprattutto lo avevano suggerito le nette vittorie dei brianzoli a Civitanova, Modena e Verona e così è stato. La sfida di ieri sera è stata un vero big match fra le due squadre ad oggi più forti della SuperLega (con Perugia) e se l’Itas Trentino è riuscita a portarsi a casa i tre punti è stato solo perché dispone di giocatori abituati ad affrontare situazioni complicatissime come questa e perché alcuni episodi fortunati hanno saputo indirizzare il terzo e il quarto set, terminati sul 25-23, dalla parte gialloblù. Ci riferiamo ai due ace sul nastro (e del nastro) realizzati da Lavia nella terza e da Michieletto nella quarta frazione e soprattutto allo sfortunato videocheck evocato da Massimo Eccheli sul punteggio di 17-15 della terza frazione, per un presunto verosimile quarto tocco trentino, che l’occhio elettronico non ha individuato perché gli arbitri si sono concentrati sull’impatto del pallone sulla caviglia di Michieletto (e non sul terreno di gioco) e non sul vero problema, ovvero che la sfera un attimo dopo potrebbe aver rimbalzato anche sulla caviglia di Podrascanin, portando il computo globale dei tocchi trentini, sommati ai due successivi di Sbertoli e Lavia, a quota 4. Oltre a quel punto è poi piovuto anche un cartellino rosso con un impatto globale sul set di -2 per gli ospiti quando avrebbe potuto essere un semplice +1.
Detto questo la squadra di Soli è stata brava a giocare al meglio gli ultimi punti delle ultime due frazioni, trovando in Michieletto e Rychlicki due bocche da fuoco fenomenali: il secondo ha chiuso con il 73% di positività, roba da centrale di lusso, e si è portato a casa un sacrosanto premio di mvp. Il Vero Volley ci ha creduto fino alla fine e si è giocato appieno le proprie carte, passando al modulo con quattro schiacciatori nella quarta frazione, ovvero con Loeppky finto opposto per il connazionale Swazrcz, non potendo più disporre di un opposto di ricambio (Lawani se ne è andato e Mujanovic non è ancora arrivato), confermando le proprie qualità e confermandosi, nonostante il risultato di oggi, squadra di primissima fascia con la quale tutte le big dovranno fare i conti di qui alla fine della stagione.
La cronaca
A cominciare il match sono gli starting seven canonici: da una parte Sbertoli con Rychlicki in diagonale, la coppia azzurra Michieletto – Lavia in banda, Podrascanin e Kozamernik al centro, Laurenzano libero; dall’altra Kreling al palleggio, Szwarc opposto, Maar e Takahashi in banda, Galassi e Di Martino al centro, Gaggini libero.
Dopo alcuni scambi di “assaggio” si capisce di che pasta è fatta Monza. Tocca due palloni a muro e li schianta a terra con Takahashi e Swarcz, poi l’Itas si fa male da sola quando Sbertoli attacca un pallone alzato in prima linea da Laurenzano, commettendo un’infrazione. Sul 4-7 la situazione può già essere definita critica, anche se l’unico muro del match di Kozamernik prova a metterci una pezza (5-7). Sbertoli poco dopo non si intende con il centrale sloveno e i brianzoli volano sul 5-9. La squadra di casa non riesce a fermare il terzetto di palla alta della Mint, Maar realizza il break del 6-11 e per annotare un break point gialloblù bisogna attendere il muro di Podrascanin su Maar che vale l’11-13. Troppo poco, anche perché sarà l’ultimo dell’Itas Trentino in un set che verrà chiuso da Monza con uno stellare 71% in attacco. La frazione si chiude con l’attacco ospite che spadroneggia da prima (Swarcz e Maar) e seconda linea (Takahashi), Di Martino che ferma la pipe di Lavia e un 19-25 finale eloquente.
L’86% di Takahashi, il 75% di Swarcz e il 64% di Maar dicono molto dell’andamento della frazione, che pure l’Itas non gioca malissimo, potendo contare sul 52% in attacco e un limpido 76% in ricezione, ma manca nella fase break.
Con il cambio campo mutano molte cose. Il servizio trentino, innanzitutto, diventa più aggressivo, inoltre Monza comincia a commettere qualche imprecisione in più. Michieletto mura Swarcz, che subito dopo sbaglia un attacco: siamo solo sul 3-1, ma l’aria che si respira è diversa. Una difesa maldestra dei lombardi fissa il 7-5, poi Michieletto va a segno in contrattacco, portando i suoi sul +3. L’inerzia è tutta dalla parte dei campioni d’Italia, che poco dopo festeggiano un ace di Rychlicki sul libero Gaggini e il suo contrattacco del 16-11. L’opposto lussemburghese è in giornata di grazia, bel spalleggiato da Michieletto e questo basta per trascinare i gialloblù sul 20-14. Monza non molla mai, sfrutta un errore di Podrascanin e due contrattacchi vincenti di Loeppky, entrato per Takahashi, per portarsi sul 23-21, ma la rimonta si arresta contro il cambio palla di Rychlicki e la battuta out dello schiacciatore canadese: 25-22 e palla al centro.
Stavolta è l’attacco di casa che fa scintille (79%) grazie alla coppia d’oro Michieletto – Rychlicki (88% ciascuno). Non basta alla Mint l’ottimo 61% di squadra.
Nel terzo set la sfida diventa ancora più serrata, sul piano tecnico e psicologico, dato che la tensione aumenta. Il Vero Volley parte con il piede giusto, ricominciando a giocare una pallavolo efficacissima: Galassi mura la pipe di Lavia (4-6) e Maar il primo tempo di Kozamernik (6-9), un prologo che ricorda molto l’avvio del match, ma stavolta l’Itas Trentino riesce a reagire prima che la situazione diventi critica. Il merito è del servizio di Lavia, abbastanza in ombra fino a quel momento: una jump float arrotata manda ko Takahashi (errore di Swarcz), un fortunato ace sul nastro vale il 10-10, in seguito Michieletto prima mura Swarcz ad altezze stellari e poi passa il muro a tre regalando il +2 ai suoi. Un suo errore (13-13) viene compensato poco dopo da uno smash di Lavia su una palla recuperata in qualche modo dopo un muro (17-15), poi gli animi si surriscaldano, perché Massimo Eccheli interrompe un azione in corso, chiamando il videocheck per un presunto quarto tocco trentino: Swarcz passa sopra il muro e Michieletto difende con la caviglia quasi senza accorgersene, poi Sbertoli e Lavia completano la rimessa in gioco, ma il primo tocco del flipper gialloblù sembra essere seguito da un secondo fortuito di Podrascanin (vicinissimo a Michieletto) e quindi Monza chiama in causa l’occhio elettronico, che però non lo individua per il semplice fatto che gli arbitri verificano solo se il pallone sia finito a terra e non se lo abbia toccato subito dopo anche il Potke, un episodio che fa infuriare Maar (cartellino giallo) e Swarcz (rosso) e porta il punteggio sul 19-15 senza giocare. Monza non si dà comunque per vinta e con due muri dell’arrabbiatissimo schiacciatore canadese e un’alzata fuori misura di Sbertoli (per Kozamernik) riesce a portarsi sul 21-20. È una fase delicatissima del match. Dopo un pesante cambio palla di Rychlicki Maar sbaglia, mentre Michieletto mette a segno i due cambi palla del 25-23 finale.
Calano brutalmente le percentuali di attacco di entrambe le squadre (43% contro 44%) e Monza vanta anche 5 muri all’attivo, ma paga il pasticcio del videocheck.
Consapevole di potersela giocare alla pari e di potersi regalare il tie break, la squadra di Eccheli inizia alla grande la quarta frazione: 1-4 con Takahashi e Galassi scatenati. In campo non c’è più Swarcz, sostituito da Loeppki, un assetto a tre schiacciatori che dà equilibrio al settetto brianzolo, pur sottraendogli un po’ di fisicità. Fino al 5-8 per l’Itas è sofferenza pura, poi Sbertoli estrae dal cilindro un fantastico ace corto su Gaggini e subito dopo Takahashi sbaglia un attacco. La parità vive per un attimo, perché poi Galassi mette a terra la palla del 9-11, ma rimedia subito Rychlicki con un muro su Maar, prezioso come l’oro. Sul 13-13 va al servizio Michieletto: prima Podrascanin mura Maar, poi la battuta si arrampica nuovamente sul nastro e si trasforma nell’ace del 15-13. Sul 20-18 Sbertoli potrebbe piantare a terra il più comodo degli smash, ma colpisce la palla quando lo sta sorpassando e la manda clamorosamente out, tenendo viva Monza (20-19), che si riconquista la parità grazie a una botta di Takahashi sul muro a tre (21-21). Sul 23-23 Kreling sbaglia la battuta e sul 24-23 l’Itas riesce a costruirsi la possibilità di contrattaccare, che Michieletto sfrutta da campione: 25-23 e primo posto solitario in classifica.